Dimagrire con la dieta di rotazione

Gli studi scientifici nel campo della nutrizione confermano sempre più che l'aumento di peso non dipende solo dalla quantità di calorie assunte ma dall'infiammazione che il cibo può provocare.

Gli studi scientifici nel campo della nutrizione  confermano, sempre più, che l’aumento di peso non dipende solo dalla quantità di calorie assunte ma dall’infiammazione che il cibo può provocare. Oggi è possibile affermare, senza alcun dubbio,  che sovrappeso e obesità sono malattie infiammatorie croniche, è stato infatti abbondantemente dimostrato  che l’infiammazione in genere, e in particolare il BAFF (una delle citochine infiammatorie maggiormente correlate al cibo) determinano resistenza insulinica. Una reazione alimentare che generi infiammazione (come nel caso delle intolleranze alimentari) innesca nell’organismo un processo infiammatorio che provoca aumento di peso e soprattutto di massa grassa.
Per ottenere quindi un buon calo ponderale e modificare-migliorare lo stile di vita  è indispensabile stilare una dieta  che tenga conto di sane abitudini alimentari ma anche della realtà immunologica dell’individuo, andando a valutare le ipersensibilità alimentari, ovvero andando a scoprire quale cibo è responsabile di infiammazione.

E’ bene precisare che una dieta che controlli l’infiammazione da cibo (intolleranze alimentari) consente di perdere peso, recuperando il proprio “peso ragionevole”, diminuendo soprattutto la massa grassa senza senza intaccare quella massa magra, che comporterebbe una diminuzione del metabolismo.
Come fare?
Per seguire un programma  nutrizionale che controlli l’infiammazione da cibo e favorisca il recupero della tolleranza alimentare è necessario avere a disposizione i risultati di un test per la ricerca delle intolleranze alimentari (Test DRIA, Food Intolerance Test).
Una volta individuati gli alimenti a cui si è “intolleranti” è necessario seguire una dieta di rotazione (assunzione controllata dei cibi “non tollerati”), che non prevede l’eliminazione di nessun alimento, ma  l’assunzione degli alimenti intolleranti in una singola giornata, che deve poi essere seguita da almeno 3 giorni di eliminazione dell’alimento verso il quale si è individuata ipersensibilità.

Gli scopi della dieta di rotazione sono essenzialmente tre:

 

Favorire il recupero della tolleranza nei confronti dei cibi non tollerati

Evitare pericolose diete di eliminazione, utili solo in caso di allergia classica, quella cioè mediata da Ig E ad alto titolo 

Consentire il rispetto della socialità e del piacere legati all’alimentazione mediante l’attuazione di alcune giornate di alimentazione libera

 

Ovviamente a tutto ciò bisogna abbinare delle corrette abitudini alimentari

  •  Consumare una abbondante prima colazione rimandiamo ai numerosi articoli……..
  • La prima colazione deve essere fatta entro 1 ora dal risveglio, o eventualmente dopo l’attività fisica svolta al mattino presto.
  • Ridurre (inizialmente) o meglio eliminare lo zucchero e i dolcificanti, è possibile utilizzare dolci casalinghi preparati possibilmente con farine integrali
  • Utilizzare prevalente di cibi integrali perchè hanno un indice glicemico più basso rispetto a quelli raffinati e ciò riduce i picchi glicemici
  • Svolgere regolarmente attività fisica

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