Cereali integrali per combattere diabete e ipertensione
Durante l'ultimo forum organizzato dalla Società di diabetologia è stato confermato nuovamente che una dieta appropriata è in grado di ridurre il rischio di sviluppare il Diabete di tipo 2 e può aiutare i malati a controllare meglio la glicemia

Durante l’ultimo forum organizzato dalla Società di diabetologia è stato confermato nuovamente che una dieta appropriata è in grado di ridurre il rischio di sviluppare il Diabete di tipo 2 e può aiutare i malati a controllare meglio la glicemia. L’alimentazione può avere un effetto sui processi infiammatori e sulle disfunzioni endoteliali, aspetti notoriamente coinvolti nella patogenesi del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari. Da tempo conosciamo l’efficacia di alcuni alimenti nel contrastare questa patologia, tra essi spiccano i cereali integrali, infatti se metà della quota di cereali introdotti con la dieta deriva da prodotti non raffinati il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2 cala del 20-30%.
Il processo di raffinazione, eliminando il pericarpo e il germe di grano, elimina anche le fibre gli oligosaccaridi, i minerali, le vitamine, gli antiossidanti, in essi contenuti, utili nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari. La dieta per contrastare il diabete dovrebbe perciò prevedere cereali integrali, prodotti funzionali in cui la digestione dell’amido è rallentata, e gli zuccheri sostituiti con oligosaccaridi o inulina, oppure ‘fortificati’ con fibre o probiotici. Gli elementi contenuti negli alimenti integrali rallentano la digestione, l’assorbimento dei carboidrati, rallentano lo svuotamento gastrico, influenzando positivamente la flora batterica intestinale, che può così contrastare l’infiammazione e produrre acidi grassi a catena corta che, riducendo a livello epatico la produzione di glucosio, ha benefici effetti sul controllo glicemico. Frutta, verdura e legumi non devono mai mancare perché hanno un ottimo effetto protettivo.
Inoltre, il consumo di cereali integrali aiuta a ridurre il grasso accumulato e a tenere sotto controllo il peso, grazie al senso di maggiore sazietà che provocano e al miglioramento delle funzioni intestinali.
Di seguito potrete trovare alcuni tra gli studi scientifici che confermano il legame tra consumo di cereali integrali e prevenzione del diabete e dell’ipertensione.
Il recente studio pubblicato su Diabetologia ha valutato l’impatto di una dieta “salutare” (Healthy Diet), ricca in 3 specifiche componenti alimentari pesci grassi, mirtilli e cereali integrali sui biomarcatori di infiammazione e disfunzione endoteliale, in 131 soggetti con alterazione del metabolismo glucidico e caratteristiche tipiche della sindrome metabolica. I partecipanti, che avevano un’età media di 59 anni e un BMI medio pari a 31,1 sono stati invitati a seguire la Healthy Diet (HD), o una dieta ricca in cereali integrali (WG), o infine una dieta di controllo (CD) per 12 settimane, al termine delle quali sono state valutate la variazioni sui marcatori plasmatici E-selectina(marcatore di attivazione endoteliale) e hs-CRP(marcatore di infiammazione). I livelli di E-selectina erano significativamente ridotti nei pazienti aderenti alla HD indipendentemente dall’uso di statine. Inoltre, i valori plasmatici di hs-CRP erano ridotti nei pazienti che non facevano uso di statine sia nel gruppo HD sia, e in maggior misura, nel gruppo WG. Questi risultati suggeriscono che nei soggetti a rischio di diabete è possibile integrare efficacemente i programmi di prevenzione intervenendo in modo semplice sull’alimentazione, in particolare integrando la dieta con i cereali integrali da soli o in associazione a mirtilli e pesci ricchi di acidi grassi omega -3.
