Crumble di mele di Betty e Nicole
Il crumble è un piatto di origine inglese e irlandese, del quale esistono due versioni, dolce o salata. La versione più diffusa è quella dolce, che viene preparata usando frutta cotta con zucchero, ricoperta da un impasto friabile di burro, farina e zucchero.

Crumble di mele di Elisabetta e Nicole
Nel titolo di questa ricetta troverete due nomi, perchè due carissime pazienti mi hanno inviato la ricetta del crumble di mele, mi è sembrato quindi carino proporvele entrambe, sta a voi scegliere quale seguire, la seconda proposta da Nicole è più dietetica
Il crumble è un piatto di origine inglese e irlandese, del quale esistono due versioni, dolce o salata. La versione più diffusa è quella dolce, che viene preparata usando frutta cotta con zucchero, ricoperta da un impasto friabile di burro, farina e zucchero. La versione salata, invece, contiene carne, verdure salsa e formaggio. Il prodotto va cotto in forno fino a quando la copertura diventa croccante. La variante dolce viene servita con crema pasticciera o panna, mentre quella salata viene spesso accompagnata con verdure. La frutta solitamente utilizzata nel crumble, include mele, more, pesche, rabarbaro, uva, prugne e cocco. Alcune volte si possono abbinare alcuni di questi frutti in un solo crumble. La copertura può essere preparata impiegando anche fiocchi d’avena, mandorle o altri tipi di frutta con guscio. Spesso viene aggiunto dello zucchero di canna, che caramellizza una volta cotto, oppure frammenti di biscotti e cereali. La ricetta ha origine in Gran Bretagna nella seconda guerra mondiale a causa del ferreo razionamento delle risorse alimentari.
La ricetta di Elisabetta che ha scritto: ciao Giovanna, il titolo é altisonante ma la torta é semplicissima.
Ingredienti:
1 kg mele renette (solo questo tipo..)
2 etti burro vedi ricetta Taròz per le proprietà nutrizionali del burro
2 etti zucchero
2 etti farina di frumento
Preparazione:
- Imburrate una pirofila e mettetevi le mele sbucciate tagliate a cubotti.
- In una ciotola lavorate il burro a pezzi, la farina e lo zucchero, impastando con le mani. Deve risultare un composto sbriciolato.
- Mettetelo sopra le mele e infornate x 20 minuti, in forno preriscaldato, a 180 gradi.
- Si serve tiepida accompagnata, se lo gradite, da un ciuffo di panna o da una pallina di gelato alla crema.
Io quando la preparo per noi e non per ospiti le mele le passo nella cannella (ho sempre il timore che possa non piacere).
Fatemi sapere se vi é piaciuta!!
Elisabetta
La ricetta di Nicole
Ingredienti:
Per il crumble | Per il ripieno |
150 gr di farina di frumento |
3 mele |
Preparazione:
Crumble: unire farina, zucchero, vanillina e burro (freddo da frigorifero) a cubetti e sbriciolare grossolanamente, senza far sciogliere troppo il burro e riporre in frigorifero
Ripieno: sbucciare e tagliare a cubetti le mele, aggiungere lo zucchero di canna, il burro fuso, limone (scorza e succo), e la cannella se gradita.
Mescolare bene e lasciare insaporire.
Intanto prendere il crumble e creare una base di circa 3/4 mm schiacciando con un cucchiaino, aggiungere il ripieno di mele e ricoprire con il composto del crumble rimanente Aggiungere a piacere delle mandorle a scaglie
Cuocere in forno statico a 180° per 30/35 min fino a doratura
Le mele
Una mela al giorno leva il medico di torno . . . . Il famoso detto popolare ha un fondamento vero: la mela è considerata infatti un farmaco della natura, un rimedio per tantissimi problemi.
Questo frutto ha numerosi pregi è ben tollerata dai diabetici perché ha pochi zuccheri, ma non solo: contiene circa il 2% di fibre tra cui la pectina, nota per i suoi numerosi benefici. Inoltre ha il potere di “tenere sotto controllo” la glicemia, regolando quindi l’assorbimento degli zuccheri. Generalmente viene mangiata cruda e in questo caso ha un’azione astringente ma, consumata cotta, è un naturale e ottimo rimedio contro la stipsi. Infine, se consumate regolarmente, le mele abbassano il colesterolo cosiddetto “cattivo” (LDL) e aumentano quello buono (HDL) anche in pochissimo tempo e sono considerate preziose nella prevenzione di ictus e tumori.
Ogni 100 grammi di prodotto commestibile contengono mediamente: circa 85 grammi d’acqua, 0,2 grammi di proteine, 0,1 grammi di grassi, 11 grammi di zuccheri di diverso tipo, tra cui fruttosio, glucosio, e saccarosio, 2 grammi di fibre, per un totale di circa 45-50 calorie, e circa 4 grammi di sali minerali tra cui potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tracce di rame, iodio, zinco manganese, e silicio. La mela è ricca anche di vitamine: C, PP, B1; B2, A, e contiene inoltre acido malico (circa 0,6-1,3 grammi). Sia nella polpa che nella buccia sono inoltre presenti eteri, tannini, alcoli, aldeidi e un elevato numero di terpeni che rende infinitamente vario il profumo e il sapore delle mele. I valori elencati possono variare a seconda del grado di maturazione del frutto e della qualità, anche perchè in tutto il mondo oggi si contano più di mille varietà di mele”.
