Colesterolo alto cosa fare
In Italia oltre la metà della popolazione adulta ha un livello di colesterolo elevato e questo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari

Colesterolo alto cosa fare
Nonostante questo inizio allarmante, dobbiamo ricordare che il colesterolo è un grasso molto importante per il nostro organismo, oltre ad essere un componente essenziale delle membrane cellulari, è necessario alla biosintesi di vari composti a struttura steroidea (acidi biliari, ormoni surrenalici, androgeni, estrogeni e progesterone) ed è inoltre il precursore della vitamina D, quindi proprio per il suo ruolo metabolico non possiamo farne a meno, ma dobbiamo mantenerlo entro i giusti valori.
I livelli di colesterolemia, dipendono dalla sintesi endogena di colesterolo che ha luogo soprattutto a livello epatico e per il 10-20% dalla nostra alimentazione, attenzione quindi a cosa mangiamo in quanto la prima forma di prevenzione inizia proprio con una sana alimentazione
Ma quali sono i valori di colesterolo ottimali e quando si parla di ipercolesterolemia?
Livello Colesterolo totale |
Colesterolo LDL |
Inferiore 200 mg/dl |
Inferiore 100 mg/dl |
200-239 mg/dl moderatamente elevato |
100-129 mg/dl |
240-299 mg/dl |
130-159 mg/dl moderatamente elevato |
>299 |
Oltre 240 mg/dl |
Cerchiamo ora di capire quando però il valore di colesterolo riscontrato agli esami ematochimici rappresenta un problema e pertanto deve essere trattato farmacologicamente. E’ necessario confrontare i valori del colesterolo totale con quelli del colesterolo HDL ( “buono”) e fare il rapporto tra questi due valori, ovvero colesterolo totale / colesterolo HDL, se il rapporto tra questi due valori è compreso fra 4 e 5, il valore di colesterolo è corretto, anche se il colesterolo totale fosse elevato.
Cosa fare ?
DIETA EQUILIBRATA + ATTIVITA’ FISICA = MENO COLESTEROLO
- Aumentare il consumo di alimenti ricchi di fibre: cibi integrali (riso, orzo, pasta, cereali, avena) verdure, frutta, legumi
- Preferire le cotture al vapore, al forno, al cartoccio, ove non è necessario aggiungere grassi. La frittura è sconsigliata; per condire privilegiare l’utilizzo di olio extra vergine d’oliva, di girasole, di mais o di germe di grano, preferibilmente a crudo
- Aumentare il consumo di pesce: il pesce grasso contiene preziosi acidi grassi che abbassano il tasso di colesterolo nel sangue
- Ridurre i cibi ricchi di grassi animali: burro, lardo, strutto, tuorlo d’uovo, formaggi grassi, carni grasse, frattaglie
- Contenere il peso corporeo, poiché l’eccesso di peso favorisce la formazione di colesterolo;
Naturalmente oltre a ciò è indispensabile praticare regolarmente attività fisica: migliora il funzionamento del sistema cardiovascolare e riduce il tasso di lipidi nel sangue. E’ importante però ricordare che è possibile ridurre il colesterolo in maniera naturalmente efficace e produttiva, fornendo indicazioni che spesso determinano l’inizio di un cammino verso la guarigione grazie a un percorso terapeutico specifico
Il percorso terapeutico
- Anamnesi patologica e alimentare -Visita medica specialistica comprensiva di valutazione dei parametri antropometrici (peso, altezza, Body Mass Index, % Body fat, circonferenza vita) ed eventuale modulazione dei farmaci in uso
- Esecuzione Test DRIA o F.I.T. Test (IgG) per l’individuazione di eventuali reattività alimentari.
- Formulazione di un programma nutrizionale-dietologico, che tenga conto delle reattività alimentari riscontrate e che abbia come scopo l’acquisizione di corrette abitudini alimentari che mantengano nel tempo i risultati ottenuti.
- Consegna di un resoconto scritto dell’esame svolto, delle schede relative alle ipersensibilità alimentari riscontrate, e dell’elaborato del programma nutrizionale.
- Follow up con controlli nutrizionali successivi da stabilire in relazione all’evoluzione del percorso
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