Coliche neonatali, ecco i rimedi!
La causa delle coliche infantili non è stata ancora chiarita, ma circa il 10-20% dei neonati ne soffrono fra la seconda settimana di vita e il quarto/quinto mese.....

Coliche neonatali, ecco i rimedi! – La causa delle coliche infantili non è stata ancora chiarita, ma circa il 10-20% dei neonati ne soffrono fra la seconda settimana di vita e il 4°-5° mese.
Pianto improvviso e incontrollabile, che si presenta soprattutto dopo il pasto serale, è il principale sintomo delle coliche gassose, spesso è accompagnato da volto arrossato, addome teso e gambe flesse sulla pancia.
Dopo che il pediatra ha escluso altre patologie con sintomi simili come reflusso gastroesofageo, fame, mal d’orecchie per esempio, e verificato la normale crescita del bambino è possibile affermare che si tratta di coliche gassose, tra i presunti responsabili potrebbe esserci una allergia al latte vaccino o un’intolleranza al lattosio, o semplicemente un’eccessiva formazione di gas nell’intestino.
E’ vero che è un disturbo passeggero, ma spesso è un dramma per molti genitori che passano notti insonni angosciati dal pianto del loro bimbo, in passato si ricorreva anche a rimedi poco ortodossi come il ciuccio con i semi di papavero, che essendo un oppiaceo, aveva un effetto calmante.
Recentemente è apparso un interessante studio sulla rivista americana The Journal of Pediatrics, e presto sarà avviato un nuovo studio insieme al Karolinska di Stoccolma e al Baylor College of Medicine di Houston, ma sono stati due ricercatori italiani Giuseppe Rizzo e Flavia Indro a verificare l’ipotesi della rallentata motilità gastrica come causa delle coliche gassose, e individuare come cura il semplice uso di un probiotico.
Lo studio pilota è stato effettuato su un gruppo di 30 nati prematuri: 10 allattati dalla madre, 20 con latte artificiale. Ai primi 10 e a 10 del secondo gruppo è stato somministrato il probiotico, agli altri 10 un placebo.
I risultati sono stati sorprendenti i bambini che avevano assunto il probiotico (un semplice fermento lattico) digerivano molto meglio, avevano una motilità gastrica regolare e la stessa tolleranza degli allattati al seno, che a loro volta assumendo il probiotico miglioravano la digestione, quindi niente coliche gassose o sporadici episodi per chi aveva assunto il probiotico, situazione invariata per chi aveva assunto il placebo.
Sono bastate 5 gocce al giorno del fermento lattico “Lactobacillus Reuterii”, e non solo i bambini non hanno più avuto coliche e si sono alimentati meglio, ma sembra averne beneficiato anche il loro sistema immunitario.
Lactobacillus reuteri è considerato una delle poche specie di Lattobacilli veramente autoctone del tratto gastrointestinale dell’uomo ed è ampiamente utilizzato per le sue documentate proprietà probiotiche.
La sicurezza di Lactobacillus reuteri (ATCC 55730) è stata ripetutamente dimostrata in adulti sani, soggetti immuno compromessi, bambini nati a termine e pre-termine.
L. reuteri soddisfa i requisiti del probiotico ideale secondo le Linee Guida per la Valutazione dei Probiotici patrocinate dalla FAO e dall’OMS.
Il lactobacillus Reuteri:
- colonizza temporaneamente l’intestino
- è resistente al succo gastrico, alla bile ed al succo pancreatico
- aderisce sulla mucosa gastrointestinale
- è vitale ed attivo alle condizioni ambientali intestinali
- ha una evidenza clinica di sicurezza documentata nell’uomo
- è un normale componente della microflora intestinale umana
- secerne acido lattico, acetico ed acidi grassi a catena corta che sfavoriscono la crescita dei patogeni
- crea un biofilm protettivo che migliora la funzione di barriera intestinale diminuendo la permeabilità intestinale
- compete con i patogeni per i nutrienti e sui loro siti di adesione della mucosa intestinale
- stimola le risposte immunitarie del tessuto linfoide (GALT) impedendo l’insediamento e l’invasione ematica di patogeni intestinali
- sintetizza sostanze ad attività antimicrobica
Per evitare questo fastidioso disturbo ricordiamo alle mamme di ridurre l’assunzione durante l’allattamento di tea, caffè o cioccolata, il ruttino dopo la poppata non è un evento necessario, limitare l’uso di sondini rettali o termometri per facilitare l’uscita di aria dall’intestino, il più delle volte creano irritazione e innervosiscono il bambino, utile sarrebbe anche individuare eventuali intolleranza alimentari della mamma.