Diabete . . . qualche domanda e semplici risposte!
Abbiamo voluto prendere spunto da un opuscolo pubblicato qualche tempo fa dal Dott. G. Fatati e S. Venturi del Dipartimento di Diabetologia, Dietetica e Nutrizione Clinica dell’ospedale di Terni, in collaborazione con Sangemini S.p.a che consentono di dare una semplice risposta a curiosità e comportamenti corretti per i soggetti diabetici e non.

Diabete . . . qualche domanda e semplici risposte!
Abbiamo voluto prendere spunto da un opuscolo pubblicato qualche tempo fa dal Dott. G. Fatati e S. Venturi del Dipartimento di Diabetologia, Dietetica e Nutrizione Clinica dell’ospedale di Terni, in collaborazione con Sangemini S.p.a che consentono di dare una semplice risposta a curiosità e comportamenti corretti per i soggetti diabetici e non.
1) Cos’è il diabete?
E’ una malattia cronica, spesso su base ereditaria, caratterizzata da valori degli zuccheri nel sangue, GLICEMIA, aumentati. E’ causato da una alterazione endocrina che interessa la produzione di insulina da parte del pancreas.
2) Quali sono i valori normali della glicemia?
La glicemia a digiuno deve essere inferiore a 110 mg/dl e quella postprandiale (dopo 2 ore dal pasto) inferiore o uguale a 140 mg/dl.
3) Come si fa diagnosi di diabete?
Bisogna considerare la presenza di sintomi specifici, il riscontro di glucosio e/o la presenza di corpi che tonici nelle urine e una glicemia a digiuno superiore o uguale a 126 mg/dl o di una glicemia postprandiale superiore a 200 mg/dl.
DIABETE |
Glicemia a digiuno in almeno due occasioni > 126 mg/dl |
In presenza di sintomi tipici, glicemia casuale > 200 mg/dl |
Glicemia 2 ore dopo un carico orale di 75 gr. di glucosio > 200 mg/dl |
RIDOTTA TOLL. GLUCIDICA |
|
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Glicemia 2 ore dopo un carico orale di 75 gr. di glucosio compresa tra 140 e 199 mg/dl |
ALTERATA GLICEMIA A DIGIUNO |
Glicemia a digiuno, in almeno due occasioni, compresa tra 110 e 125 mg/dl |
4) Quante varianti di diabete ci sono?
– Diabete mellito di Tipo I (deriva dalla distruzione delle beta-cellule del pancreas)
– Diabete mellito di tipo II (deriva da una combinazione di resistenza all’insulina e ridotta secrezione di insulina)
– Diabete mellito gestazionale (GDM) E’ una forma di diabete che esordisce o viene diagnosticato durante la gravidanza.
– Diabete secondario (insorge in seguito ad altre patologie a o terapie mediche particolari.
5) Che rapporto c’è tra diabete e peso corporeo?
Il sovrappeso induce insulino-resistenza: circa l’80% dei diabetici di tipo I è in soprappeso e il 50% degli obesi è diabetico. I diabetici in sovrappeso raggiungono un buon controllo glicometabolico solamente se riescono ad avere un peso accettabile.
|
Valori normali |
Valori Borderline |
Valori di rischio diabete |
Circonferenza addominale maschio |
< 94 cm |
94-102 cm |
> 102 cm |
Circonferenza addominale femmina |
< 80 cm |
80-88 cm |
> 88 cm |
BMI |
< 25 Kg/m3 |
25-30 kg/m3 |
> 30 Kg/m3 |
6) Quale rapporto lega il pancreas e la glicemia?
Le cellule beta che producono insulina si trovano nel pancreas, riunite in gruppi che si chiamano “Isole di Langherans”. Vicino si trovano le cellule alfa che producono il glucagone (ormone con azione opposta all’insulina, quindi iperglicemizzante). La quantità di glucosio presente nel sangue stimola il rilascio dei due ormoni: se la glicemia è alta viene prodotta insulina; se la glicemia è bassa viene prodotto glucagone.
