Prostata aiutiamola con frutta, verdura e pochi grassi
Un recente studio ha evidenziato come circa metà degli uomini a 50 anni soffrono di ipertrofia prostatica benigna ....

Prostata aiutiamola con frutta, verdura e pochi grassi
La prostata o ghiandola prostatica è una ghiandola che fa parte dell’apparato genitale maschile, la sua funzione principale è quella di produrre ed emettere il liquido seminale, che contiene gli elementi necessari a nutrire e veicolare gli spermatozoi.
Le due patologie che più frequentemente colpiscono la prostata sono:
La prostatite, ovvero l’infiammazione della ghiandola prostatica, interessa almeno un terzo della popolazione maschile ogni anno, ma forse anche una percentuale maggiore, purtroppo ci si rivolge all’esperto solo quando le condizioni sono tali da rendere fastidioso o invalidante l’amplesso (ejaculazione precoce o deficit erettivo) o in caso di disfertilità rimandando nel tempo la terapia e solo in caso di condizioni infiammatorie acute.
L’ipertrofia prostatica caratterizzata da un ingrossamento della prostata. Con l’aumentare dell’età la porzione centrale della ghiandola (posta a manicotto intorno al canale urinario) tende a svilupparsi in maniera eccessiva e spropositata, l’ingrossamento del canale urinario (uretra) può essere compresso e schiacciato così come la parte periferica della ghiandola. L’Ipertrofia Prostatica Benigna è caratterizzata oltre che dall’aumento della frequenza delle minzioni diurne e notturne (pollachiuria e nicturia), anche da una sensazione di incompleto svuotamento, da minzione intermittente fino ad arrivare alla ritenzione urinaria acuta.
Spesso le due patologie si accompagnano, per quanto riguarda l’ipertrofia prostatica le cause non si conoscono con esattezza, alcuni ricercatori ritengono che sotto lo stimolo delle minzioni continue, delle eiaculazioni e delle infiammazioni si verifichino dei microtraumi che liberano dai tessuti prostatici vicino all’uretra una sostanza capace di causare l’accrescimento delle ghiandole vicine, anche la variazione dell’assetto ormonale maschile col passare degli anni sembra svolgere un importante ruolo. La IPB può potenzialmente iniziare a svilupparsi molto presto, già dopo i 30 anni, ma non in tutti i soggetti si sviluppa con la medesima modalità e velocità.
Anche per la prostatite le cause sono molteplici e di difficile identificazione, una delle cause principali sono i germi che risalgono dal canale urinario o discendono dalla vescica, altro fattore determinante sono regimi alimentari scorretti, fumo, astinenza eiaculatoria, sedentarietà o la presenza di ipertrofia prostatica che alterando il flusso urinario e favorendo il ristagno di urina favorisce l’insorgere di infezioni e processi infiammatori.
Un recente studio ha evidenziato come circa meta’ degli uomini a 50 anni soffrono di ipertrofia prostatica benigna – spiegano il Dr. Alan R. Kristal del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle e i colleghi sull’American Journal of Epidemiology – la condizione e’ molto piu’ comune intorno ai 70 anni. L’unico fattore di rischio su cui si puo’ agire e’ l’obesita’, specialmente nella zona addominale. Il team di Kristal ha voluto verificare se anche modifiche nella dieta aiutassero e ha seguito 4.770 uomini per sette anni.
All’inizio nessuno presentava segni di ipertrofia prostatica; nel corso dello studio, la condizione si e’ manifestata in 876 soggetti. Gli uomini che bevevano due bicchieri di vino al giorno avevano il 33% di probabilita’ in meno di sviluppare l’ipertrofia degli astemi, mentre quelli che consumavano almeno quattro pasti a base di verdura al giorno avevano un rischio inferiore del 32% rispetto a quelli che ne mangiavano meno di uno al giorno. La carne rossa invece sembra aumentare il rischio di ingrossamento della prostata.
Come raccomandato per numerose altre patologie, anche nel caso delle affezioni della prostata, un’alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura, soprattutto ortaggi gialli, pomodori e peperoni ricchi di vitamina A, D, E ed il Selenio, e di antiossidanti, non può che essere utile.
A proposito del pomodoro ricordiamo che è ricco di licopene un carotenoide del quale sono note le proprietà antitumorali a vantaggio della prostata, e che avrebbe le stesse proprietà anche verso il cancro del colon.
A suggerire questa possibilità è stato uno studio olandese placebo-controllo, condotto in doppio cieco e randomizzato, su 71 soggetti. I ricercatori hanno dimostrato che supplementi di licopene possono aumentare i livelli di proteine plasmatiche che legano IGF (insulin-like growth factor) e questo sarebbe il nesso con il rischio di cancro della prostata, del seno nel periodo postmenopausa e del colon-retto. Lo studio pubblicato alla fine dello scorso anno, è il primo che ha chiarito in parte i processi che sottendono all’insorgenza e al rischio del cancro, in linea generale, per i tumori ormono-sensibili. I dati erano preliminari e promettenti e lo studio proseguirà.
Ma ritorniamo alle affezioni della prostata!
Al fine di evitare o attenuare le infiammazioni della prostata, inoltre, è necessario favorire quanto possibile il flusso delle vie urinarie. Per questo motivo, bere spesso, anche fuori pasto o quando non si ha particolarmente sete, è fortemente raccomandato. Bere tanta acqua, inoltre, significa migliorare le funzioni intestinali, e dato che le malattie della prostata si combattono e si prevengono anche evitando la stipsi, ciò non può che costituire un ulteriore stimolo a bere liquidi o alimenti che ne siano ricchi. Attenzione, quindi, al sale: un uso eccessivo, infatti, favorisce la ritenzione idrica. Un’alimentazione ricca di grassi (specie quelli saturi) così come l’ingestione di carne rossa aumentano l’incidenza delle neoplasie della prostata. L’azione dei grassi si potrebbe collegare ad un aumento della produzione del testosterone ed una diminuzione dell’assorbimento della vitamina A.
Più in generale, uno stile di vita sano ed equilibrato aiuta a prevenire le malattie della prostata. Attenzione al fumo, fortemente controindicato. Moderazione anche con gli alcolici. La birra, in particolare, è assolutamente da evitare quando si soffra di patologie prostatiche: il luppolo, infatti, può favorire la congestione della prostata.
Anche l’attività fisica è fondamentale se si è costretti a passare molte ore seduti, fare piccole pause ogni tanto facendo qualche passo, per quanto riguardo gli sport meglio evitare quelli troppo pesanti che richiedono sforzi fisici e preferire lunghe camminate o il nuoto.