Curare l’intestino per curare la salute
Ricordiamoci di ciò che affermava Ippocrate “tutte le malattie hanno origine nell’intestino” (Ippocrate-460-370 a.C.) non a caso infatti tutte le malattie croniche derivano da un intestino compromesso, ma non solo, i processi di autoriparazione e difesa dell’organismo partono principalmente dall’intestino che è un sistema molto delicato e sensibile a tutto ciò che mangiamo e sentiamo a livello emotivo ed è la sede del sistema immunitario,

Curare l’intestino per curare la salute
Quando si pensa all’intestino potrebbe essere utile rifarsi alla medicina Ayurvedica acquisendo la loro filosofia ovvero: lo stato di salute esiste quando il Fuoco gastrico (Agni) è in condizione ottimale; tutto l’organismo (i dosha Vata-Pitta-Kapha) è in equilibrio; i tre prodotti di rifiuto, (Mala) urina, feci, sudore sono prodotti a livelli normali ed eliminati, i sensi funzionano normalmente; corpo mente e coscienza fluiscono in armonia come una cosa sola.
Una delle cause della malattia ha origine dall’indebolimento del fuoco più importante del corpo chiamato “Jathara Agni”, che è il fuoco della digestione. La principale conseguenza del suo non equilibrato funzionamento è la formazione di quel che in Ayurveda viene chiamato Ama che letteralmente significa “non digerito”. E’ in pratica un accumulo di tossine che sotto forma di materia scura, appiccicosa e maleodorante, si deposita prima nel tratto gastrointestinale e poi viene assorbita insieme alle sostanze nutrienti, penetrando in profondità nei tessuti e depositandosi laddove il corpo è più debole.
Ricordiamoci anche di ciò che affermava Ippocrate “tutte le malattie hanno origine nell’intestino” (Ippocrate-460-370 a.C.) non a caso infatti tutte le malattie croniche derivano da un intestino compromesso, ma non solo, i processi di autoriparazione e difesa dell’organismo partono principalmente dall’intestino che è un sistema molto delicato e sensibile a tutto ciò che mangiamo e sentiamo a livello emotivo ed è la sede del sistema immunitario, dell’assimilazione dei nutrienti chiave, produzione di alcune vitamine, produzione di alcuni ormoni (come la serotonina) e si occupa anche di difendere l’organismo
Numerosi studi mostrano come le infiammazioni dei tessuti delle pareti gastriche e intestinali sono la causa scatenante di moltissime patologie e aggravano tutte le altre.
Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che una flora intestinale sbilanciata causa:
- obesità, sovrappeso, malattie cardiovascolari,
- osteoporosi,
- infezioni alle vie respiratorie,
- depressione
- patologie autoimmuni.
I batteri del nostro intestino infatti hanno un ruolo cruciale nel controllare l’immunità, l’assorbimento del cibo, l’accumulo dei grassi, la trasmissione dei segnali relativi all’insulina, la regolazione della massa ossea e gli ormoni che decidono il nostro umore.
Ricordiamo che nel nostro intestino vi sono miliardi di microrganismi che vivono in simbiosi con noi. Lo stato fisiologico di equilibrio tra l’organismo e la flora batterica intestinale viene definito EUBIOSI.
Quando nella nostra dieta vi è un elevato consumo di zuccheri, un eccesso di cibi raffinati, molto salati, fritti, contenenti conservanti o cibi con un basso contenuto di fibre, minerali, acidi grassi essenziali l’acido alfa-linolenico (omega 3) e l’acido linoleico (omega 6) oppure a causa di uso improprio e/o eccessivo di antibiotici, di importanti stress, interventi chirurgici o patologie intestinali, la flora batterica patogena può prendere il sopravvento su quella eubiotica.
