Ancora novita’ nella cura di patologie come il diabete e l’ obesita’

In numerosi articoli abbiamo affrontato il delicato tema dell'obesità come malattia infiammatoria cronica e il suo legame con uno stato infiammatorio di basso grado .......

In numerosi articoli abbiamo affrontato il delicato tema dell’obesità come malattia infiammatoria cronica  e lo stretto legame che tale patologia ha con  la presenza di uno stato infiammatorio di basso grado (denominato “metainflammation”, ovvero infiammazione legata a disordini metabolici in grado di alterare l’omeostasi sistemica) e conseguentemente con il sistema immunitario.
E’ bene ricordare che l’obesità è una patologia cronica grave che colpisce in particolare il mondo occidentale, ed è strettamente legata all’aumento della diffusione di patologie cardiovascolari e del diabete di tipo II, per questo è importante comprendere come l’eccesso di tessuto adiposo possa compromettere le normali funzioni metaboliche.
A tale proposito riportiamo un breve ma esaustivo riassunto di una lettura magistrale “Basi scientifiche per un laboratorio di medicina traslazionale” effettuata durante il IV congresso SIO  Lazio (Società italiana obesità), dal Dott. Saverio Cinti, direttore dell’Istituto di Anatomia dell’Università Politecnica delle Marche:

“Abbiamo osservato fenomeni infiammatori del tessuto adiposo che determinano un ostacolo alla normale funzione dell’insulina, interferendo con i suoi recettori e determinando da un lato l’aumento della sua produzione e dall’altro un innalzamento del livello di glucosio nel sangue. Si passa, dunque, da un situazione di sovrappeso, che ancora non è  una patologia, al diabete. Il confine è  molto sottile e si concretizza in pochi centimetri di grasso addominale in più.

I soggetti più esposti sono quelli che hanno una storia di obesità familiare, e i maschi. L’infiammazione del tessuto adiposo è causata dalla morte delle cellule adipose che possono aumentare fino a sette volte il loro volume ed esplodere. A questo punto l’attività dei macrofagi, le cellule deputate alla ‘pulizia’ dei detriti conseguenti alla morte delle cellule adipose, determina la liberazione di sostanze che vanno a occupare i recettori dell’insulina. E di qui l’insorgenza del diabete. Nell’aumento patologico del volume della cellula, dunque, si annida il problema della correlazione tra diabete e obesità. La scoperta è  talmente importante che sta già suscitando l’interesse delle case farmaceutiche per la produzione di farmaci anti-infiammatori per le persone diabetiche”.
Durante il medesimo intervento è stata inoltre chiarita la funzione del tessuto adiposo oggi ridefinito organo adiposo.  Per ulteriori approfondimenti rimandiamo all’articolo: Tessuto adiposo Bianco e Bruno: è solo ciccia ?

«Tutti i mammiferi – spiega Cinti – hanno due tipi di tessuto adiposo: quello bianco (WAT) e quello bruno (BAT).
Between brown and white: Novel aspects of adipocyt… [Ann Med. 2011] – PubMed result

Il WAT serve principalmente per accumulare molecole altamente energetiche che consentono un intervallo fra due pasti consecutivi; il BAT brucia i grassi per produrre calore. Secondo i nostri studi WAT e BAT sono localizzati in depositi sottocutanei e viscerali che formano un vero e proprio organo, dotato di vasi e nervi ed è caratterizzato da proprietà plastiche notevoli che consentono di pensare alla possibilità di modulare farmacologicamente le due componenti. Questo è importante perché il fenotipo bruno dell’organo si associa a una resistenza all’obesità e al diabete».

 
  

 

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