Intolleranze alimentari …Il medico che non vuole vedere
Siamo spiacenti di constatare come medici nutrizionisti e come soci, che anche un organo come l'ANSISA che si occupa di alimentazione, e che dovrebbe diffondere le ultime novità in campo scientifico, cade nel pregiudizio e nella disinformazione.....

Intolleranze alimentari . . . Il medico che non vuole vedere
L‘ANSISA (Associazione Nazionale Specialisti In Scienza dell’Alimentazione) ha fatto arrivare a tutti i propri associati, una circolare in cui condanna e afferma di non poter fare a meno di condividere le critiche relative alla ricerca e cura delle Intolleranze Alimentari espresse nell’articolo pubblicato dal Corriere della Sera.
Siamo spiacenti di constatare come medici nutrizionisti e come soci, che anche un organo come l’ANSISA che si occupa di alimentazione, e che dovrebbe diffondere le ultime novità in campo scientifico, cade nel pregiudizio e nella disinformazione.
Facciamo inoltre notare come l’articolo del Corriere della Sera sia unilaterale, ovvero ci sono ben 5 esperti, se così si possono definire, che criticano la ricerca delle intolleranze alimentari e viene citato un singolo sostenitore di tale ricerca, nessuno spazio è stato dato a specialisti che da anni si occupano seriamente di intolleranze e che con documentazioni scientifiche avrebbero potuto ribattere alle critiche ingiustamente mosse.
Siamo sicuri della validità del nostro operato e quindi riteniamo, che per evitare sterili polemiche sia giusto concludere qui la nostra risposta a queste critiche, che sembrano non trovare nessuna validazione scientifica ma che al contrario hanno contro di sé numerosi e recenti studi scientifici.
Condividiamo quindi appieno la posizione espressa dal nostro collega e amico Dott. Attilio Speciani che da anni, come noi, si occupa della ricerca e cura delle intolleranze alimentari. nel suo articolo “Cibo e infiammazione: chiudere gli occhi allontana dalla realtà”
A conferma dell’importanza di controllare lo stato infiammatorio dell’organismo, il 9,10 e 11 novembre si svolgerà un convegno internazionale “Inflammation and cancer” sponsorizzato dal Ministero della Salute finalizzato al sostegno di studi mirati allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici, sulla scia della conferenza della WCRF su alimentazione e cancro che si è tenuta recentemente a Londra.
Iin particolare, è stata sottolineata l’importanza del nesso infiammazione e cancro, questo legame già proposto alla fine degli anni ’70, ormai è largamente accettato e dimostra come macrofagi, cellule infiammatorie presenti all’interno dei tumori, non svolgono come dovrebbero un ruolo di difesa dell’organismo, ma aiutano lo sviluppo del cancro.
In particolare la prof.ssa Fran Balkwill della Queen Mary’s University ha illustrato i primi risultati clinici di terapie innovative per la cura del cancro, mirate a colpire non le cellule tumorali, bensì il micro-ambiente che sta loro intorno, nel quale – e grazie al quale – crescono e proliferano