” Il governo: diete dopo le feste? Dannose”
E' corretto parlare di stile di vita più volte abbiamo affermato infatti "la dieta" (dal greco "diaita" cioè, "stile di vita" o "modo di vivere") non va vissuta come periodo di privazione, ma come un periodo in cui insegno all'organismo a recuperare un modo equilibrato di alimentarsi.

Domenica 4 gennaio sul Corriere della Sera è apparso un articolo dal titolo “Il governo: diete dopo le feste? Dannose” ad affermare ciò è il sottosegretario al Welfare con delega alla Salute, Francesca Martini ed aggiunge mettersi a regime ora è inutile e sbagliato; le diete riparatrici sono deleterie non ho mai visto una persona mantenere il dimagrimento a lungo. Le affermazioni che si leggono nell’articolo ci offrono il pretesto per mettere a punto alcune precisazioni:
– E’ sicuramente vero che non dovrebbero esistere “diete riparatrici” quando con tale termine ci si riferisce alle diete ipocaloriche che non fanno altro che ridurre il metabolismo basale di un individuo predisponendo poi l’organismo a un successivo incremento di peso.
– E’ corretto parlare di stile di vita; come più volte abbiamo affermato infatti “la dieta” (dal greco “diaita”cioè , “stile di vita” o “modo di vivere”) non va vissuta come periodo di privazione, ma come un periodo in cui insegno all’organismo a recuperare un modo equilibrato di alimentarsi.
– Tra gli obiettivi da raggiungere per un corretto stile di vita non bisogna dimenticarsi dell’attività fisica che aiuta ad aumentare il consumo calorico giornaliero. Abbiamo più volte affermato che l’attività fisica è la strategia migliore per sostenere il metabolismo basale pertanto munitevi di contapassi e concedetevi una bella camminata di circa un’ora almeno tre volte alla settimana
L’attività fisica volta al dimagramento deve essere a basso regime e deve essere praticata per un tempo prolungato, infatti le riserve di massa grassa si mobilizzano dopo i primi 30 minuti di attività fisica continuata. Naturalmente a tale scopo va bene anche la bicicletta o cyclette, il nuoto …… e tutto ciò che piace. Non dimentichiamoci inoltre che ogni occasione è buona per svolgere attività fisica: fare le scale, non usare troppi telecomandi………. E soprattutto ricordiamoci che fare sport migliora l’efficienza del sistema immunitario e diminuisce l’appetito come mostra un recente studio inglese condotto dal Loughborough University che ha messo in evidenza come l’esercizio aerobico interferisca con i livelli degli ormoni della fame.
– Non si può parlare di corretta alimentazione se non si prende in esame il ruolo che svolge l’insulina e il significato di resistenza insulinica, l’obiettivo è quello di impostare un regime alimentare che limiti la produzione di insulina.
– Parlando di peso e dimagramento non si può non dare il giusto peso al ruolo che svolge uno stato infiammatorio generalizzato o meglio il ruolo delle intolleranze alimentari (allergie alimentari ritardate come sono oggi definite negli studi più illustri). Controllare una intolleranza alimentare permette di migliorare sensibilmente la capacità di risposta metabolica dell’organismo migliorando il quadro delle resistenza insulinica. Ricordiamo che il recupero della tolleranza deve essere gestito con una dieta di rotazione (e non una dieta di eliminazione) in cui si prevedano dei giorni in cui non si assumeranno gli alimenti a cui si è risultati intolleranti e altri invece in cui è necessario reintrodurli
– In questa fase, dopo aver mangiato in eccesso, troppo salato e condito, è utile la tecnica wash out, ovvero pulizia interna. Coldiretti afferma che gli italiani hanno consumato 100 milioni di chili di pandoro e panettone, 60 milioni di bottiglie di spumante, 20 mila tonnellata di pasta, 9 milioni di chili di cotechino, frutta secca, pane, carne e formaggi per un valore complessivo di oltre 5 miliardi di euro. Un totale di 15-20 mila calorie in eccesso a persona. L’effetto deleterio legato a menù ricchi di grassi è stato accentuato dalla sedentarietà.
Come correre quindi ai ripari ? Ecco alcuni consigli pratici :
– Limitare l’apporto di acidi grassi saturi e di colesterolo (carni rosse, salumi, uova e formaggi) e introdurre una discreta quantità di acidi grassi polinsaturi assunti da oli estratti da semi vegetali utilizzati a crudo o dal pesce.
– Rivalutiamo i legumi, danno la fibra che aiuta a far assorbire meno zuccheri e grassi.
– Niente alcolici, spazio alle spremute fresche e all’ acqua, tanta: è possibile calcolare la corretta quantità di acqua necessaria al nostro organismo moltiplicando 30ml di acqua per kilogrammo di peso ideale, più semplicemente in questo periodo di wash out bevetene un bicchiere ogni ora.
– Assumere un’abbondante quantità di antiossidanti liposolubili, come vitamina E, carotenoidi, bioflavonoidi e sali minerali, presenti negli alimenti vegetali ricchi anche di terpeni, fitosteroli, policosanoli che svolgono una spiccata azione ipocolesterolemizzante e sono in grado di proteggere l’organismo dai radicali liberi. Il loro effetto antiossidante inibisce l’ossidazione del colesterolo “cattivo” o LDL e delle membrane cellulari.
– Utilizzare agrumi e alcune spezie quali rosmarino, salvia e timo (contenenti oli essenziali), per la loro azione inibente il colesterolo.
– Ridurre il consumo di prodotti ad alto contenuto di zuccheri semplici (zucchero di canna, dolci, gelati, creme, succhi di frutta, bevande zuccherine) che innalzano il livello della glicemia nel sangue.
– Preferire i carboidrati complessi a quelli semplici quindi pane, pasta e riso integrali.
– Lavare accuratamente la verdura sotto l’acqua corrente aggiungendo quando possibile del bicarbonato di sodio al fine di abbreviare i tempi di ammollo e preservare la percentuale di vitamine antiossidanti.
– Tagliare le verdure al momento del consumo: per esempio, l’insalata già lavata e tagliata presenta un quantitativo di vitamine inferiore.
Tra la frutta è meglio preferire arance, mele, pere, kiwi, tutti ricchi di vitamina C che migliorano il sistema immunitario e aiutano a fronteggiare l’influenza, favoriscono la circolazione, ossigenano i tessuti e combattono i radicali liberi, inoltre le mele svolgono una importante funzione di regolazione del colesterolo, le pere ricche di fibra e acqua favoriscono il transito intestinale, come anche i kiwi.
Tra le verdure rivolgiamo la nostra attenzione a spinaci, cicoria, carciofi, zucche zucchine, insalata, finocchi e carote, da condire con olio d’oliva e limone che aiuta a purificare l’organismo dalle tossine, fluidifica e pulisce il sangue.
Per concludere ricordiamo che soprappeso e obesità sono due patologie, e che l’obesità è una malattia infiammatoria cronica che necessità un intervento di un medico specialista in grado di fronteggiare tutte le possibili implicazioni patologiche ad essa correlate come malattie cardiovascolari, diabete ecc…
Qualsiasi medico nutrizionista concorda con l’inutilità delle diete lampo, ma non può non sottolineare l’importanza di un corretto regime alimentare e stile di vita per il mantenimento di un buono stato di salute come già Ippocrate affermava: “ il modo con cui ci nutriamo determina il nostro stato di salute “