Dieta: gli errori più frequenti
Quando si inizia una “dieta” innanzitutto ci si dovrebbe chiedere se siamo disposti a cambiare il nostro stile di vita, la dieta non deve essere considerata solo come un periodo di sacrificio e privazione, ma semplicemente un periodo in cui si impara ad alimentarsi in modo corretto.

Dieta: gli errori più frequenti
Quando si inizia una “dieta” innanzitutto ci si dovrebbe chiedere se si è disposti a cambiare il proprio stile di vita, per acquisire sane abitudini alimentari che cambieranno radicalmente il nostro modo di alimentarci.
La dieta non deve essere considerata solo come un periodo di sacrificio e privazione, ma semplicemente un periodo in cui si impara ad alimentarsi in modo corretto.
Il primo passo è capire perchè si mangia troppo e male, se la fame è reale o il risutato di un disagio emotivo, quali sono “le barriere-difese” che ostacolano il dimagrimento e in che modo superarle.
Attenzione: diffidare delle diete di moda che promettono perdita di peso veloce e costante, e che non solo non mantegono quanto promesso, ma sostituiscono cattive abitudini alimentari con altrettante cattive abitudini talvolta dannose per l’equilibrio dell’organismo.
Affidatevi sempre a un medico specialista che vi consiglierà e stilerà con voi la dieta più idonea alle vostre esigenze, verificando sempre
importanti parametri antropometrici come B.M.I. -%body fat-circonferenza vita, e stabilendo obbiettivi reali e raggiungibili.
Il programma deve avere 3 obiettivi fondamentali:
- Realizzare una perdita di peso che permetta una riduzione dei rischi per la salute associati al soprappeso e all’obesità, se presenti.
- Comprendere che non esiste un peso ideale, ma esiste un peso ragionevole legato a caratteristiche individuali, raggiungibile grazie a un corretto programma nutrizionale e a uno stile di vita attivo.
- Mantenere nel tempo il peso perduto seguendo un corretto stile di vita.
Quali gli errori più frequenti commessi quando ci si mette a dieta?
Poche proteine a colazione
Iniziamo dalla colazione, il pasto più importante della giornata, l’errore più frequente è non assumere abbastanza proteine. Una persona che ha deciso di mangiare in modo equilibrato e inizia la giornata con solo una ciotola di cereali con latte oppure fette biscottate con un velo di marmellata o un caffè con un paio di biscotti probabilmente dopo un’ora avrà già fame.
Il consiglio è aggiungere sempre una parte proteica ad esempio un uovo, 1 fetta di prosciutto o tacchino o bresaola della frutta con guscio (noci, mandorle, nocciole…..) o semi di lino, girasole, chia, sesamo o yogurt greco.
Esagerare con lo spuntino di metà mattinata o metà pomeriggio
Ricordarsi che lo spuntino deve essere tale e non deve superare le 200 calorie circa, inoltre se si assume la giusta quantità di proteine a colazione, e si consuma un pasto bilanciato di carboidrati e proteine a pranzo non si dovrebbe avere sensazione di fame. Qualora si desiderasse fare un break si può scegliere un frutto, una centrifuga, una spremuta…..
Esagerare con l’alcol
Spesso gli sforzi di chi segue una dieta sono annientati dall’eccessivo consumo di alcol. Se ad esempio seguiamo rigidamente le regole alimentari, ma il weekend beviamo alcol senza freni, tutti gli sforzi potrebbe essere vanificati.
Mangiare un’insalata a pranzo
Mangiare un’ insalatona a pranzo è sicuramente una buona abitudine se viene preparata con buon senso, ovvero se oltre all’insalata viene aggiunta la giusta quantità di proteine.
L’errore più frequente è utilizzare la giustificazione del pasto leggero, per aggiungere crostini, fette di pancetta, formaggio, olive e mozzarella senza limiti, o troppo condimento compromettendo il regime alimentare. Se abbiamo deciso di mangiare delle buone verdure verdi, bisogna assicurarsi che anche gli altri ingredienti siano altrettanto virtuosi e nella giusta quantità
Una cena senza carboidrati
Altro errore ricorrente: cenare senza carboidrati. Troppe persone pensano che sia necessario mangiare solo proteine prima di andare a dormire. Niente di più sbagliato. Una minima dose di carboidrati a cena, rende il pasto completo e allontana la sensazione di fame.
Evitare programmi nutrizionali troppo drastici
La dieta non deve mai essere punitiva, per questo avere una giornata di “libertà” ne migliora la compliance, perché è stato dimostrato che è più semplice seguire una dieta che rispetti la regola del 90/10: ovvero mangiare sano il 90% del tempo, e concedersi piccoli peccati di gola per il restante 10%.
Le diete “drastiche” devono essere bandite in favore di una rieducazione nutrizionale, e di un’attenta valutazione dello stile di vita, ricordiamoci che “la trasgressione” agisce positivamente dal punto di vista psicologico evitando così l’abbandono prematuro del programma nutrizionale.
Non sottovalutare l’importanza dell’infiammazione da cibo
Per l’elaborazione di un efficace programma nutrizionale finalizzato al calo ponderale è utile tener conto anche della realtà immunologica dell’individuo, valutando la presenza di eventuali ipersensibilità alimentari, responsabili dell’infiammazione da cibo.
Un programma dietologico che controlli l’infiammazione da cibo (intolleranze alimentari) consente di perdere peso recuperando il proprio “peso ragionevole”, di ridurre soprattutto la massa grassa senza intaccare quella magra, che comporterebbe una diminuzione del metabolismo. Per elaborare questo tipo di programma nutrizionale, finalizzato al controllo dell’infiammazione e al recupero della tolleranza alimentare, sarà necessario sottoporsi a un test per la ricerca delle intolleranze alimentari (Test DRIA, Food Intolerance Test).
Ultimo consiglio: niente “diete fai da te” o da giornali, per perdere peso in modo sano e duraturo scegliete un professionista, scegliete uno stile di vita corretto e un’alimentazione sana, questo è il segreto per restare in forma e in salute.