Covid, vaccinazione 2023/2024

Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno si prevede un aumento di nuovi casi del virus SARS-CoV-2, è disponibile un nuovo vaccino disponibile da Ottobre

Covid, vaccinazione 2023/2024
Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno si prevede un aumento di nuovi casi del virus SARS-CoV-2; rispetto al passato, generalmente, l’infezione decorre in modo totalmente asintomatico o con sintomi molto lievi delle prime vie respiratorie, ovvero raffreddore, mal di gola, tosse secca della durata circa 1/4 giorni.
Da metà settembre vi è stato un aumento dei casi di infezione del 43%, soprattutto negli adulti e nei giovani sani. Le infezioni accertate non hanno avuto, una grande rilevanza clinica né un impatto negativo sul sistema sanitario nazionale, perché dal 2020 ad oggi il virus SARS-CoV-2 ha subito varie mutazioni/varianti.
Al momento in Italia la variante prevalente è la XBB 1.5 detta “Kraken” che ha tuttora una diffusione al 89,15%, anche se, ultimamente, vi è un aumento di contagi dovuto alla variante EG.5 e detta “Eris”.
Un’altra variante detta BA.2.8 e denominata “Pirola” non ha avuto a tutt’oggi una grande diffusione.
Ad agosto, sia EMA che AIFA, hanno dato il via libera, ad un nuovo vaccino anti-Covid “Comirnaty”, preparato da Pfizer-BioNTech e adattato a XBB.1.5 e alle altre varianti attualmente circolanti; la durata della protezione sembra riuscire ad arrivare anche fino a 12 mesi. Il vaccino sarà disponibile dal mese di ottobre.
Vivamente consigliata è la contemporanea somministrazione del nuovo vaccino antinfluenzale.
Il Ministero della Salute raccomanda la dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente a . . .

  • persone che hanno già ricevuto una 2a dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione da SARS-CoV-2
  • soggetti di età pari o superiore ai 60 anni
  • donne in gravidanza o allattamento
  • operatori sanitari e sociosanitari
  • studenti di medicina e delle professioni sanitarie
  • tirocini in strutture assistenziali
  • tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione
  • soggetti fragili di tutte le età

Per evitare il contagio si raccomanda:

  • Utilizzate la mascherina chirurgica o FFP2 quando vi trovate in ambienti affollati, quando si è in presenza di persone che starnutiscono e/o tossiscono. La mascherina va indossata anche da chi soffre d’asma, negli allergici o pazienti con malattie croniche respiratorie. La mascherina non ostacola la respirazione, ma rappresenta una protezione. Anche l’Associazione allergologi e immunologi italiani (Aaiito), confermano che le mascherine non rendono più difficile la respirazione.
  • Ponete molta attenzione se frequentate persone anziane o fragili.
  • I bambini in età scolare non dovrebbero andare in classe se hanno mal di gola, raffreddore o febbre.
  • Areate frequentemente gli ambienti chiusi.
  • Lavatevi spesso le mani con acqua e sapone se siete a casa oppure con soluzioni idroalcoliche.
    Per qualsiasi domanda, per qualsiasi dubbio confrontatevi sempre con il vostro MMG

Come lavarsi le mani . . .

  1. Togliere gli anelli
  2. bagnate le mani con l’acqua corrente
  3. insaponate/sfregate bene le mani (anche sotto le unghie) con sapone liquido
  4. sciacquate abbondantemente e asciugate le mani con una salvietta pulita;fuori casa utilizzate salviette monouso o un asciugatore elettrico

Long Covid (informazioni)
Per Long Covid si intendono i sintomi (sindrome) che permangono o che si presentano dopo 12 settimane dalla malattia acuta. Il Covid in forma lieve ha una durata di circa 2 settimane, ma in qualche caso dei sintomi permangono o si presentano dopo la “guarigione”. I Sintomi sono dovuti ad per una azione diretta del virus o per la risposta infiammatoria dell’infezione stessa.
Possono essere interessati: polmoni, cuore, sistema nervoso, reni, fegato, apparato osteoarticolare.

I sintomi generali più frequenti sono:

  • stanchezza e affaticamento 
  • mal di gola, mal d’orecchio
  • dolori muscolari e articolari
  • febbre
  • riduzione dell’appetito
  • perdita di massa muscolare (sarcopenia)
  • eritemi e rash cutanei
  • disturbi gastrointestinali (diarrea, nausea, digestione difficile, dolori addominali)
  • disturbi psicologici (ansia, depressione, sindrome della capanna, ovvero difficoltà e timore di tornare alla vita quotidiana dopo un periodo di isolamento sociale)

Sintomi respiratori

  • tosse persistente
  • difficoltà respiratoria

Sintomi cardiovascolari

  • aritmia, alterazione dei battiti cardiaci
  • tachicardia
  • senso di oppressione e/o dolore al torace
  • alterazione della pressione arteriosa
  • pericardite, miocardite
  • scompenso cardiaco
  • infiammazione dei vasi sanguigni, variazioni della coagulazione del sangue con possibili eventi ischemici

 Sintomi neurologici

  • Il disturbo più frequente è l’anosmia (perdita dell’olfatto) e la ageusia (perdita del gusto)
  • Encefalopatia acuta, infiammazione del tessuto cerebrale che si evidenzia con confusione mentale, perdita dell’attenzione e/o della memoria, agitazione
  • Cefalea