Tra le varietà di mela più apprezzate, la renetta, utilizzata per la nostra ricetta deve il suo nome particolare al termine francese “reine”, traducibile con regina e italianizzato in renetta. Questo frutto, infatti, viene coltivato in Francia ma anche in Canada e in Italia, dove la produzione è abbondante soprattutto in Valle d’Aosta e in Val di Non. Ricchissima di vitamine del gruppo A, C, B1 e B2 ma anche PP, la mela renetta vanta un elevato contenuto di sali minerali preziosi tra cui potassio, fosforo, calcio, magnesio, sodio e ferro. A caratterizzare maggiormente questa qualità di mele è la presenza di polifenoli superiore rispetto alle altre varietà, pari a oltre 200 mg per 100 grammi di prodotto. In questo modo, consumando regolarmente mele renette è possibile assumere un elevato quantitativo di antiossidanti, fondamentali per inibire l’azione dei radicali liberi responsabili di accelerare l’invecchiamento cellulare. È sempre la maggiore presenza di polifenoli, inoltre, ad accelerare l’iter di ossidazione della polpa delle renette, che possono imbrunirsi molto rapidamente.
Una attenzione particolare va alle mele annurca, una tipica e particolare varietà della Campania. Grazie a una ricerca condotta dal professore E. Novellino dell’Università Federico II di Napoli, infatti, si è scoperto che queste mele (delle quali è bene mangiare anche la buccia) riescono ad abbassare il colesterolo “cattivo” del 28% e ad alzare quello “buono” anche del 60%. E questo grazie alla presenza di alcuni antiossidanti in misura quadrupla rispetto ad altre varietà di mele. In generale questo tipo di mela è considerata la più buona e la più importante per la nostra salute. Numerose altre ricerche arricchiscono il campo delle proprietà naturali di questa specie di mele che, come tutte le altre, è ricca di polifenoli, ma in più presenta una preziosa quantità di procianidine. Le proprietà di questa tipologia di mele non finiscono qui in esse è presente una consistente presenza di fibre, abbassa il colesterolo “cattivo” (con la pectina), pulisce le arterie e dunque riduce i rischi di malattie cardiovascolari; è ottima per rafforzare l’apparato muscolare con i suoi minerali, a partire da calcio e ferro; favorisce la crescita dei capelli; la buccia, che consigliamo di mangiare sempre, è molto ricca di cellulosa e aiuta la digestione; poiché consente un graduale assorbimento dello zucchero, è un ottimo prodotto alimentare per i diabetici; se assunta cruda è astringente, se mangiata cotta invece ha un effetto lassativo; con il suo acido ossalico, e ancora grazie alle fibre, è un perfetto sbiancante per i denti. ha un forte potere antiossidante; utile a chi soffre di calcoli renali, combatte l’acidità gastrica ed elimina l’acido urico.
Cannella
La Cannella è un potente antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna, contribuisce a combattere il colesterolo e il senso di fame La Cannella appartiene alla famiglia delle Lauracee in particolar modo la Cinnamomum zeylanicum, (nativa dello Sri Lanka, di color nocciola e più costosa) e la Cinnamomum cassia (originaria della Cina dall’aroma più aspro e più economica, spesso addizionata alla prima). La cannella è una fonte di olio essenziale costituito per lo più da aldeide cinnaminica, contiene tannini (sostanze antiossidanti) e cumarina, una sostanza moderatamente tossica per reni e fegato. Ha numerose proprietà, molte conosciute sin nell’antico Egitto e dai Romani, presso i quali era considerata una spezia afrodisiaca, ma fu nel Cinquecento che l’effetto stimolante a livello sessuale di questa droga fu sancito da diversi trattati medici. La cannella è ricca di Manganese, Ferro e Calcio e fonte di fibre, efficace in caso di rallentamento della peristalsi intestinale, potente antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna e contribuisce a combattere il colesterolo. Ha proprietà antibatteriche, antisettiche, stimolanti e digestive. Indicata anche per combattere la fame nervosa, è sufficiente aggiungere durante i pasti, circa 2 grammi di cannella, per rallentare la velocità di svuotamento gastrico e ridurre l’aumento di glucosio nel sangue dopo aver mangiato. Questa spezia, infatti, attacca gli zuccheri rilasciati e ne riduce l’assorbimento ematico, grande alleato quindi dei malati di Diabete di tipo 2. E’ anche in grado di ridurre i livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi, grazie alla presenza di un polifenolo, che stimola i recettori dell’insulina.