Artrosi: diamo peso all’infiammazione

Non sono solo i chili di troppo a pesare sulle articolazioni , ma anche le sostanze prodotte dal tessuto adiposo.....cio' e' quello che emerge da un recente studio pubblicato sulla rivista Current Opinion in Rheumatology......

Artrosi: diamo peso all’infiammazione

Un  recente studio pubblicato sulla rivista Current Opinion in Rheumatology da parte di due ricercatrici della School of Public Health di Ann Arbor nel Michigan, MaryFran Sowers e Carrie Karvonen-Gutierrez mette evidenza che non è solo questione di carico sulle articolazioni se chi è sovrappeso ha maggiori probabilità di ammalarsi di artrosi, in quanto sembra che il tessuto adiposo accumulato nell’organismo, che ormai è accertato essere un organo a tutti gli effetti, produce  una serie di sostanze chiamate adipocitochine, che entrano in gioco nel causare l’artrosi.
Come abbiamo appena asserito  dalle nuove ricerche appare  ormai evidente che il tessuto adiposo non è un passivo deposito di grassi, ma un vero e proprio organo metabolico che secerne varie sostanze, tra cui le cosiddette adipocitochine, come leptina, resistina e adiponectina, che sono dotate di importanti funzioni. Maggiore è la quantità di grasso presente nell’ organismo, più elevata è la quantità di adipocitochine prodotte, e più intensa è la loro azione. Un’azione che è decisamente sfavorevole che ci fornisce ancora una volta una valida  motivazione per decidere di perdere peso. Ad esempio, la leptina è un ormone che ha il compito di segnalare al cervello la quantità di massa grassa presente nell’organismo, agendo sulla sensazione di fame e  della ricerca del cibo. Attraverso la sua azione sull’ ipotalamo, la leptina interferisce con l’intero sistema endocrino e recentemente si è scoperto che la leptina ha anche un’azione diretta sul metabolismo delle cartilagini, favorendone l’infiammazione e quindi da poter essere citata tra le cause dello sviluppo dell’artrosi, un’azione simile ce l’ha anche l’adiponectina.
Gli studiosi non fanno altro che confermare ancora una volta , come abbiamo già detto più volte in precedenti articoli, che nell’artrosi ci sia non solo un elemento degenerativo, ma che sia presente una forte componente infiammatoria. Questo spiega come mai, ad esempio, l’artrosi ad esempio del ginocchio risulti molto più diffusa tra le persone obese o sovrappeso. E sono le stesse persone che soffrono più frequentemente di dolori e di disturbi cardiocircolatori, anch’essi sostenuti da processi di infiammazione. Si tratta, oltretutto, di problemi ormai estremamente diffusi, dato che da anni il numero delle persone sovrappeso continua a crescere, e parallelamente aumenta il numero di coloro che soffrono di disturbi alle articolazioni.

Per concludere ricordiamo che l’obesità è una malattia infiammatoria cronica così come lo è l’artrosi…..

Una nota: i soggetti che soffrono di artrosi tendono a non svolgere regolarmente attività fisica perché temono dolore o incidenti, o perché, come tante persone sane, fanno fatica a cambiare il proprio stile di vita; l’inattività però può peggiorare una serie di parametri, per esempio, ridurre la tolleranza al dolore, indebolire i muscoli, rendere le articolazioni più rigide e danneggiare l’equilibrio. Non dimentichiamoci poi che praticare regolarmente l’ attività fisica aiuta a raggiungere e/o mantenere un peso ragionevole, nonché avere ricadute positive sul controllo del sonno e della salute generale.

Tra gli esercizi particolarmente utili in caso di artrosi che agiscono su fronti diversi, ricordiamo:

  • Esercizi di flessibilità: aiutano a mantenere o migliorare la flessibilità a livello delle varie articolazioni e dei muscoli. Tra i benefici rientrano miglioramenti della postura, ridotto rischio di incidenti e migliore funzionalità.
  • Esercizi di potenziamento muscolare: sono pensati per far lavorare i muscoli. E muscoli più forti migliorano la funzionalità e aiutano a ridurre la perdita di massa ossea legata all’inattività. In caso di artrosi, gli esperti americani consigliano sessioni da 8-10 esercizi sui principali gruppi muscolari, da due a tre volte a settimana. L’intensità degli esercizi o i pesi utilizzati dovrebbero essere tali da sollecitare i muscoli senza causare dolore. Per questo motivo vanno calibrati sul singolo individuo.
  • Esercizi aerobici: comprendono una serie di attività che fanno lavorare i muscoli maggiori in modo ripetitivo e ritmico. Queste attività migliorano la funzionalità cardiaca, polmonare e muscolare. Attività aerobiche sicure comprendono camminate, danza aerobica, acquagym, bicicletta, cyclette e tapis roulant, queste attività andrebbero praticate per circa 150 minuti alla settimana. Al fine di monitorare l’attività svolta ci viene in aiuto  la Wellness Key una nuova tecnologia che ci permette di  registrare la quantità di attività fisica svolta quotidianamente e monitorare le calorie spese.
  • Esercizi di consapevolezza corporea: includono tutte quelle attività mirate a migliorare la postura, l’equilibrio, la coordinazione e il rilasciamento muscolare. Comprendo attività come il Tai Chi e lo yoga, per le quali numerosi studi hanno evidenziato effetti positivi in caso di artrosi.

  

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