Si ha così quel fenomeno chiamato:
DISBIOSI definita secondo (Gebbers 1981) come l’insieme dei sintomi e dei disturbi funzionali gastroenterici che possono evolvere in malattie, anche coinvolgenti organi o apparati distanti dal colon attraverso la semina linfogena microbica con blocco di MALT e GALT i cui principali effetti sono:
o Flatulenza, alvo alternante, diarrea mattutina
o Stanchezza, depressione, cambiamenti d’umore
o Colon sensibile alla palpazione
o Gengivite cronica e Gastrite cronica
o Eccessiva pienezza dopo i pasti
o Eruzioni cutanee
o Tendenza generale alle infiammazioni
Considerato che nel nostro intestino è localizzato circa l’80% del nostro sistema immunitario (GALT= Gut Associated Lymphoid Tissue), è facile comprendere quanto sia importante per la nostra salute che non si alteri la flora eubiotica.
Solo una flora batterica intestinale sana, ovvero in grado di stimolare le reazioni immunitarie, può salvaguardare l’efficacia del nostro sistema immunitario. La flora intestinale quindi può esercitare effetti protettivi contro diverse patologie o facilitarne la loro comparsa. E’ stato già ipotizzato che i microrganismi presenti, per esempio, possano influenzare l’insorgenza dell’obesità C’è però il sospetto che i microrganismi intestinali siano anche coinvolti nello sviluppo di alcune malattie autoimmuni, del diabete e del cancro soprattutto quello al colon. La spiegazione è che l’organismo secerne dei fattori metabolici nel lume intestinale che, insieme alla dieta, plasmano i batteri. Questi ultimi, da parte loro, producono metaboliti che vengono assorbiti e hanno un effetto sul rischio di sviluppare diverse malattie. Sono necessari però ulteriori studi per capire come i cambiamenti nelle popolazioni batteriche influiscano sui processi biologici umani. Sarebbe auspicabile, speriamo quanto prima, riuscire a prevenire o contribuire a curare alcune malattie assumendo specifiche tipologie di probiotici oltre che correggendo l’alimentazione.
Come favorire quindi la salute del nostro intestino:
o Mantenere una flora batterica simbiotica “buona” evitando di creare una situazione di disbiosi per aiutarci a prevenire la Sindrome da Alterata Permeabilità Intestinale (Leaky Gut).
o Fare attenzione alla masticazione che dovrà essere sempre lenta perché questo implica una migliore digestione, una migliore assimilazione degli alimenti, un maggior senso di sazietà, una riduzione della quantità di cibo assunto e una mobilizzazione del tessuto adiposo viscerale
o Verificare la presenza di eventuali ipersensibilità alimentari, esse conducono velocemente a disbiosi, sono una delle principali cause di malassorbimento e possono provocare danni alla mucosa intestinale.
o Controllare le emozioni, cervello e apparato gastrointestinale sono profondamente connessi dal punto di vista neurologico: stress, ansia, depressione e paura alterano le secrezioni del tratto gastrointestinale e portano al proliferare di batteri dannosi. Gli stress psico-emotivi influenzano anche la motilità della muscolatura intestinale, provocando diarrea o stipsi. Non dimentichiamoci poi che nell’ intestino sono prodotti molti neurotrasmettitori come ad esempio la serotonina (il “neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e dell’appetito) in caso di disfunzionalità intestinale, la formazione di tale neurotrasmettitore ne risente e possono manifestarsi numerosi “disturbi”.
o Controllare la stipsi, il transito del materiale fecale determina un incremento anche notevole della tossicità e del passaggio delle tossine attraverso la mucosa. E’ bene ricordare che al fine di migliorare la funzionalità intestinale è opportuno introdurre circa 25-30 grammi di fibra al dì ed è quindi indispensabile consumare cinque porzioni al giorno di frutta e verdura e utilizzare cibi non raffinati. Attenzione, però, assumere fibre senza aumentare l’apporto idrico può peggiorare la situazione. Quindi, il consiglio è bere circa 2 litri di acqua al giorno..
o Attenzione ai farmaci l’uso prolungato di alcuni di essi tra cui antibiotici, certi antidepressivi, corticosteroidi, FANS ………….possono provocare disbiosi, e interferire con le funzioni della barriera intestinale rendendola più porosa al passaggio dall’intestino al resto dell’organismo di sostanze che normalmente non penetrano. In tal caso, oltre a una maggior quantità di tossine, entrano nell’organismo anche batteri e allergeni alimentari, che in primo luogo determinano un ulteriore sovraccarico epatico e una modificazione della risposta immunitaria