Allergie primaverili: come sopravvivere

L'arrivo della primavera non è motivo di gioia per tutti, infatti circa 9 milioni di italiani soffrono di allergia, e in questo periodo sono soggetti a starnuti, occhi rossi asma ed eritemi.

Allergie primaverili: come sopravvivere   –  L’arrivo della primavera non è motivo di gioia per tutti, infatti circa 9 milioni di italiani soffrono di allergia, e in questo periodo sono soggetti a starnuti, occhi rossi asma ed eritemi.
La mattina è decisamente un momento critico per chi soffre di allergie, il 51% dei soggetti afferma che i disturbi si concentrano nelle prime ore della giornata e sono spesso legati alla rinite, il classico e molto fastidioso raffreddore da fieno.
Il 56% inoltre lamenta fastidi agli occhi, il 35% ha il naso che cola e un allergico su cinque ha il naso chiuso, ma non finisce qui, il soggetto allergico è spesso stanco, irritabile, ha difficoltà di concentrazione che si riflettono inevitabilmente sulla vita lavorativa e famigliare, ma sono ancora pochi quelli che si rivolgono al medico. Spesso utilizzano farmaci fai da te, che se alleviano la sintomatologia temporaneamente, certo non risolvono il problema.
Ricordiamo che chi soffre di rinite e non la cura correttamente corre un rischio di sviluppare asma fino a otto volte maggiore rispetto al resto della popolazione, e in Italia è in aumento il numero di chi soffre contemporaneamente delle due malattie.
L’allergia è un disturbo del sistema immunitario che provoca reazioni più o meno violente quando entra in contatto con sostanze che l’organismo considera nocive, tali sostanze dette allergeni si trovano nei peli degli animali, nella polvere di casa, negli alimenti, nel veleno degli insetti, nei pollini di alcune piante.
Da una ricerca effettuata dalla SIAIC (Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica) si calcola che il 50% delle persone ha sintomi di allergia o riferisce di aver avuto almeno una volta nella vita un disturbo di origine allergica.
Tra le cause scatenanti le allergie, ricordiamo:  
  • fattori ambientali quali il fumo, l’inquinamento atmosferico e l’aria condizionata                          
  • fattori  ereditari, un bambino con genitori non allergici,  ha il  12,5% di possibilità di essere colpito da allergie; un bambino con solo un genitore allergico ha il 19,8% di possibilità, di sviluppare le allergie, mentre la percentuale sale al 42,9% nel caso di un bambino con entrambi i genitori allergici aumentando fino all’80% per un bambino con entrambi i genitori allergici e  sintomatici. 
 L’alimentazione gioca un ruolo molto importante, perchè non tutti sanno che alcuni alimenti, possono provocare reazioni crociate con gli allergeni inalati, per esempio l’allergia alle graminacee può provocare reazione allergica al melone, al pomodoro, all’anguria, all’arancia e alle ciliegie.
Per la cura delle allergie, è fondamentale agire soprattutto sulle cause infiammatorie che favoriscono una riposta allergica da parte dell’organismo.
Per recuperare la tolleranza non è sufficiente individuare il vaccino giusto o l’antistaminico o il cortisonico più efficace, ma è necessario valutare la situazione complessiva del soggetto allergico, curando non solo il sintomo ma le cause scatenanti la reazione, e tra queste come abbiamo più volte sottolineato c’è uno stato infiammatorio generalizzato che rende più vulnerabile il sistema immunitario. Concludendo come sempre una grossa parte la fa la nostra alimentazione, il cibo che assumiamo può aiutarci a migliorare la nostra forma fisica, può rendere il nostro sistema immunitario più forte e il nostro organismo meno soggetto a reazioni violente, come dimostrano numerosi studi.
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