Cioccolato e cuore

Nuove ricerche confermano gli effetti benefici del consumo di cioccolato fondente per la prevenzione di malattie cardiovascolari, dall’infarto all'ictus.

Cioccolato e prevenzione

Nuove ricerche confermano gli effetti benefici del consumo di cioccolato fondente per la prevenzione di malattie cardiovascolari, dall’infarto all’ictus.

Uno studio  dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) in collaborazione con altri ricercatori dell’Inran e cardiologi dell’ospedale universitario di Zurigo, pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Circulation – Journal of the American heart association’, ha evidenziato come i benefici del cioccolato siano legati all’azione dei flavonoidi e polifenoli contenuti nel cacao.

I polifenoli e i flavonoidi, sono dei potenti antiossidanti che contrastano l’effetto dannoso dei radicali liberi. questi importanti alleati del nostro organismo impediscono ai grassi – tra cui il colesterolo LDL, quello “cattivo” – di ossidarsi, e formare placche nelle arterie., ma non solo, alcuni flavonoidi, sono un valido alleato nella prevenzione dell’infarto proprio grazie alla loro azione antiaggregante sulle piastrine.

I primi risultati relativi a studi condotti sulle capacità antiossidanti del cioccolato fondente sono stati presentati, presso la Fondazione Ettore Majorana di Erice, lo studio aveva incluso 22 pazienti che avevano subito un trapianto cardiaco, grazie alla somministrazione di 40 grammi di cioccolato fondente, ricco di flavonoidi, era stato possibile registrare un miglioramento delle funzioni vascolari, in termini di induzione della vasodilatazione coronarica e di incremento della vasomotilità coronaria, di riduzione della vischiosità piastrinica.

Alla luce di questi risultati il cacao può essere considerato un ottimo integratore in un piano nutrizionale bilanciato.

Altre conferme vengono da uno studio condotto dai Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, in collaborazione con l’Istituto dei Tumori di Milano, pubblicato sul “Journal of Nutrition”.

Il progetto ha coinvolto 20.000 persone ed è partito dalla valutazione dei complessi meccanismi dell’infiammazione, infatti uno stato infiammatorio persistente è un fattore di rischio cardiovascolare.

Basta un semplice esame del sangue che rileva la presenza della proteina C reattiva per attestare la presenza di uno stato infiammatorio, i ricercatori hanno confrontato i valori di questa proteina in relazione al consumo di cioccolato.

Su circa 11.000 soggetti, ne sono stati identificati 4.849, tutti in buona salute e senza fattori di rischio per cuore e vasi (quindi con colesterolo, pressione arteriosa ed altri parametri normali). Di questi, 1.317 non mangiavano cioccolato, mentre 824 ne consumavano regolarmente, ma solo la varietà fondente.

I soggetti che consumavano regolarmente piccole quantità di cioccolato fondente avevano valori nel sangue della proteina C reattiva più bassi. Tutto questo grazie al potere antiossidante dei flavonoidi e dei polifenoli presenti nei semi di cacao, in grado di contrastare non solo i processi di invecchiamento ma  anche quelli infiammatori.

La riduzione dei valori di questa proteina sono del 17% circa, sembra una percentuale bassa ma è in grado di ridurre il rischio cardiovascolare di un terzo nelle donne e di un quarto negli uomini.

Chiaramente le quantità sono fondamentali, non bisogna abbuffarsi di cioccolato, è sufficiente assumere circa 6,7 g (un quadratino) di cioccolato due o tre volte alla settimana, rigorosamente fondente, oltre questa quantità gli effetti positivi si perdono.

Ricordiamo che le proprietà positive sono concentrate nel cioccolato fondente, la presenza del latte sembra inibire gli effetti positivi dei polifenoli.

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