Acido lipoico efficace e sicuro nel dolore idiopatico
I risultati di numerosissimi studi clinici, nel valutare l’efficacia dell’acido lipoico alle concentrazioni comunemente impiegate negli integratori alimentari, variabili dai 400 a 1.200 mg/die, ne hanno dimostrato anche la sicurezza e l’elevata tollerabilità.

Dolore idiopatico, confermate efficacia e sicurezza di acido lipoico ad alte dosi
Dallo scorso anno, su richiesta delle autorità danesi, la Commissione europea ha posto vincoli di sicurezza all’impiego dell’acido alfa lipoico (Ala) ad alte dosi negli integratori. Da ciò nasce uno studio clinico italiano, coordinato da Maria Daglia, docente di Chimica degli alimenti all’Università Federico II di Napoli, pubblicato di recente su Biomedicine & Pharmacoterapy e che ha sondato efficacia e sicurezza di Ala nella gestione del dolore idiopatico, considerando la sicurezza dell’acido lipoico come un outcome primario per verificare se l’assunzione alle dosi impiegate negli integratori alimentari induceva effetti avversi oppure era ben tollerata.
E’ bene precisare che i risultati di numerosissimi studi clinici, nel valutare l’efficacia dell’acido lipoico alle concentrazioni comunemente impiegate negli integratori alimentari, variabili dai 400 a 1.200 mg/die, nei confronti di numerosi target, ne hanno dimostrato anche la sicurezza e l’elevata tollerabilità.
Lo studio condotto
Il trial clinico svolto è uno studio monocentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo in cui sono stati reclutati 210 soggetti normoglicemici affetti da dolore idiopatico, cioè a eziologia non nota, che necessitavano di un trattamento del dolore alternativo agli antidolorifici, in quanto non potevano o non volevano assumere questa tipologia di farmaci.
I 210 partecipanti sono stati divisi in tre gruppi da 70 soggetti ciascuno:
- G1, 800 mg/die di Ala,
- G2, 400 mg/die di Ala,
- placebo.
La durata complessiva del trial clinico è stata di sei mesi e i partecipanti sono stati sottoposti a due visite, una iniziale, definita T0 e una dopo due mesi, T1.
Per quanto riguarda la sicurezza, è stata valutata la glicemia plasmatica a digiuno in quanto l’acido lipoico nei soggetti iperglicemici ha un effetto ipoglicemizzante, e quindi si è voluto valutare se l’assunzione di acido lipoico in soggetti normoglicemici potesse causare ipoglicemia. Inoltre, sono state monitorate le funzionalità epatica e renale valutando i livelli di creatinina, transaminasi glutammica piruvica e transaminasi glutammica ossalacetica. Per quanto riguarda l’efficacia, sono stati somministrati due questionari: la scala numerica per la valutazione del dolore, Nrs, e la scala visiva analogica, Vas.
I risultati
Per quanto riguarda la sicurezza di Ala, non è stata trovata alcuna variazione significativa della glicemia a digiuno fra i due tempi nei diversi gruppi. Le attività renale ed epatica sono rimaste invariate a seguito del trattamento. Infine, durante i due mesi, nessun soggetto ha riportato effetti collaterali dovuti alla somministrazione di Ala. Per l’efficacia, i dati mostrano come le due variabili risposta Nrs e Vas diminuiscono da T0 a T1 in modo statisticamente significativo nei gruppi G1 e G2, mentre nel gruppo placebo non sono state registrate differenze statisticamente significative.
Conclusioni
La gestione del dolore idiopatico rappresenta una vera e propria sfida per il medico dal momento che non può trattare la causa che provoca il dolore ma può solo ridurlo a seguito della prescrizione di farmaci sintomatici che però possono, in alcuni casi, avere una ridotta efficacia ed effetti secondari gravi. In assenza di diagnosi, come avviene nel caso del dolore idiopatico, l’assunzione di Ala come integratore alimentare può essere considerata una valida alternativa per il trattamento del dolore in considerazione della elevata sicurezza se comparata con gli analgesici comunemente usati per il trattamento del dolore.
Poiché questi risultati vanno ad aggiungersi a quelli di numerosi studi clinici, revisioni della letteratura e metanalisi che testimoniano nell’uomo la sicurezza dell’acido lipoico alle dosi impiegate negli integratori alimentari, penso che tali risultati sicuramente possano aggiungere elementi al dibattito in corso in quanto dimostrano la sicurezza dell’acido lipoico sia alla dose di 400mg/die sia a quella di 800mg/die.
Approfondimento acido alfa lipoico
L’acido alfa lipoico interviene essenzialmente in due ambiti fondamentali:
♦ Partecipa al metabolismo del glucosio e quindi alla produzione di energia all’interno dei mitocondri
♦ Agisce come antiossidante:
- Neutralizzando i radicali liberi e le specie reattive dell’ossigeno
- Potenziando l’azione degli altri antiossidanti endogeni come la vitamina E, la vitamina C e il glutatione (rigenerandoli e aumentandone quindi la disponibilità)
- Chelando i metalli pesanti sequestrandoli e facilitandone l’eliminazione,così da limitarne la tossicità
Dove si trova? In quali alimenti?
L’essere umano è in grado di sintetizzare l’acido lipoico autonomamente, nel fegato, ma in quantità non del tutto sufficienti per assolvere al fabbisogno energetico (specialmente con l’avanzare dell’età): la quota restante viene assunta da fonti alimentari, quali
Spinaci,
Broccoli
Pomodori,
Piselli,
Cavolini di Bruxelles,
Carne rossa,
Interiora animali (Cuore, Fegato. . . . ).