DIABETE |
PERCHE’ E QUANDO |
COSA SENTO |
COME MI CURO |
TIPO I |
Non c’è insulina perchè le cellule Beta del pancreas sono distrutte; tipico ma non esclusivo dell’età giovanile. |
Urino più frequentemente e quantitativamente di più – ho molta sete – ho molta fame – dimagrisco |
Con insulina che il pancreas non produce più |
TIPO II |
Il pancreas non produce abbastanza insulina e alcuni organi oppongono resistenza alla sua azione; è più frequente in età adulta e nelle persone in sovrappeso. |
Sono stanco e spossato – ho formicolii alle mani e ai piedi – ho disturbi della vista |
Devo alimentarmi in modo più corretto per pedere il peso in eccesso – devo far del movimeto – devo assumere farmaci che possano aiutare il pancreas a produrre più insulina o farmaci che migliorano la sensibilità di alcuni organi alla sua azione – se questo non è sufficiente devo iniziare ad utilizzare l’insulina |
7) Quali sono i sintomi del diabete? I 10 sintomi principali sono:
calo di peso
sete eccessiva
fame intensa
urine abbondanti
affaticamento ingiustificato
ferite a lenta cicatrizzazione
dolenzia alle gambe
infiammazione e prurito, spt. ai genitali
gengiviti
indebolimento della vista
8) L’ansia e lo stress influenzano la glicemia?
Lo stress fisico ed emozionale stimolano il rilascio di alcune sostanze ormonali (glucagone, adrenalina, ormone della crescita, cortisolo), con azione opposta a quella dell’insulina. Come conseguenza si ha un aumento dei valori della glicemia.
9) Esistono farmaci che possono determinare un aumento della glicemia?
Si, è quindi opportuno consultare il medico prima di iniziare qualsiasi terapia.
10) Quali controlli bisogna effettuare?
Il diabete è una malattia cronica che può portare all’insorgenza e alla progressione di alcune complicanze, quindi è necessario controllare tutte le variabili che possono condizionale l’andamento della glicemia. Oggi si hanno a disposizione strumenti (reflettometri), per la valutazione domiciliare della glicemia e gli stick per le urine che permettono al paziente di automonitorarsi in ogni momento della giornata. Controllare la glicemia a colazione, dopo i pasti, quando si fa sport, in gravidanza, prima di dormire, prima di un rapporto sessuale. Oltre all’autogestione giornaliera della glicemia non bisogna però dimenticare che ci sono controlli periodici da effettuare come la valutazione della emoglobina glicosilata, che consente di avere in un dato la media dei valori della glicemia nel mese e mezzo precedente. Altri controlli riguardano la rilevazione di colesterolo, trigliceridi, esame delle urine e funzionalità renale, la valutazione della pressione arteriosa. Non dimentichiamoci il controllo del fondo dell’occhio, la visita neurologica periodica.
11) Quali sono le complicanze del diabete?
Le complicanze possono insorgere lentamente nel corso degli anni (complicanze croniche), o avere un esordio acuto (complicanze acute). Le complicanze croniche (irreversibili) dipendono dalla durata della malattia, dal tipo di diabete e dalla qualità del controllo glicemico. Queste complicanze interessano i vasi sanguigni causando alterazioni in alcuni organi bersaglio come occhi, reni, cuore e arti inferiori. Le complicanze acute (potenzialmente reversibili) sono invece imputabili a livelli di glucosio nel sangue molto bassi (ipoglicemia) o molto elevati (iperglicemia), che possono portare al coma.
12) Come si può capire di essere in ipoglicemia?
I sintomi sono: sudorazione, tremori, fame, eccitazione, stordimento, perdita della concentrazione, vista sfuocata o sdoppiata, palpitazioni. Nel caso di ipoglicemia è necessario assumere 10-29g di zuccheri a rapido assorbimento (caramelle, zollette di zucchero, succo di frutta). I sintomi regrediscono in circa 15 minuti.
13) Cos’è l’insulina e a cosa serve?
