Le regole per dimagrire in salute

La dieta è un farmaco come diceva Ippocrate "fa che il cibo sia la tua medicina"  Il mangiare di corsa e male, sommato all’assenza pressochè totale di attività fisica, può intaccare la salute della persona e indurla a ricorrere a diete “fai da te sbagliate”

Le regole per dimagrire in salute

Dieta, come risaputo, in greco significa stile di vita, ma l’era moderna la identifica sempre di più come un periodo di privazione alimentare, caratterizzato dallo sforzo e dalla difficoltà di ottenere dei risultati in tempo più possibile brevi. La parola dieta troppo spesso ha perduto il suo reale significato, trasformandosi in un “percorso punitivo” che non sempre purtroppo ha a che fare con l’informazione e il cambiamento dello stile di vita scorretto che porta gli individui ad ingrassare e ad usare il cibo come valvola di sfogo contro stress, preoccupazioni e insoddisfazioni e in questo periodo a consolarsi con il cibo per il periodo di difficoltà che stiamo vivendo.
Ricordiamoci che la dieta deve essere un cambiamento dello stile di vita che deve fare i conti con la vita frenetica, il sovraccarico di impegni e il poco tempo libero a disposizione per occuparsi della propria salute, che passa anche dalle scelte che si fanno a tavola, deve essere un cambiamento del rapporto con il cibo, bisogna preoccuparsi di avere un approccio olistico, che tenga conto dei desideri, degli stili di vita, dello stato di salute e della storia familiare di ciascun paziente.
                                           La dieta è un farmaco come diceva Ippocrate “fa che il cibo sia la tua medicina” 
Il mangiare di corsa e male, sommato all’assenza pressochè totale di attività fisica, può intaccare la salute della persona e indurla a ricorrere a diete “fai da te sbagliate” possibilmente veloci (tanti chili in poco tempo) che, in alcuni casi, possono addirittura peggiorare la situazione.
È a quel punto che il rapporto con il cibo diventa conflittuale. Magari perché si è troppo impegnati per occuparsene o, perché si cerca di compensare attraverso il cibo un malessere che ha origine diversa.

Impariamo a pensare alla dieta non come un semplice conteggio delle calorie, ma a un programma di cambiamento in cui il medico specialista della nutrizione dopo un’attenta anamnesi, la valutazione dei parametri antropometrici e la visione degli esami emtochimici, prepara un programma nutrizionale su misura per la persona ma, anche e soprattutto, avvicina il paziente al cibo più adatto a lui al fine di ottenere e mantenere gli obiettivi desiderati.
A proposito di cibo più adatto a ogni singolo individuo non possiamo dimenticare l’importanza dell’infiammazione da cibo e il ruolo che essa svolge nell’aumento del peso una dieta che controlli l’infiammazione da cibo (ipersensibilità alimentari) consente di perdere peso, recuperando il proprio “peso ragionevole”, diminuendo soprattutto la % di massa grassa senza intaccare quella magra, che comporterebbe una diminuzione del metabolismo. Essa permette inoltre di controllare lo sviluppo di sovrappeso e obesità, insulino-resistenza, diabete mellito e malattie cardiovascolari (aterosclerosi).
Cerchiamo quindi di controllare la nostra alimentazione seguendo un programma nutrizionale che controlli l’infiammazione da cibo e favorisca il recupero della tolleranza alimentare  seguendo una dieta di rotazione; ovviamente associando il controllo della quantità e qualità degli alimenti al fine di impedire l’eccessiva produzione di insulina, la disbiosi intestinale e la carenza di fibre e svolgendo una regolare attività fisica.
Il percorso nutrizionale migliore sarà quello che porterà il paziente a una piena consapevolezza di come scegliere i cibi a lui più adatti e come abbinarli, per perdere peso e mantenere il peso-forma nel tempo, inoltre gli fornirà gli strumenti per raggiungere e migliorare la salute grazie alla scoperta di quei cibi che creano infiammazione e che possono provocare, oltre ad aumento del peso, colon irritabile, reflusso gastro esofageo, cefalea, candida e cistite . . . . . Obiettivo più ampio è condurre l’individuo a conquistare il piacere di prendersi cura di sé e coccolarsi.