Abbronzatura: nuove ossessioni e falsi miti
A tutti piace avere una bella abbronzatura, ed è possibile ottenerla senza scottarsi e prendendo le necessarie precauzioni, ecco qualche consiglio...

Eccessi di abbronzatura
Denominata Tanoressia deriva da Tan (abbronzatura) e anoressia, indica un disturbo dovuto ad un’errata percezione del proprio corpo, come gli anoressici non si vedono mai abbastanza magri i tanoressici non si vedono mai abbastanza scuri.
Ne soffrono in particolare donne magre tra i 16 e 40 anni e prevalentemente residenti al nord, questi soggetti fanno dell’abbronzatura una vera e propria malattia, in estate passano ore e ore sotto il sole in inverno, il solarium è un appuntamento fisso.
Nonostante gli avvertimenti dei dermatologi sui rischi derivanti da un’eccessiva esposizione al sole, come la formazione di nei, rughe, ustioni, invecchiamento cutaneo e melanomi, il tanoressico non rinuncia alla tintarella.
La tanoressia è in parte legata anche a messaggi errati forniti dai media, la pelle abbronzata è sinonimo di benessere e successo poco importa se ne fa le spese la nostra salute e soprattutto la salute della nostra pelle.
A tutti piace avere una bella abbronzatura, ed è possibile ottenerla senza scottarsi e prendendo le necessarie precauzioni.
La prima regola è proteggersi, non importa se abbiamo la pelle scura oppure un po’ abbronzata, dobbiamo comunque scegliere un protettivo solare in base al nostro fototipo ( determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente in condizioni basali nella pelle) alle ore in cui pensiamo di esporci, al luogo (mare, montagna, tropici, mediterraneo) e all’ eventuale presenza di superfici riflettenti (neve, sabbia, mare).
Per una migliore protezione è consigliabile applicare la crema almeno mezz’ora prima dell’esposizione, per permettere ai principi attivi di penetrare nella pelle, e soprattutto anche se sulla confezione troviamo scritto resistente all’acqua, dobbiamo rinnovare l’applicazione più volte perchè la sudorazione, la sabbia, lo sfregamento sui teli di spugna, bagni, docce diminuisco la capacità protettiva dei prodotti.
Le creme oltre a proteggere la pelle la mantengono idratata contribuendo a preservare l’abbronzatura più a lungo.
Ricordiamo che il fattore di protezione indica solamente quanto tempo possiamo esporci al sole senza scottarci, e non impedisce alla nostra pelle di abbronzarsi.
Per quanto riguarda la formulazione del solare, in linea generale le creme e i gel sono indicati per il viso o per parti del corpo non estese (es. spalle e decolleté), mentre le altre formulazioni sono indicate per tutto il corpo. Gli oli solari invece di solito hanno una protezione molto bassa e la lucentezza che conferiscono alla pelle facilita la penetrazione delle radiazioni, quindi sono sconsigliati a chi ha la carnagione chiara.
Qualche consiglio per ottenere una bella abbronzatura senza correre rischi:
-Esporsi gradualmente, è meglio abituare la pelle al sole per gradi, l’abbronzatura dei primi giorni è legata alla riserva di melanina disponibile, solo dopo una settimana diventa più duratura.
Scegliere gli orari giusti, ovvero esporsi entro e non oltre le 11 del mattino e nel tardo pomeriggio, evitare le ore centrali dalle 12.00 alle 15.00.
– Evitare di stare sdraiati troppo a lungo meglio muoversi, così le radiazioni si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.
– Dopo il bagno, se ci si asciuga al sole, ricordiamoci che le goccioline fanno effetto lente e aumento il rischio di scottature e disidratazione.
– Anche l’alimentazione può aiutarci, consumare sempre abbondanti porzioni di frutta e verdura, in particolare peperoni, kiwi, melone, anguria e in generale frutta e verdura gialla o rossa ricca di vitamina A-Betacarotene, C, ed E, possono infatti aiutarci a fornire la giusta idratazione alla nostra pelle. Ricordiamo che gli integratori di betacarotene migliorano il nostro colorito ma non proteggono la pelle.
– Importante utilizzare a fine giornata un buon doposole, la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica.
– I raggi solari vengono riflessi dalla sabbia e dall’acqua, quindi se rimaniamo sotto l’ombrellone sicuramente prendiamo il 50% di raggi solari in meno rispetto all’esposizione diretta ma proprio per questo è sempre meglio utilizzare una crema protettiva.
– I raggi UVA ma anche i raggi UVB concorrono all’invecchiamento della pelle, i primi penetrano più in profondità nella pelle e alterano le cellule che producono collagene e fibroblasti. Inoltre, il sole disidratando la pelle favorisce l’insorgere di macchie cutanee dovute all’età, per questo è importante proteggersi con delle buone creme solari.
– Per quanto riguarda i bambini fino proteggerli sempre con occhiali, cappello e maglietta, utilizzare un fattore di protezione elevato e non esagerare con la quantità di crema, più crema non equivale a più protezione.
Concludiamo con qualche consiglio su come conservare più a lungo l’abbronzatura una volta rientrati dalle vacanze:
– Prima di tutto idratare la pelle soprattutto durante il periodo di vacanza, alleviare sempre eventuali irritazioni con creme lenitive che contenendo ossido di zinco e magnesio silicato, svolgono un’azione astringente e antinfiammatoria, se invece la pelle è solo secca utilizzare creme emollienti a base di burri vegetali in grado di reidratare e rendere morbida la cute, preferire quelle a base di burro di karité, di avocado o di mango, le migliori sostanze naturali per reidratare la pelle senza irritarla
– Fare attenzione anche alla scelta del bagno schiuma se troppo aggressivo provoca secchezza, desquamazione e perdita dell’abbronzatura, scegliere prodotti delicati e non aggressivi, come i bagnocrema o i docciacrema, cremosi e poco schiumosi, che lavano senza accelerare la desquamazione della pelle”.
– Utilizzare anche a casa le creme emollienti e i detergenti delicati, è possibile utilizzare anche prodotti autoabbronzanti che ravvivano la tintarella, non necessitano del sole e se utilizzati per tempi brevi non danneggiano la pelle.
– Da evitare invece lampade solari, dopo i bagni di sole dell’estate la pelle deve riposarsi per almeno due o tre mesi, sconsigliato sottoporla a un ulteriore stress come quello provocato dalle lampade UV, che danneggiano eccessivamente le strutture di sostegno della pelle favorendo l’invecchiamento e la comparsa di rughe.