Abbronzatura alcuni consigli
Che cosa succede quando esponiamo troppo la pelle al sole?

Abbronzatura alcuni consigli
Il sole è un amico del nostro corpo perché è utile nell’attivazione della vitamina D che avviene a seguito dell’esposizione al sole della nostra pelle. La vitamina D fissa il calcio nelle ossa e le rafforza. L’esposizione alla luce solare attiva inoltre la produzione di melatonina che regola il ciclo del buonumore.
Attenzione però perchè il sole può essere considerato anche un nemico per la nostra pelle se la esponiamo troppo e senza protezioni adeguate.
Che cosa succede quando esponiamo troppo la pelle al sole? Esponendosi troppo al sole la nostra pelle subisce dei danni che possono essere acuti o cronici. Nella fase acuta le cellule producono alcuni mediatori dell’infiammazione e il rilascio di alcune sostanze che provocano l’eritema, cioè l’arrossamento della pelle, e prurito sino ai casi gravi con formazione di bolle e vescicole. In questa situazione è necessario evitare ulteriori esposizioni solari e applicare localmente delle creme in grado di attenuare il rossore e il prurito. Nella fase cronica che segue, nel tempo, il danno si verifica a livello del DNA delle cellule più profonde dell’epidermide. Generalmente le cellule attivano meccanismi al fine di riparare il DNA danneggiato, ma nel caso di danni continui e ripetuti per lungo tempo le cellule possono perdere la capacità di auto-ripararsi e si può osservare l’insorgenza di lesioni pre-cancerose, come le cheratosi attiniche, o tumorali della pelle (carcinomi basocellulari e spinocellulari). Queste ultime lesioni non vanno trascurate: ognuno di noi può auto-esaminare la propria pelle, guardandosi, e richiedere una vista specialistica ogni volta che nota lesioni atipiche.
Ogni pelle appartiene a un fototipo e in base a questo dobbiamo regolarci rispetto all’esposizione al sole.
Thomas Fitzpatrick, ha suddiviso i diversi tipi di pelle in 6 fototipi. Il fototipo è la sintesi delle diverse colorazioni della pelle associate ai colori di occhi e capelli e riflette la qualità e quantità di melanina presente nella pelle. Conoscere il nostro fototipo è importante perché ci aiuta a conoscere quali possono essere le reazioni che la pelle avrà durante l’esposizione al sole e che tipo di abbronzatura otterremo
Vengono normalmente identificati sei fototipi:
– Il numero 1, è caratterizzato da capelli rossi o biondi con pelle molto chiara, deve usare una protezione molto alta,
– Il numero 2 capelli biondi o castani con pelle chiara da molto alta ad alta,
– Il numero 3 biondo scuro o persone con pelle sensibile,
– Il nuemro 4 capelli castani con pelle moderatamente sensibile va bene la media,
– Il numero 5 capelli scuri e carnagione olivastra,
– Il numero 6 capelli scurissimi e pelle non sensibile è consigliabile la bassa,
Il consumatore deve inoltre essere reso consapevole dei rischi derivanti da un’eccessiva esposizione ai raggi solari e avere indicazioni in merito all’efficacia dei prodotti solari. Pertanto, l’etichetta deve riportare la frequenza di applicazione e la quantità minima di prodotto da applicare per garantire un adeguato grado di protezione della pelle.
Attenzione scegliete la crema giusta
Le creme sono dei presidi utili per non scottarsi, fatte salve alcune cautele e attenzioni. Innanzitutto bisogna fare una distinzione tra la pelle dei bambini e quella degli adulti.
La pelle del bambino è molto sensibile e assorbe molto facilmente anche i componenti tossici delle creme. È bene utilizzare per loro creme contenenti filtri fisici che tendono a riflettere la luce del sole associati a cappellino, maglietta e occhiali da sole.
Gli adulti invece possono usare creme con filtri di tipo chimico capaci di assorbire la radiazione solare: la loro pelle è meno sensibile e più predisposta a sopportare questo tipo di sostanze. Le creme vanno messe ogni 2 ore e ogni volta che si fa il bagno perché sono prodotti chimici che si degradano e si esauriscono velocemente. È importante ricordare che nessuna crema sostituisce il buon senso
Chiaramente usare una buona crema non è sufficiente a proteggerci dai danni di una scorretta esposizione, ecco alcuni consigli per l’esposizione:
Esporsi in modo graduale: nei primi giorni di vacanza al mare è opportuno abituare progressivamente la pelle al sole.
L’abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente e solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un’abbronzatura duratura.
Non si dovrebbe stare al sole quando e quanto si vuole: ricordarsi che i momenti migliori per abbronzarsi sono il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio. Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
Stare in movimento: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.
Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole; attenzione però, l’effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature e la disidratazione. Infine quando l’abbronzatura svanisce si manifestano i danni causati dall’eccesso di sole, così, se si sa di aver esagerato è meglio correre ai ripari con trattamenti a base di retinolo e acido ialuronico abbinati a estratti vegetali e ceramidi che aiutano a migliore l’elasticità della pelle.
Dopo la Spiaggia….
Il doposole: dopo l’esposizione la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, eventuali arrossamenti possono essere opportunamente trattati applicando creme lenitive a base di ossido di zinco e magnesio silicato, che svolgono un’azione antinfiammatoria.
Fate attenzione all’ambiente: il condizionatore d’aria, ad esempio, tende a seccare l’aria, e quindi a disidratare la pelle. Stessa cosa per i lunghi spostamenti in aereo: tenete a portata di mano una crema idratante per il viso, e il doposole per le gambe.
Abbronzatura e alimentazione
Non dimentichiamo il ruolo che ha l’alimentazione nel contribuire ad ottenere una bella abbronzatura, specie d’ estate quando fa particolarmente caldo, è importante prestare attenzione a ciò che si mangia; privilegiando alimenti ricchi di vitamine e minerali, a partire da frutta e verdura che permette di sentirci sazi e non appesantiti. Vi sono ad esempio alcuni alimenti freschi ricchi di vitamine e carotenoidi, che hanno un effetto positivo sull’abbronzatura. L’alimentazione, infatti, unita a prodotti specifici, contribuisce a proteggere la pelle e a mantenerla nutrita e idratata.
I benefici dei carotenoidi e del betacarotene
I carotenoidi sono pigmenti vegetali dal colorito vivo – rosso, arancione e giallo, e che hanno la funzione di agenti fotoprotettivi, proteggendo l’organismo dalla luce in eccesso. In natura ne esistono oltre 600 tipi, molti dei quali possono essere assunti con l’alimentazione. Tra i più importanti c’è il betacarotene. I carotenoidi hanno grande capacità di essere precursori della vitamina A (retinolo), che fornisce al nostro organismo capacità antiossidanti, essi hanno la capacità di neutralizzare i radicali liberi ed evitano il danneggiamento cellulare. Il betacarotene, poi, favorisce la formazione della melanina (il pigmento che conferisce il colore scuro alla pelle). Sebbene non esistano alimenti che, di per sé, aumentino l’abbronzatura, assumere alimenti contenenti carotenoidi può avere un ruolo importante nel miglioramento della salute della pelle e nel mantenimento del colorito assunto con l’abbronzatura.
Sono alimenti ricchi di carotenoidi:
carote;
pomodori;
rucola;
basilico;
peperoni;
anguria;
melone;
albicocche;
pesche;
papaya;
mirtilli.
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