Appetito? La risposta è nelle ossa

Nelle ossa ci sarebbe un ormone che spegne l’appetito agendo direttamente sul cervello e che potrebbe divenire un nuovo alleato nella lotta a obesità, disfunzioni metaboliche e diabete.

Appetito? La risposta è nelle ossa

Prima di vedere nel dettaglio questa nuova scoperta dobbiamo capire meglio alcuni termini legati a varie modalità di assunzione di cibo:

  • La Fame è il bisogno di qualsiasi cibo
  • L’appetito è il desiderio non legato a fattori energetici di un particolare cibo.
La pienezza è la fine del bisogno di cibo, la sazietà è la mancanza di fame. Per maggiori chiarimenti consigliamo la lettura di Perché si ingrassa… Fame o appetito?
L’assunzione di cibo,  è legata ad un insieme di segnali che provengono dal tessuto adiposo, dall’intestino, dallo stomaco, vengono elaborati dall’ipotalamo e integrati a livello corticale per essere tradotti in comportamenti di ricerca o astensione dal cibo.

Un gruppo di ricercatori del Columbia University Medical Center (CUMC), tra cui l’italiano Antonio Maurizi, ha scoperto nelle ossa un ormone che spegne l’appetito agendo direttamente sul cervello e che potrebbe divenire un nuovo alleato nella lotta a obesità, disfunzioni metaboliche e diabete.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature dove si evidenzia che l’ormone, chiamato ‘lipocalina 2’, è solo l’ultima delle molecole con funzione ormonale scoperte nelle ossa che evidentemente non hanno solo una funzione di sostegno. Sono stati proprio gli scienziati della Columbia University, alcuni anni fa, a pubblicare una serie di ricerche in cui veniva dimostrata l’importante funzione ‘endocrina’ (ossia di produzione ormonale) delle ossa.
Nel nuovo lavoro gli scienziati hanno isolato la lipocalina 2 e visto che è una molecola in grado di superare la barriera emato-encefalica (che protegge il cervello da incursioni pericolose attraverso il sangue) ed agire direttamente nell’ipotalamo, dove è localizzato il centro di controllo dell’appetito.
Gli esperti hanno visto nei topi che la lipocalina 2 controlla e tiene a bada l’appetito. Successivamente in esperimenti su pazienti con diabete 2, gli scienziati hanno visto che minore è la concentrazione sanguigna di lipocalina 2, più questi pazienti risultano obesi e con difficoltà a gestire la malattia, a tenere sotto controllo nel lungo termine la quantità di zucchero nel sangue. La lipocalina 2 risulta dunque essere una molecola promettente per nuove cure contro obesità e diabete.

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