L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas indispensabile per l’utilizzazione dei nutrienti introdotti con l’alimentazione; consente l’ingresso del glucosio nelle cellule affinché possa essere utilizzato a scopo energetico. L’insulina, insieme ad altri ormoni, è uno dei fattori di crescita cellulare, cioè può far aumentare le cellule adipose e le cellule muscolari e quindi può facilitare un aumento di peso corporeo. L’assorbimento dell’insulina è più rapido se viene somministrata nell’addome, poi nel braccio, natica e coscia. E’ preferibile variare la localizzazione di somministrazione, anche se per la somministrazione preprandiale sarebbe consigliabile l’addome.
Per poter calcolare la resistenza all’azione dell’insulina, esiste una formula matematica chiamata Indice HOMA che ci permette di verificare tale evenienza.
Insulinemia (mU/L) x Glicemia (mmol/L) / 22.5 se > 2.4 = esiste una resistenza insulinica
14) Cosa sono gli ipoglicemizzanti orali?
Sono farmaci in grado di abbassare i livelli di glucosio nel sangue attraverso la stimolazione delle cellule beta del pancreas (con aumento del rilascio di insulina) oppure attraverso un miglioramento della sua azione.
15) Com’è l’alimentazione del soggetto diabetico?
E’ corretto personalizzare l’alimentazione in base ai gusti, all’attività fisica e lavorativa del soggetto e alla terapia farmacologia in atto. La dieta del soggetto diabetico non varia molto da una comune alimentazione; lo schema alimentare deve prevedere un apporto energetico mirato ad ottenere o mantenere un peso corretto, la riduzione degli zuccheri semplici, dei grassi saturi e del colesterolo, l’aumento dell’apporto di fibre, frutta e verdura ed un apporto idrico equilibrato. Il regime alimentare dovrebbe essere suddiviso in 3 pasti principali e 2 eventuali spuntini in modo da limitare le richieste di insulina. Visto il rapporto tra diabete ed ipertensione arteriosa è bene limitare l’uso del sale a non più di 2-3 g/die. Una corretta alimentazione è di fondamentale importanza in tutte le forme di diabete ma talvolta non è sufficiente per ottenere un compenso glicometabolico adeguato. E’ consigliabile assumere un “piatto unico” nel senso di una portata che contenga in parte del “primo” ed in parte del “secondo” es. pasta e fagioli, pasta e ragù e far seguire a questi piatti della verdura e frutta fresca. E’ possibile l’assunzione di pasta e pane in quanto sono ottime fonti di carboidrati a lento assorbimento e quindi la loro assunzione non comporta un rialzo eccessivo della glicemia. E’ consigliata l’assunzione di 1,5-2 litri di acqua/die. Preferire le acque ricche di ioni calcio come prevenzione per l’osteoporosi oppure le bicarbonato-alcalino terrose che favoriscono l’utilizzazione di glucosio da parte del tessuto muscolare in chi utilizza l’insulina.
16) Cosa succede se si assumono dei dolci?
I dolci sono ricchi di zuccheri semplici quindi vengono assorbiti velocemente dall’organismo determinando un eccessivo aumento della glicemia. Questo non vuol dire che debbano essere esclusi, ma possono essere assunti in piccole quantità al termine di un pasto completo.
17) Come comportarsi nel caso di un viaggio in aereo di molte ore?
Controllare il tempo dell’ultima somministrazione di insulina o ipoglicemizzanti orali – portare con se l materiale diagnostico/terapeutico – avere uno spuntino – non imbarcare l’insulina, potrebbe congelare – avvisare il personale di bordo.
18) In caso di gravidanza c’è pericolo per il bambino, rischierà di nascere diabetico?
La possibilità che il neonato nasca con il diabete è praticamente inesistente e le possibilità di sviluppare successivamente il diabete sono quasi le stesse del figlio di una donna non diabetica. Se la glicemia è ben controllata prima e durante la gravidanza il rischio di malformazioni è quasi lo stesso di una gravidanza di una donna non diabetica.
19) Come si deve comportare da donna diabetica in gravidanza?
