Dimagrire cucinando

Da oltre 2 settimane, siamo ormai giustamente,costretti a restare a casa convivendo con l'ansia del contagio, il cambiamento delle nostre abitudini, l’impossibilità a muoversi,  la convivenza forzata dentro casa con un menagè familiare senz’altro diverso dal solito, la noia .  E quindi cosa si fa? . . . .

Dimagrire cucinando
Da oltre 2 settimane,  siamo ormai giustamente,
costretti a restare a casa convivendo con l’ansia del contagio, il cambiamento delle nostre abitudini, l’impossibilità a muoversi,  la convivenza forzata dentro casa con un menagè familiare senz’altro diverso dal solito, la noia . 
E quindi cosa si fa? Basta guardare Facebook o Instagram per osservare che quasi tutti, me compresa, prepariamo pietanze che normalmente non fanno certo parte della nostra routine, in questo periodo tutti riscoprono il piacere di preparare il pane, la pasta fresca, gli gnocchi, la torta della nonna . . . . .
Insomma, non è un mistero per nessuno il fatto che tra le mille conseguenze di questa epidemia che stiamo affrontando c’è anche il rischio di ingrassare, specie quando in famiglia ci sono anche dei bambini, i pasti della giornata sono più frequenti e spesso abbondanti.
E poi c’è chi sfoga l’ansia e la preoccupazione sfornando manicaretti come se fosse sempre festa.
Come evitare di prendere troppi chili considerando anche il fatto che siamo tutti più sedentari?

Tutto ciò però non è negativo perchè è un’opportunità per imparare a mangiare meglio
Lavorando da casa tutti abbiamo guadagnato almeno il tempo degli spostamenti da casa a ufficio. Questo significa che abbiamo la possibilità di cucinare più cose con le nostre mani, anziché dover ricorrere sempre ai prodotti industriali che non sono dannosi ma certo contengono più sale, grassi vegetali e conservanti rispetto a quello che si cucina in casa. Sfruttiamo quest’occasione per preparare più verdure, legumi e cereali e scegliere meglio la distribuzione delle calorie nei pasti della giornata.
In regime di normalità, quando i genitori lavorano fuori casa e i figli sono a scuola, si mangia frettolosamente a pranzo e ci si concede poi una cena più abbondante. Ora possiamo rispettare i principi della cronobiologia che stabilisce che si assuma la maggior parte delle calorie nella prima parte della giornata perché il metabolismo le gestisce molto meglio rispetto a quelle introdotte dal pomeriggio in poi
Inoltre, cucinare ci aiuta a combattere la sedentarietà perché tagliuzzare verdure, lavare, cuocere, impastare il pane o gli gnocchi e stare in piedi ci fa “muovere” e possiamo tentare di coinvolgere anche i figli.

