Afte come combatterle
Le afte ricorrenti possono essere il segno tipico di un’infiammazione da cibo, per questo sarebbe utile eseguire un test per la ricerca delle intolleranze alimentari

Afte una presenza dolorosa
A tutti o quasi è capitato di avvertire una sensazione dolorosa in bocca, che rende difficile parlare o mangiare, le responsabili sono delle piccole ulcere della cute, meglio conosciute come Afte. Colpiscono il 10% della popolazione, specialmente in età pediatrica e con una maggiore prevalenza nelle donne.
Colpiscono i tessuti molli della mucosa orale (palato, guance, lingua) o la base delle gengive, sono simili a piccole abrasioni di pochi millimetri, rotondeggianti od ovali di colore biancastro e circondati da un alone rosso, normalmente guariscono nel giro di una o due settimane, e non sono contagiose.
In alcuni soggetti tendono a ricomparire con una certa frequenza (stomatite aftosa recidivante) creando notevole disagio.
Quali sono le cause delle afte?
Le cause non sono ancora del tutto note, sono state avanzate diverse ipotesi, probabilmente sono i linfociti stessi a distruggere l’epitelio, ma non è chiaro perché le ulcere compaiono così, su piccole aree circolari, l’ipotesi prevalente è che si formino in concomitanza con episodi di stress psicofisico esattamente come succede per l’Herpes Simplex o febbre delle labbra.
Si riconoscono molti fattori scatenanti, ma sono solo ipotesi non confermate:
- Contatto con oggetti sporchi
- Piccoli traumi della bocca, come mordersi la guancia accidentalmente, uso energico dello spazzolino, cibi acidi o piccanti.
- Squilibri ormonali.
- Mestruazioni.
- Dieta povera di vitamina B12, zinco, acido folico (folati) e ferro.
- Infezione da Helicobacterpylory.
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (ad esempio celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa).
- Sindromi di immunodeficienza e farmaci immunosoppressori.
Tuttavia le afte ricorrenti possono essere il segno tipico di un’infiammazione da cibo, per questo sarebbe utile eseguire un test per le intolleranze alimentari, allo scopo di scoprire quali i cibi incriminati, e attuare un programma di desensibilizzazione, grazie a una dieta di rotazione.
La prevenzione è la prima arma contro le afte, quindi igiene orale costante, spazzolino a setole morbide e dentifricio dopo ogni pasto.
È utile evitare cibi acidi o piccanti, tra i quali noci, patatine, alcune spezie, ananas, pompelmo e arance; mangiare molta frutta, verdura e cereali integrali, bere abbondantemente. Consigliabile anche una riduzione dello stress.
Tra i trattamenti più comuni troviamo
- Collutori che formano un film protettivo sopra le afte che previene il contatto con i cibi;
- Toccature con Acido Retinoico che promuove una guarigione in meno giorni;
- Toccature con Gel Astringente a base di Cloruro d’Alluminio che stimola la mucosa a riepitelizzare.