Avena celiachia e gluten sensitivity

Riportiamo un articolo tratto da "Nutrienti e supplementi" che evidenzia  una scoperta pubblicata nei giorni scorsi sulle colonne di Nature, destinata a rivoluzionare il mercato dei prodotti per celiaci La tossicità dell'avena per i celiaci è tuttora oggetto di dibattito.

Avena celiachia e gluten sensitivity
Riportiamo un articolo tratto da “Nutrienti e supplementi” che evidenzia  una scoperta pubblicata nei giorni scorsi sulle colonne di Nature, destinata a rivoluzionare il mercato dei prodotti per celiaci La tossicità dell’avena per i celiaci è tuttora oggetto di dibattito. In passato, infatti, veniva esclusa a priori dalla dieta del celiaco, mentre diversi studi la dipingono come relativamente sicura. In particolare, se introdotta pura, ossia non contaminata da proteine del grano, dell’orzo o della segale durante la lavorazione, l’avena non sarebbe lesiva per la maggior parte (99,4%) dei celiaci. 

A tale proposito un gruppo di ricercatori, guidati da Nick Sirijovski, del dipartimento di Chimica dell’Università svedese di Lund, ha infatti sequenziato il genoma dell’avena, svelando come il popolare cereale potrebbe essere adatto alla maggior parte delle persone affette da celiachia e gluten sensitivity.
La prima sorpresa consiste nella complessità dell’architettura genica: una struttura a mosaico per 80mila geni racchiusi in sei set di cromosomi (quello umano ne contiene 20mila in due set di cromosomi). 
Altra scoperta rilevante è che l’avena possiede molti meno geni che codificano per le proteine che formano il glutine rispetto a quanto non avvenga per grano e orzo e quei pochi che contiene sono anche espressi in misura minore, quando non silenti. Di conseguenza, vi sono meno sequenze proteiche in grado di scatenare allergie e intolleranze alimentari. Rispetto ad altri cereali, inoltre, l’avena contiene anche una percentuale molto più alta di beta-glucani e di vari tipi di fibre. L’avena non è, però, interessante solo per i suoi benefici per la salute. Come sottolineato dagli Autori, la sua coltivazione richiede anche meno trattamenti con insetticidi, fungicidi o fertilizzanti rispetto ad altri cereali, un aspetto di sostenibilità ambientale che potrebbe favorirne la produzione, in relazione alla crescente domanda di proteine di origine vegetale. 
Gli autori concludono così: “La preoccupazione che l’avena potesse contenere proteine ​​​​simili al glutine ha determinato la sua esclusione dalle diete per celiaci. I risultati di questo studio ci dicono che i geni che codificano per le proteine che formano glutine sono rari, espressi a bassi livelli e con minor capacità allergenica. Queste caratteristiche rendono l’avena molto simile al riso, alimento sicuro per i celiaci”.

Approfondimento: le proprietà nutrizionali dell’avena

L’avena è una fonte di carboidrati a lenta digestione, ricca di fibre e per questo in grado di fornire energia a lungo termine senza causare picchi insulinici.  Nell’alimentazione umana viene utilizzata la cariosside, generalmente privata dei suoi involucri fibrosi (decorticata) e ridotta in farina o in fiocchi . Essa è un prezioso alleato contro diabete e colesterolo
Tra tutti i cereali è quello più ricco in proteine (12,6-14,9%) e di sostanze grasse, tra cui l’essenziale acido linoleico. Ottimo anche il contenuto di fibre solubili, che rendono l’avena un alimento ideale per placare l’appetito, regolarizzare la funzione intestinale e normalizzare il peso corporeo. I benefici dell’avena sono talmente evidenti da aver indotto la Food and Drug Administration Statunitense ad autorizzare l’affermazione che l’avena favorisce l’abbassamento dei livelli di colesterolo. Per accentuare il suo effetto ipocolesterolemizzante, si consiglia il consumo di crusca d’avena (40 grammi al giorno, pari a circa 6-8 g di fibra). Questo alimento, grazie alla sua altissima capacità di attirare acqua e alla presenza di molti oligoelementi utili, abbassa in tempi brevi il colesterolo LDL “cattivo” , senza influenzare quello HDL “buono”.  Mangiare regolarmente avena è quindi un ottimo modo per proteggere le nostre arterie dall’aterosclerosi. Una nota interessante riguarda l’ottimo valore biologico delle sue proteine. In particolare l’avena vanta un buon contenuto in lisina, nettamente superiore rispetto agli altri cereali. Nel frumento questo nutriente rappresenta l’amminoacido limitante, cioè quell’amminoacido essenziale che, essendo contenuto in quantità ridotte rispetto agli altri, diviene limitante per la sintesi proteica. L’avena è quindi un ottimo alimento, nutritivo e riequilibrante, anche per i vegetariani. I Β-glucani presenti nella fibra solubile agiscono positivamente anche nei confronti di altre patologie dismetaboliche tipiche delle società industrializzate. Il basso indice glicemico, per esempio, la rende un alimento prezioso per i diabetici, che possono beneficiare del suo effetto stabilizzante sui livelli glicemici. Questa caratteristica è importante anche nella lotta contro i kg di troppo, poiché aiuta a controllare l’apporto di cibo prolungando il senso di sazietà dopo il pasto. Da segnalare anche la presenza di avenina, un alcaloide concentrato nella crusca e dotato di effetto tonificante, energetico e riequilibrante. L’avena ha inoltre proprietà diuretiche e lassative (stimola la motilità intestinale), che contribuiscono a renderla una scelta salutare in qualsiasi momento della giornata.