Una prima colazione ricca come dice il proverbio “da re”
In questi giorni abbiamo l’opportunità di iniziare bene la giornata con una buona prima colazione anziché il solito caffè veloce e via, quindi approfittiamone e facciamone tesoro per quando riprenderemo la nostra vita abituale. 
La prima colazione deve essere sana, nutriente e soprattutto bisognerebbe consumarla senza fretta in modo da trasmettere al nostro corpo, ma anche alla nostra mente, un senso di tranquillità, non sottoponendolo allo stress sin dal momento del risveglio. Come primo passo è consigliabile bere a stomaco vuoto un paio di bicchieri d’acqua, oppure dell’acqua tiepida con del limone spremuto per risvegliare il nostro organismo, far fronte alla disidratazione notturna e favorire l’eliminazione delle tossine. Il breakfast è uno dei momenti fondamentali della giornata e deve dare un apporto calorico adeguato, pari al 15%-20% della quota giornaliera di nutrienti; deve dare gusto, sazietà e buona qualità nutrizionale, cioè apportare vitamine, minerali, fibre, carboidrati, proteine e pochi grassi.    Attenzione però alla tipologia di menù che dovrà essere personalizzato a seconda delle caratteristiche individuali di ognuno. Via libera quindi a rotazione alle uova (possibilmente senza bacon ….) , potete prepare anche delle crepes  semi oleosi, frutta secca a guscio, yogurt greco, crema di avena . . . Attenzione alla quota di grassi saturi al fine di non avere uno sbilanciamento dei macro nutrienti essenziali, discostandosi dalle indicazioni di una dieta sana Per reintegrare gli zuccheri assumiamo carboidrati complessi, come ad esempio fette biscottate integrali, cereali, fiocchi d’avena, o pane integrale, accompagnati eventualmente da miele o marmellata. Sarebbe ottimale poi consumare  della frutta fresca per un corretto apporto di energia, vitamine e fibre, ed una manciata di frutta secca, ricca di antiossidanti, capaci di rallentare l’invecchiamento cellulare. Un suggerimento: sulla frutta potreste aggiungere della cannella perchè migliora il trasporto del glucosio alle cellule.  Come accompagnamento a quanto sopra citato si potrebbero consumare spremute, succhi e frullati di frutta, te verde (ricco di antiossidanti e con elevato potere drenante), latte vaccino, o vegetale (soia, riso, avena)Ricordiamo  che i risultati di numerosi studi suggeriscono che una prima colazione regolare e ricca migliori inoltre molti parametri metabolici, correlati essenzialmente al rischio cardiovascolare ma anche allo stato di salute e benessere generale dell’individuo, nonchè.
l’utilizzazione del glucosio e modulando la risposta insulinica. Ne deriva, tra l’altro, un maggiore senso di sazietà e l’assunzione di una minore quantità di calorie nei pasti successivi  
Gli spuntini di metà mattina e pomeriggio vanno fatti? “Visto che ci si muove di meno l’adulto ne deve fare a meno, ai bambini invece servono perché il loro organismo è in crescita. Però deve essere sano, quindi uno yogurt o un frutto o eventualmente una fetta di torta casalinga magari con le mele e con poco zucchero. 
A pranzo un piatto  unico da “principe”
Per il pasto del pranzo si può optare per pietanze nutrienti ma sane. Visto che c’è più tempo a disposizione  si può preparare una zuppa di legumi (Vedi ricetta macco di fave)o un minestrone di verdure miste con i cereali o ceci, oppure un piatto di pasta al pomodoro o con verdure di stagione, un piatto unico in porzioni ridotte di cous cous o riso integrale con verdure Dopo, niente secondo ma direttamente la frutta che spesso chi lavora tende a non mangiare proprio a pranzo.
No, invece, all’alcol per evitare calorie inutili. 
Una cena leggera da “povero”
Di sera, bisogna stare più leggeri: è una regola da seguire sempre; a cena bisogna introdurre meno calorie. Possiamo mangiare una porzione di formaggio, carne o pesce con verdura e 100 g di pane che possiamo far precedere da una vellutata di verdure più la frutta che possiamo far precedere da una vellutata di verdure” E se i bambini non gradiscono la verdura? Queste giornate trascorse in casa possono essere anche l’occasione per introdurre nuovi alimenti nella loro dieta visto che li abbiamo a portata di mano e possiamo seguirli per tutti i pasti del giorno senza temere che restino a digiuno. Così, possiamo provare a mettere in tavola insalate, carote e fagiolini rischiando che li lascino e non li mangino ma, giorno dopo giorno, qualcosa potrebbe cambiare. 
Attenzione! Cerchiamo di rinforzare il nostro sistema immunitario con  una dieta che abbia come protagonisti gli alimenti vegetali e pochissimi prodotti animali con prevalenza di latticini e pesce. In questo modo si mette il microbiota intestinale in condizioni idonee per aumentare le difese immunitarie. . Certo non dall’oggi al domani: serve almeno un mese di regime alimentare sano per vedere i primi risultati anche sul peso oltre che sul benessere generale.
Per tutti coloro che stanno seguendo una dieta (di rotazione)  che controlli l’infiammazione da cibo e favorisca il recupero della tolleranza alimentare è importante seguire questo percorso (magari concedendosi un maggior numero di pasti liberi) perchè  ciò migliorerà ,oltre a numerose patologie la nostra flora batterica e permetterà di inviare all’organismo segnali positivi di riattivazione del metabolismo, ricreando la giusta sensibilità all’insulina, così importanti per il controllo del peso della % di body fat e della circonferenza vita. 
Ovviamente non sto a ripetere che non dobbiamo dimenticarci di “muoversi” perchè è uno dei segnali più importanti che si possa dare all’organismo.