Gambe gonfie e stanche
La sensazione di pesantezza e di tensione è data dalla ridotta capacità del nostro corpo di pompare il sangue dal basso verso l'alto, nella fase di "ritorno circolatorio"....

Gambe gonfie e stanche
E’ arrivata l’estate e con essa le prime giornate calde, e conseguentemente per alcuni la sindrome delle gambe stanche e pesanti, ovvero una sensazione di pesantezza, tensione, gonfiore alle gambe, alle caviglie e ai piedi. Anche se spesso tali disturbi compaiono alla sera, e vengono quindi considerati come di normale amministrazione dopo una giornata di lavoro, non debbono essere sottovalutati, in quanto possono essere i primi sintomi di un’alterazione della microcircolazione degli arti inferiori.
Sicuramente le donne sono quelle più colpite a causa dell’azione degli ormoni estrogeni, che rilassano la muscolatura liscia delle pareti dei vasi sanguigni favorendo il ristagno del sangue; inoltre tali ormoni aumentano la permeabilità dei capillari, facilitando il passaggio dei liquidi nei tessuti circostanti, causando il suddetto gonfiore.
Vi sono inoltre alcune cause, dovute a comportamenti e situazioni tipicamente femminili:
– assunzione di pillola anticoncezionale;
– utilizzo di indumenti troppo stretti agli arti inferiori;
– utilizzo di calzature con tacco troppo alto;
– lunga permanenza in piedi;
– lunga esposizione al sole;
– gravidanza
Esistono però altri fattori responsabili di tale sindrome come soprappeso e obesità, stitichezza, sedentarietà, ereditarietà che sono comuni anche al sesso maschile.
Perché si sentono le gambe pesanti?
Fondamentalmente la sensazione di pesantezza e di tensione è data dalla ridotta capacità del nostro corpo di pompare il sangue dal basso verso l’alto, nella fase di “ritorno circolatorio”, con conseguente ristagno del sangue negli arti inferiori. Nel suo tragitto , infatti, il sangue deve fare una vera e propria scalata, quando dai piedi deve risalire fino al cuore, per poi essere ripompato nel “torrente circolatorio”.
Cosa fare quindi per migliorare la salute delle nostre gambe ?
Per migliorare la salute delle nostre gambe sarebbe di molto aiuto avere uno stile di vita sano o meglio considerare “la dieta” nel suo significato originale non come periodo di privazione, ma come un periodo in cui insegno all’organismo a recuperare un modo equilibrato di alimentarsi(dal greco “diaita”cioè, stile di vita o modo di vivere). L’alimentazione è infatti una delle basi fondamentali della nostra vita ed una sua più corretta conoscenza può aiutarci a vivere meglio e più a lungo; e soprattutto praticare una costante attività fisica.
Nel dettaglio per quanto riguarda l’alimentazione cercare di variare quotidianamente la dieta ed imparare a scegliere gli alimenti più giusti secondo le stagioni infatti “madre natura” ci offre la frutta e la verdura più adatte alle esigenze del nostro organismo tenendo conto del variare del clima. Una valida alimentazione deve apportare la quantità di calorie (cioè di energia) necessaria a ogni singolo soggetto, ma deve essere qualitativamente regolata, in modo che non ci sia carenza di nessuno dei sette fondamentali nutrienti (proteine, grassi, zuccheri, sali minerali, vitamine, fibre e acqua) nelle giuste proporzioni reciproche. Per fare questo la dieta deve essere variata, sia nello stesso giorno sia nei diversi giorni della settimana, in modo tale che i vari gruppi di alimenti siano possibilmente rappresentati in uguale misura, mentre oggi purtroppo alcuni sono presenti in modo estremamente ripetitivo nei pasti quotidiani (pane, vino, zucchero, caffè, sale, pasta, ecc.).
Per impostare un corretto regime dietetico sarebbe utile:
-
verificare la presenza di eventuali ipersensibilità alimentari, responsabili anche di uno stato infiammatorio generale dell’organismo che favorisce il deposito di liquidi nei tessuti.
