Camminata veloce contro scorretta alimentazione

Uno degli antidoti consigliati per ridurre i danni dei festeggiamenti natalizi è fare delle belle passeggiate che aiutano a smaltire le calorie in eccesso e le tossine accumulate con pasti quasi sempre troppo abbondanti, manteniamo questa sana abitudine anche dopo, come buon proposito per l'anno nuovo...

Camminata veloce se mangi male e molto

Uno degli antidoti consigliati per ridurre i danni di una alimentazione scorretta ed eccessiva è fare delle belle passeggiate che aiutano a smaltire le calorie in eccesso e le tossine accumulate con pasti quasi sempre troppo abbondanti e squilibrati. Un recente studio americano iniziato nel 1998 e che ha coinvolto migliaia di persone che si allenano camminando, ha dimostrato che camminare allunga la vita.
Tuttavia camminare non basta, è necessario dare più energia ai nostri passi per ottenere effetti benefici, anche solo piccole differenze di passo, mantenute nel tempo e con costanza ci aiuteranno a rimanere in salute più a lungo, purtroppo per  i camminatori lenti, non è sufficiente muoversi per almeno 30 minuti al giorno, quello che fa la differenza è la velocità.
Tuttavia camminare non basta, è necessario dare più energia ai nostri passi per ottenere effetti benefici, anche solo piccole differenze di passo, mantenute nel tempo e con costanza ci aiuteranno a rimanere in salute più a lungo, purtroppo per  i camminatori lenti, non è sufficiente muoversi per almeno 30 minuti al giorno, quello che fa la differenza è la velocità.

La camminata, negli Stati Uniti ma non solo, è l’attività fisica più diffusa, soprattutto dopo una certa età.

Fino ad oggi non erano state date indicazioni circa l’andatura, per diffondere la cultura dello sport non competitivo, le linee guida consigliavano almeno 30 minuti di camminata al giorno, lenta o veloce, molte, infatti erano le ricerche che confermavano l’ottenimento degli stessi benefici, a livello di dispendio calorico e benessere generale, sia andando piano che con ritmi più sostenuti.

Tuttavia un recente studio statistico pubblicato su Plos ONE che ha indagato sulla «Relazione tra l’intensità della camminata e la mortalità totale e dovuta a cause specifiche». The Relationship of Walking Intensity to Total and Cause-Specific Mortality. Results from the National Walkers’ Health Study Paul T. Williams mail,

Paul D. Thompson, mostra come dall’analisi dei dati raccolti dal 1998 dal laboratorio dell’ateneo di Berkeley che gestisce il National Walkers’ Health Study relativi a migliaia di camminatori adulti americani, che si sono volontariamente iscritti allo studio e che praticano regolarmente attività fisica, per quanto riguarda la mortalità il rischio decresce in rapporto all’intensità della camminata, e che aumenta se questa si attesta intorno ai 24 minuti o più impiegati per camminare un miglio (15 minuti per un chilometro), inoltre l’incidenza di morti nel gruppo dei camminatori “lenti” era più alta del 44% rispetto a quelli più “veloci”. Sembra quindi confermata l’ipotesi che spingere il proprio corpo un po’ oltre, possa portare a cambiamenti fisiologici positivi, rispetto a un allenamento più dolce.

Vediamo più in dettaglio i benefici del camminare:

1) Camminare fa bene al cuore: in un camminatore abituale il cuore risulta più grosso, l’attività fisica  allarga le cavità che devono contenere maggiori quantità di sangue, così le pareti, costituite da tessuto muscolare, si rinforzano e si ispessiscono.  

2) Camminare fa bene ai polmoni: l’apparato respiratorio ne trae beneficio, perchè camminando abitualmente i muscoli annessi alla cassa toracica si rinforzano permettendo così un ampliamento dello spazio per i polmoni i quali possono espandersi carichi di ossigeno. Ciò induce ad una diminuzione della frequenza respiratoria poichè la quantità di aria che si espelle dopo un rigonfiamento massimo del torace è maggiore. Se si è in città è consigliabile camminare nei parchi o in zone poco trafficate
3) Camminare fa bene alle ossa: fa depositare i sali di calcio che proteggono, almeno in parte, dall’osteoporosi.

4) Camminare tonifica i muscoli: nell’azione motoria del camminare vengono coinvolti i principali muscoli del corpo, non solo quelli degli arti inferiori ma anche quelli degli arti superiori permettendo quindi una tonificazione generale.

5) Camminare migliora la circolazione:le pareti dei vasi  diventano più elastiche grazie all’esercizio fisico migliorando la circolazione sanguigna,  il sangue scorre nei vasi incontrando meno resistenza e questo comporta una diminuzione della pressione sanguigna e migliora il ritorno venoso del sangue al cuore.
6) Camminare combatte lo stress: apporta benefici anche al sistema nervoso, in quanto è un’attività fisica piacevole, induce un rilassamento che ristabilisce l’equilibrio compromesso dai ritmi frenetici della vita quotidiana.

7) Camminare affina le capacità senso-percettive: questa piacevole attività fisica antistress è anche capace di affinare la nostra capacità di percepire attraverso i cinque sensi. Si modifica il tatto in quanto, le mani sono spesso a contatto con temperature fredde oppure vengono adoperate per crearsi passaggi attraverso cespugli. La vista è sempre sollecitata dai panorami che possiamo ammirare durante il cammino. Il nostro olfatto viene sollecitato dai particolari odori della natura, l’odore della terra, dei fiori, degli alberi. L’udito, viene costantemente sollecitato, dal rumore dei nostri passi, dal canto degli uccelli, dal fruscio delle foglie, per questo è meglio scegliere anche in città zone tranquille.
Ricordiamo a tutti che per camminare bene è fondamentale indossare calzature comode per evitare di affaticare o danneggiare i piedi. Ideali sono scarpe da da trekking o da running. 

Buone passeggiate

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