Falsi magri a rischio come “i grassi” ?

Per controllare il proprio stato di salute non basta salire sulla bilancia, scopri tutti gli altri parametri utili per la prevenzione

Chi sono i falsi magri?

Secondo le stime diffuse durante l’ultimo World Obesity Day, quasi un italiano su due è in sovrappeso e uno su dieci è obeso:  è giusto controllare solo il peso o è necessario, in un’ottica preventiva, valutare anche altri parametri come la circonferenza vita e la percentuale di body fat (massa grassa)?

Da una ricerca pubblicata su Frontiers in Public Health è emerso che i pericoli per la salute arrivano sì dal peso, ma soprattutto dal grasso viscerale ovvero l’adipe depositato sugli organi interni, di cui è spia la circonferenza vita.falsi magri
Il vero pericolo sta nell’eccesso di grasso dilagante, di cui i chili di troppo non sono sempre un sinonimo.
Chi ha problemi di peso è infatti solo una piccola parte dell’enorme quota di persone in overfat (sovra grasso), una quota che corrisponde ai 4,5 ai 5,5 miliardi di individui in tutto il pianeta, pari ad una percentuale del 62-76 % della popolazione generale.
Sovrappeso e obesità ne sono una sottocategoria, con percentuali che, a seconda del Paese, oscillano fra il 39 e il 49 %, ma c’è una quota rilevante di veri “falsi magri” che stando alla bilancia non dovrebbero preoccuparsi, ma che invece hanno accumulato grasso “a livello viscerale”.
Secondo gli autori dello studio,
un gruppo di ricercatori dell’Università di Auckland, la «pancetta» è peggio.
Hanno rivalutato i dati sull’argomento e sono giunti per la prima volta a una stima realistica del numero di soggetti con una sovrabbondanza pericolosa di adipe.
Oltre a un grosso numero di persone in sovrappeso bisogna tenere conto di quelli in normopeso con grasso accumulato soprattutto sull’addome che sono tantissime e ad alto rischio cardiovascolare tanto quanto i sovrappeso.
Dovremmo prestare maggiore attenzione alla composizione corporea rispetto ai classici chili di troppo, quindi nel valutare un soggetto non è sufficiente calcolare il B.M.I. (Indice di massa corporea) ma bisogna tenere conto perchè la quantità e la localizzazione di grasso è ciò che, invece, incide davvero sul pericolo cardiovascolare e mette quasi sullo stesso livello di rischio i falsi magri e gli obesi.
La metà dei normopeso rientra in questa categoria: Chi è l’overfat?
Sedentario/a, con braccia e gambe magre ma con una “pancetta” più o meno prominente, che in linea di massima introduce più calorie di quante ne consumi pur senza aumentare vistosamente di peso.
Si stima che circa la metà dei normopeso rientri in questa categoria ed è bene evidenziare che il grasso accumulato sugli organi interni ha effetti metabolici negativi, per esempio favorisce la produzione di mediatori dell’infiammazione, aumenta lo stress ossidativo generale e, se si accumula a livello epatico, facilita la comparsa del diabete.
Com’è possibile che una piccola quantità di “ciccia” sia deleteria per cuore e vasi tanto quanto chili e chili di sovrappeso?
Perché fa così male il grasso della «pancetta»?
Immagazzinare grasso dove non si dovrebbe ha innumerevoli conseguenze negative:
– quello che finisce nelle arterie favorisce l’aterosclerosi e quindi infarti e ictus.
il fegato “strozzato” dall’adipe fa impennare l’infiammazione generale e pone le basi per la comparsa di malattie metaboliche.
– Studi recenti sottolineano come un girovita largo si associ anche a una maggior probabilità di danni ai reni e di disfunzioni cardiache.
Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Intermountain Medical Center Heart Institute di Salt Lake City, secondo cui la misura della circonferenza-vita è più importante, rispetto al peso, per valutare la salute del cuore.
«Il ventricolo sinistro spinge il sangue in tutto il corpo, ma con un girovita largo non funziona a dovere: la circolazione peggiora e aumenta il pericolo di insufficienza cardiaca e morte improvvisa», spiegano gli autori.
Come capire se si è “overfat”?
Il modo più semplice è munirsi di un metro e misurare il girovita, la circonferenza vita non dovrebbe superare 94 cm negli uomini 80 cm nelle donne.
Misurare poi la circonferenza dei fianchi se il rapporto pancia/fianchi è alto superiore a uno negli uomini 0,85 nelle donne, abbiamo messo su grasso di troppo e nel posto sbagliato.
La percentuale di Body Fat può essere misurata mediante Plicometria o Impedenziometria: la prima valuta le pliche cutanee che sono l’espressione del pannicolo adiposo sottocutaneo, la loro determinazione ci permette di quantificare la massa grassa di una persona;  la seconda misura la resistenza elettrica del corpo al passaggio di una corrente elettrica a bassa potenza e alta frequenza. L’impedenziometria, o Body Impedance Analysis (BIA), consente la stima della FM (massa grassa)e della FFM (massa senza grasso); ma soprattutto quella dell’acqua totale e della sua ripartizione, ovvero, la stima dei fluidi corporei.
Attualmente in commercio esistono bilance con l’impedenziometro, che possono dare una stima della massa grassa, anche se non molto precisa.
Tenendo presnte che l’accumulo di un po’ di grasso è un fatto normale, consigliamo di controlla
il peso, ma anche la propria alimentazione, il proprio stile di vita (sedentarietà, stress….), i valori degli ultimi esami ematochimici eseguiti, con riferimento a  trigliceridi, colesterolo, glicemia e  girovita.
Non preoccupatevi solo dei chili di troppo perché possiamo definirci magri solo quando sono in equilibrio B.M.I (Indice di massa corporea) -%Body fat –Circonferenza vita.
Cosa possiamo fare?
Sicuramente il movimento è lo strumento migliore per ridurre i depositi di grasso e contemporaneamente aumentare la massa muscolare, per una composizione corporea ideale a tale proposito come abbiamo osservato più volte negli anni il rapporto massa grassa/massa magra viene ottimizzato se si segue un programma nutrizionale che tiene conto dell’infiammazione da cibo.