- un altro presidio assai utile è quello di masticare a lungo i cibi, è utile segnalare che una corretta masticazione, associata all’assaporamento dei cibi, giova all’intera digestione e obbliga a considerare il pasto come un tempo (anche se a volte breve) da dedicare a se stessi nel migliore dei modi, a tale proposito citiamo un principio della filosofia yoga, che chiede di “bere” i propri cibi e di “mangiare” le proprie bevande (in virtù di una prolungata masticazione dei cibi solidi e di un lento assorbimento dei liquidi) Per combattere quindi il gonfiore, dovuto al ristagno di liquidi, impegnamoci a mangiare discrete quantità di vegetali crudi (5 porzioni al giorno di frutta e verdura) in modo da assicurare tutti i micronutrienti indispensabili
ricordiamoci soprattutto di ridurre in modo drastico la quantità di sale utilizzata e tutti quei cibi ad alto contenuto intrinseco di sale. I cibi salati ricchi di sodio favoriscono infatti la ritenzione idrica, quindi sarebbe meglio limitarne l’assunzione, e aumentare il consumo di alimenti ricchi di Vitamina B5 (acido pantotenico), contenuta in particolare nel tuorlo dell’ uovo, nei cereali in particolare mais, e nei legumi come le lenticchie e nei semi di girasole, di vitamina D e calcio che favoriscono l’eliminazione del sale.
- un altro aiuto viene dalla vitamina B6 di cui sono ricchi avocado, carote e banane. Non dimentichiamoci poi di altri importanti antiossidanti come la vitamina E (presente negli oli spremuti a freddo), e la vitamina C (presente in arance fragole kiwi ………nelle bacche di rosa canina), in quanto sarebbero in grado di migliorare la circolazione sanguigna.
la dieta che “migliora la circolazione” deve prevedere pochissimi grassi, privilegiando quelli di origine vegetale. Negli alimenti di origine animale, infatti, sono presenti una grande quantità di grassi cosiddetti “saturi” e di colesterolo. A differenza dei grassi cosiddetti “insaturi” i grassi saturi si depositano sulle pareti delle vene e delle arterie.
In questo modo inizia la loro occlusione, che provoca prima la rigidità delle vie circolatorie e poi, nei casi più gravi, la formazione di trombi. La conseguenza di queste alterazioni è inizialmente il rallentamento del flusso sanguigno e conseguentemente il rischio di malattie cardiocircolatorie. - Assai utili inoltre possono essere i “bioflavonoidi”, di cui sono particolarmente ricchi frutta e verdura di colore rosso scuro o viola come melanzane, prugne, ciliegie, uva nera, cavolo nero e soprattutto mirtilli. Fra l’altro queste sostanze hanno anche un’altra importante proprietà: riescono a rendere meno fragili i vasi capillari, impedendone quindi la rottura quando vengono compressi dai liquidi in eccesso e dalle dilatazioni.
L’acqua deve diventare una fedele compagna e come tale va portata sempre con sé. Una corretta idratazione è infatti una delle soluzioni più semplici ed efficaci per combattere la ritenzione. Bisogna pertanto sforzarsi di consumare almeno un paio di litri di acqua al giorno. In generale è buona regola aumentare le dosi quando il colore delle urine è troppo scuro e/o di cattivo odore.
- Importante anche lo stile di vita, per aiutare la circolazione, occorre evitare il sovrappeso, non eccedere con l’alcol e praticare attività fisica costante. L’attivazione del circolo periferico e la riduzione della pressione venosa superficiale sono favorite da stretching, danza e camminate a passo sostenuto, che potenziano il drenaggio e la nutrizione dei tessuti. Nuoto e bike, oltre a facilitare il ritorno venoso, contrastano anche i crampi notturni.
Un aiuto ci viene anche dalla natura……
Per l’approfondimento
Ritenzione idrica e fitoterapici
Mesoterapia