In un altro studio sono stati valutati nuovamente gli effetti di questi alimenti (cereali integrali, mirtilli e pesce) sul metabolismo glucidico e lipidico di 106 soggetti a rischio di diabete di tipo 2, positivi ad almeno due criteri di sindrome metabolica. I partecipanti sono stati randomizzati a 3 diversi tipi di dieta: Healthy Diet (HD), ad elevato contenuto di cereali integrali o farinacei a bassa risposta insulinica, pesci grassi almeno 3 volte/settimana, e 3 porzioni/giorno di mirtilli; dieta ricca in cereali integrali (WG) contenente gli stessi elementi della HD limitatamente ai cereali; dieta di controllo (CD) contenente prodotti derivati da farine raffinate. La tolleranza al glucosio orale e i profili lipidici plasmatici sono stati misurati al basale e dopo 12 settimane di intervento. Nel gruppo HD è stato osservato il miglioramento della risposta glicemica (riduzione dei valori plasmatici a 2 ore e dell’area sotto la curva) e l’aumento dei livelli plasmatici di acidi grassi omega-3. Inoltre, l’aumento degli omega-3 si associava in modo lineare con la migliorata risposta insulinica e con il migliore metabolismo glucidico. Per quanto riguarda il profilo lipidico, la dieta HD si associava anche a una variazione della composizione dei grassi. L’insieme di questi risultati indica che una dieta arricchita in prodotti a base di farine integrali, mirtilli e pesce a elevato contenuto di omega-3 può essere una via semplice ed efficace per integrare le strategie di prevenzione del diabete di tipo 2 nei soggetti a rischio.
Gli effetti preventivi di una sana alimentazione sono riferiti non solo alla prevenzione del diabete ma anche di quella relativa a malattie cardiovascolari come l’ipertensione.
Un nuovo studio ha specificamente esplorato l’associazione tra il consumo di una colazione a base di cereali e il rischio di ipertensione in una popolazione di 13.368 soggetti maschi arruolati partecipanti al Physicians’ Health Study I (età media all’ingresso dello studio 52,4 anni; range 39,7-85,9 anni). L’assunzione di cereali a colazione è stata valutata tramite un questionario nei primi due anni di studio, successivamente i soggetti sono stati monitorati per 16,3 anni (follow-up mediano), durante i quali sono stati registrati 7.267 casi di ipertensione. I tassi di incidenza dell’ipertensione diminuivano all’aumentare del numero di porzioni settimanali di cereali assunte per colazione. In definitiva, chi faceva colazione con i cereali tutti i giorni della settimana, aveva un rischio di ipertensione ridotto di quasi il 20% rispetto a chi non ne consumava mai. E’ da sottolineare che questa correlazione era massima quando la colazione includeva cereali integrali ed era indipendente dall’indice di massa corporea dei partecipanti (normopeso, sovrappeso o obesi). In conclusione, il consumo della prima colazione è salutare e può concretamente avere un ruolo nella prevenzione cardiovascolare, soprattutto se include cereali integrali e diventa un’abitudine quotidiana.
Anche durante il simposio “Ricomporre il Puzzle dei Cereali Integrali: Benefici per la Salute” promosso dall’American Society for Nutrition (ASN) che ha coinvolto ricercatori da tutto il mondo, sono state esaminate le evidenze relative al ruolo nutrizionale dei cereali integrali. I lavori del simposio hanno evidenziato che l’assunzione di cereali integrali ha benefici multipli sullo stato di salute, in particolare:
• Riduzione del rischio di patologie cardiovascolari, incluse le coronaropatie
• Riduzione del rischio di diabete e tumori
• Effetto positivo sul controllo del peso corporeo
• Effetto positivo sulla salute gastrointestinale
Tali risultati dovrebbero incoraggiare l’introduzione dei cereali integrali come componente irrinunciabile della dieta e del sano stile di vita. Visto il ruolo che l’infiammazione svolge nello sviluppo di queste patologie vi consigliamo la lettura del seguente articolo, all’interno del quale troverete ulteriori approfondimenti.