Celiachia quali segnali

Abbiamo preso più volte in esame la celiachia e i relativi segnali, ma considerato che sempre più spesso giungono alla nostra osservazione soggetti con sintomi come diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, . . . . . . che sospettano di essere celiaci vorrei fare un pò di chiarezza e anche capire cosa si intende per gluten sensitivity   

Celiachia quali segnali
Abbiamo preso più volte in esame la celiachia e i relativi segnali, ma considerato che sempre più spesso giungono alla nostra osservazione soggetti con sintomi come diarrea, gonfiore addominale, meteorismo . . . . . . che sospettano di essere celiaci vorrei fare un pò di chiarezza e anche capire cosa si intende per gluten sensitivity     I parte     II parte   
La celiachia è una malattia cronica  autoimmune che scatena, nei soggetti geneticamente predisposti, una reazione immunitaria in caso di assunzione di glutine. Con il passare del tempo la reazione immunitaria conduce a un’infiammazione che danneggia le pareti dell’intestino tenue e i villi, impedendo così l’assorbimento di cibi e nutrienti. 
La celiachia può essere diagnosticata dopo pochi mesi dalla nascita, come può manifestarsi anche più avanti, nell’infanzia come nell’età adulta.
Scopriamo quali sono i sintomi che dovrebbero fare da campanello d’allarme in caso di eventuale celiachia.
Quando un paziente celiaco inconsapevole di esserlo ingerisce degli alimenti che contengono glutine, la reazione più comune che avrà riguarderà l’apparato gastrointestinale. I sintomi classici della celiachia, infatti, sono diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, crampi all’addome e perdita di peso.  Non solo: esistono anche altri sintomi, forse meno conosciuti, a cui prestare attenzione, come la presenza di afte nella bocca, il formicolio alle estremità (mani e piedi), la debolezza muscolare o, anche, l’alopecia.
In certe circostanze anche l’anemia (causata principalmente dal malassorbimento di ferro e vitamine dovuto all’atrofia dei villi intestinali), la perdita di densità ossea e le convulsioni possono essere sintomi di celiachia. 
Occorre però sottolineare che i sintomi della celiachia non sempre si manifestano, soprattutto negli adulti
Quali sono le cause della celiachia? 
La celiachia è una malattia multifattoriale: il glutine è l’agente scatenante della reazione immunitaria nel paziente geneticamente predisposto, ma i fattori ambientali precipitanti che determinano l’innesco della risposta autoimmune possono essere molteplici, alcuni dei quali fisiologici come la gravidanza o le infezioni gastroenteriche”. La celiachia, inoltre, è spesso associata ad altre malattie autoimmuni tra cui tiroidite , diabete mellito di tipo 1, l’artrite reumatoide o la tiroidite e a sindromi genetiche 
Seguire un’alimentazione senza glutine è fondamentale
Il paziente celiaco deve seguire una scrupolosa alimentazione senza glutine, al fine non solo di gestire e ridurre i sintomi, ma di permettere all’intestino e alla mucosa di ritrovare la sua originale funzionalità. In caso contrario, il paziente mantiene costantemente attivo il processo infiammatorio a carico della mucosa duodenale, impedendo la ricostruzione della superficie assorbente dell’intestino e questo lo pone a rischio, anche se asintomatico, di sviluppare carenze nutrizionali importanti che a lungo andare avranno ripercussioni sul benessere dell’organismo.  Cereali, farine e alimenti a base di cereali come l’avena, il frumento, il farro, l’orzo, il grano, il Kamut, il malto sono vietati, così come biscotti, pane, pasta, derivati del pane fatti con i cereali indicati. 
Da evitare anche la birra, il caffè solubile, il lievito, il seitan, i piatti pronti che possono contenere tracce di glutine.
E’ importante seguire scrupolosamente le indicazioni poste sulle etichette dei prodotti e rivolgersi allo specialista di fiducia per eventuali dubbi.
Come si diagnostica la celiachia?
La celiachia è una patologia che va diagnosticata da uno specialista. Gli esami del sangue utili sono gli anticorpi anti-transglutaminasi, gli anticorpi anti-endomisio e gli anticorpi anti-gliadina. In caso di risultato positivo, si può indicare l’esecuzione di una gastroscopia con biopsia a livello del duodeno, per confermare la diagnosi.