Va ricordato che la gravidanza in una donna diabetica non scatena complicanze. La donna diabetica può tranquillamente allattare.
20) Quando bisogna contattare il medico?
Quando si verificano gravi o frequenti episodi di ipoglicemia o valori eccessivamente elevati o disturbi visivi o i sono dubbi riguardo alla terapia e alla modalità di assunzione o difficoltà nel mantenere il regime dietetico consigliato o la pelle diventa secca o compaiono malattie concomitanti o compare stress e depressione.
Non possiamo concludere l’argomento senza dare almeno due informazioni e/o consigli sulll’indice glicemico. Esso rappresenta la velocità di assorbimento per differenti tipi di zuccheri; classifica gli zuccheri sulla base degli effetti che provocano sui valori della glicemia.
Gli alimenti con IG < a 50 sono chiamati “zuccheri lenti” e quelli con IG > a 70 “zuccheri rapidi”
Privilegiare . . .
assunzione di glucidi nel corso di un pasto che contenga proteine e lipidi (la presenza di proteine e lipidi nello stesso pasto diminuisce l’IG degli alimenti)
gli alimenti con IG < 50
gli alimenti ricchi di fibre invece dei prodotti trattati
i cereali completi
le leguminose al posto di pasta e riso
cottura “al dente”, a vapore, al cartoccio e al wok
la frutta fresca e cruda
bere 1,5-2 litri di acqua/die
attività fisica regolare migliora l’impiego dei glucidi
Evitare . . .
gli alimenti con IG > a 70
l’assunzione di prodotti zuccherati e ricchi di glucidi (bevande gassate, caramelle, gelato, pane)
l’assunzione di edulcorante che favorirà il desiderio di zucchero
gli alcolici
la cottura ad alte temperature e troppo lunghe
le puree
i succhi di frutta
la frutta al forno
CATEGORIA |
IG basso < 50 |
IG medio da 50 a 70 |
IG alto > 70 |
Cereali e alimenti con fecola | Soia 14 Pasta all’uovo 32 Pasta integarle 40 Legumi secchi 30-50 Mais e e Piselli 50 |
Pasta di grano 50-55 Semola / Cous Cous 55 Riso basmati 60 Patate bollite 62 |
Patate fritte 75 Riso a cottura rapida 76 Purè di patate 80 Patate al forno 85 Riso bianco 87 |
Pane | Pane e cereali 45 | Brioche 67 Pane bianco /biscotti 70 |
Pane svedese 81 Paguette 95 |
Latticini | Yogurt 30 Latte scremato 30 |
||
Verdura | . . . in generale 20 | Barbabietole cotte 64 | Carote cotte 90 |
Frutta | Ciliegie 23 Prugne 24 Pompelmo 25 Mela 29 Pesca 30 Arancia 43 |
Banana 55 Albicocca 57 Melone 65 Ananas 67 |
Anguria 72 |
Bevande | Acqua 0 | Bevande gassate 80-100 |
Ricordatevi inoltre che oltre al costante monitoraggio dei valori della glicemia, periodicamente va tenuto sotto controllo alche il valore della emoglobina glicata. Essa rappresenta un indicatore della “media” dei valori della glicemia nell’ultimo mese.
Nella tabella sottostante i valori del rischio di diabete . . . in verde i valori di normalità – in rosa i valori di basso rischio – in arancione i valori di rischio medio – in rosso i valori di alto rischio.
Emoglobina glicata HbA1c % |
Valore medio glicemia mmol/l |
Valore medio glicemia mg/dl |
6 |
6,0 |
96 |
7 |
7,7 |
123,2 |
8 |
9,7 |
155,2 |
9 |
11,8 |
188,8 |
10 |
14,1 |
225,6 |
11 |
16,5 |
264 |
12 |
19,1 |
305,6 |
A cura della Dott.ssa Barbara Ostan
Medico chirurgo
Esperto e consulente in Medicina ad Indirizzo estetico
Esperto in Omeopatia, Omotossicologia e Medicine Integrate