Datteri: ricchi di antiossidanti, ma attenzione alle aflatossine
Il dattero è conosciuto fin dall'antichità è un frutto tipico dell’Africa Settentrionale e dell’Asia sud – occidentale, miracoloso per le sue numerose proprietà nutrizionali. E’ una buona fonte di sali minerali,

I datteri: ricchi di antiossidanti, ma attenzione alle aflatossine
Il dattero è conosciuto fin dall’antichità è un frutto tipico dell’Africa Settentrionale e dell’Asia sud – occidentale, miracoloso per le sue numerose proprietà nutrizionali. E’ una buona fonte di sali minerali, soprattutto di magnesio, calcio, ferro, potassio e zinco, ed è ricco inoltre di vitamine B1, B2 e B6. La pianta dei datteri (Phoenix dactylifera ) è originaria dell’Africa settentrionale, ma oggi viene coltivata in diverse regioni tropicali di tutto il mondo. Si tratta di una palma molto alta, che può arrivare fino a 30 metri e produrre fino a 50 chili di frutti l’anno, che, generalmente, vengono venduti essiccati.
Proprietà e benefici dei datteri.
Dalla consistenza gommosa e dal sapore dolce, i datteri essiccati sono ricchi di nutrienti e proprietà:
- energizzanti: ricchi di minerali, vitamine e calorie, sono un’ottima fonte di pronta energia, utile in caso di affaticamento, debilitazione o come spuntino pre o post allenamento;
- promuovono la salute intestinale: grazie al contenuto di fibre, favoriscono il transito intestinale e una buona qualità del microbiota;
- promuovono la salute del cervello: grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, riducono il rischio di malattie neurodegenerative e migliorano memoria, capacità cognitive e ansia.
- promuovono la salute delle ossa: ricchi di minerali come fosforo, calcio, potassio e magnesio, prevengono alcune condizioni legate alla salute delle ossa, come l’osteoporosi.
- riducono il rischio di malattie croniche: ricchissimi di antiossidanti, inibiscono la formazione e l’attività dei radicali liberi, associati a invecchiamento cellulare e insorgenza di malattie croniche. Sono utili, quindi, per contrastare patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2, tumori e malattie neurodegenerative.
Rispetto ad altra frutta disidratata, come fichi o uvetta, i datteri presentano il più elevato contenuto di antiossidanti, tra cui flavonoidi, carotenoidi e acido fenolico. Essendo stati privati dell’acqua, chiaramente i datteri essiccati (così come tutta la frutta disidratata) sono più ricchi di calorie e zuccheri semplici rispetto al frutto fresco.
Tuttavia, una porzione media consigliata di frutta disidrata è pari a 30 g. Questa apporta una quantità di calorie, carboidrati e zuccheri semplici molto similie a quella di una porzione standard di 150 g di frutta fresca!
Il dattero è un frutto sempre più apprezzato sulle nostre tavole e rientra perfettamente all’interno di un regime associato alla dieta mediterranea. La polpa di dattero è povera di grassi e proteine ma anche ricca di zuccheri semplici, principalmente fruttosio e glucosio.
È un’alta fonte di energia, poiché 100 g di polpa di dattero possono fornire una media di 314 kcal. I minerali maggiormente presenti sono il selenio, il rame, il potassio e il magnesio. Il consumo di 100 g di datteri può fornire oltre il 15% della dose giornaliera raccomandata di questi minerali. Contiene inoltre un alto contenuto di fibre alimentari (8,0 g / 100 g). I datteri inoltre sono una buona fonte di antiossidanti, principalmente carotenoidi e composti fenolici. I semi contengono più proteine (5,1 g / 100 g) e grassi (9,0 g / 100 g) rispetto alla polpa. I semi sono ricchi anche di fibre alimentari (73,1 g / 100 g), composti fenolici (3942 mg / 100 g) e antiossidanti (80400 μ mol / 100 g).
Come dimostrano numerosi studi, il contenuto di antiossidanti nell’olio di semi di dattero (DSO) è stato trovato comparabile all’olio d’oliva. Anche il contenuto di acidi grassi è sovrapponibile, dove l’acido oleico è il principale acido grasso presente, seguito da laurico, acido linoleico, palmitico e miristico. Inoltre l’olio di dattero mostra tra i più alti livelli in vitamina E se confrontato con altri olii.
I datteri però possono essere fonte di aflatossine, sostanze epatotossiche e dotate di elevato potere cancerogeno. La contaminazione è dovuta al livello di umidità e al livello di conservazione. Per questo motivo attenzione nel valutarne la provenienza e la certificazione, a tal proposito l’EFSA ha valutato la possibilità di stabilirne un limite massimo per preservare la salute del consumatore qualora fosse valutato l’aumento dei livelli di aflatossine in datteri