Le diete veloci sono efficaci?
Le diete lampo, caratterizzate da drastica riduzione calorica e leggera attività fisica, non fanno altro che ridurre la massa muscolare e abbassare il metabolismo basale

Le diete veloci sono efficaci?
Quando iniziamo una dieta ipocalorica valutiamo il successo del nostro percorso di dimagrimento, facendo riferimento solo ai numeri della bilancia, che però non ci dice se quanto perso o preso è grasso, acqua o muscolo.
La perdita di peso non è solo un gioco di calorie, il successo delle varie diete che compaiono sui giornali, che promettono perdite eccezionali in poco tempo, si basano sul fatto che il nostro organismo sorpreso da una drastica riduzione calorica e una alimentazione sbilanciata, perde peso, ma successivamente adatterà il suo metabolismo al ridotto apporto nutrizionale, e non dimagrirete più se non diminuendo ulteriormente quel poco che mangiate.
Di solito viene consigliata una moderata attività fisica per veder scendere l’ago della bilancia, favorendo però la perdita e non tanto l’aumento della massa muscolare.
Quindi riduzione di calorie, attività fisica leggera, uguale perdita di peso, ma se all’inizio di questo percorso vi farete misurare la massa grassa, tramite plicometria o impedenziometria, e la rimisurerete alla fine di una delle tante diete lampo consigliate da vari giornali, avrete un brutta sorpresa.
Magari avrete perso 5 Kg in una settimana, per il ridotto apporto calorico, ma la vostra percentuale di Body Fat (massa grassa) sarà uguale o addirittura superiore alla quota iniziale, i 5 kg sembrano un grande successo, in realtà sarete sempre più stanchi, con un corpo poco tonico, ma soprattutto non perderete più peso e allora ridurrete ulteriormente il cibo, ma questo non sarà risolutivo.
Con questo regime, non avrete fatto altro che perdere peso distruggendo la massa muscolare e riducendo il vostro metabolismo.
Approfondiamo allora i ruoli della massa grassa e di quella muscolare:
– La massa grassa è un tessuto inattivo, fonte energetica per il nostro corpo, diversi studi hanno mostrato come il nostro organismo non possa perdere più di 400-600 g di grasso a settimana, così se avete perso 5 Kg, 4,5 kg sono stati massa muscolare e acqua, non grasso, anche perchè il più delle volte quelle diete che promettono il “miracolo” sono sbilanciate
– La massa muscolare è un tessuto attivo, che necessita di energia per funzionare che prende dalle calorie ingerite, per l’organismo la massa muscolare è una notevole spesa energetica, quindi fa di tutto per ridurla.
Il nostro metabolismo basale (quantità di calorie bruciate nelle 24 ore dal nostro organismo per la sopravvivenza) è direttamente proporzionale alla massa muscolare, più si è muscolosi più alto sarà il metabolismo basale e più calorie bruceremo.Esso può essere calcolato in modo ipotetico grazie alla formula di Harris-Benedict
Così le diete veloci, caratterizzate da riduzione calorica e leggera attività fisica, non fanno altro che ridurre la massa muscolare e abbassare il metabolismo basale, il nostro organismo crederà di essere in un periodo di carestia, brucerà sempre meno calorie e accumulerà sempre più grasso, anche se mangerete pochissimo qualsiasi piccola variazione in più farà salire il tanto temuto ago della bilancia.
La dieta non deve violentare l’organismo solo perchè vogliamo risultati immediati, seguire una dieta deve essere un prendersi cura della proprio salute, correggendo abitudini alimentari scorrette.
Per questo le diete devono essere personalizzate ed elaborate da un medico specialista che valuterà le vostre esigenze, proponendovi un regime alimentare adatto a voi, che vi consenta di perdere massa grassa e sentirvi più energici nutrendo in modo corretto il vostro organismo.
Talvolta la perdita di grasso non è riscontrabile sulla bilancia, non deve essere il suo ago a determinare la correttezza della dieta, ma la vostra salute e forma fisica.
A tale proposito da ormai moltissimi anni quando stiliamo una dieta finalizzata al calo ponderale dopo aver compilato una accurata anamnesi, valutato i parametri antropometrici (Body Mass Index, % body fat, circonferenza vita) ci preoccupiamo di valutare la realtà immunologica del singolo individuo al fine di diagnosticare la presenza di eventuali ipersensibilità alimentari
Cosa sono le intolleranze/ipersensibilità alimentari
- Le intolleranze alimentari (allergie alimentari ritardate) nascono quando si verifica un “allargamento” delle griglie di difesa dell’intestino.
- La presenza di ipersensibilità alimentare provoca una diminuzione della soglia infiammatoria dell’organismo che diventa perciò più reattivo ad ogni altro stimolo.
- E’ possibile diventare intolleranti a qualunque età oppure esserlo da sempre ma manifestare i sintomi solo in alcuni periodi della vita
- E‘ un fenomeno riproducibile, derivante da una reazione a un alimento, un conservante o allergene non è dovuto o mediato dalle immunoglouline E (tipiche dei fenomeni allergici); questa reazione si verifica anche quando la persona non identifica il tipo di cibo introdotto nell’organismo.
- Si tratta quindi di un processo dovuto all’intervento di un complesso di citochine e cellule infiammatorie che porta alla comparsa di un fenomeno flogistico a partenza immunitaria. In questo processo non sembrano essere coinvolte IgE, ma altri tipi di anticorpi.
Per l’approfondimento su come effettuare la diagnosi di ipersensibilità alimentare rimandiamo al paragrafo Test per la ricerca delle intolleranze alimentari
Dopo aver fatto diagnosi di ipersensibilità alimentare si stabilirà una corretta dieto-terapia al fine di desensibilizzare l’organismo dalle ipersensibilità riscontrate e si stilerà un programma nutrizionale personalizzato.
Una dieta dimagrante corretta abbinata ad una corretta attività fisica, permetterà di aumentare la massa muscolare aumentando anche il metabolismo basale.
La perdita di peso sarà più lenta ma:
1) Perderete più facilmente massa grassa
2) Conserverete e aumenterete la massa muscolare innalzando il metabolismo basale.
3) Potrete mangiare un po’ di più senza ingrassare.