Infezioni e omeopatia

L’omeopatia nasce come medicina di urgenza per curare patologie acute. In alcuni paesi come l’India, il Sud America, Israele si utilizza l’omeopatia anche in situazioni di urgenza poichè unisce efficacia e diminuzione dei costi sanitari. Si può utilizzare in sinergia con la medicina allopatica con la finalità di aiutare il più possibile i pazienti.

Infezioni e omeopatia

Nel mio articolo precedente abbiamo visto come molti rimedi fitoterapici sono in grado di aumentare le nostre difese immunitarie nei confronti di virus e batteri.

Oltre all’aiuto che ci viene dal mondo vegetale anche l’omeopatia è molto preziosa.
Si crede erroneamente che l’omeopatia sia una medicina che cura molto lentamente e solo patologie croniche.
In realtà l’omeopatia nasce come medicina di urgenza per curare patologie acute. In alcuni paesi come l’India, il Sud America, Israele si utilizza l’omeopatia anche in situazioni di urgenza poichè unisce efficacia e diminuzione dei costi sanitari. Si può utilizzare in sinergia con la medicina allopatica con la finalità di aiutare il più possibile i pazienti.
Nella primavera del 2019 India e Israele hanno firmato un patto di intesa per rafforzare la cooperazione e potenziare la ricerca in medicina omeopatica. Israele ha previsto un investimento di 60 milioni di dollari circa.
Cerco ora di spiegare brevemente il perché dell’efficacia dell’omeopatia in urgenza
L’urgenza può essere cardio vascolare, traumatica, infettiva…ecc ma oggi parliamo di urgenza in ambito infettivo.
Facciamo l’esempio delle epidemie: durante un’epidemia le persone che contraggono l’infezione sviluppano tutta una serie di sintomi alcuni uguali per tutti altri invece diversi da persona a persona anche se affetti dalla stessa infezione.
Per comprendere come cura l’omeopatia dobbiamo spiegare alcuni concetti.
A differenza di quello che si pensa, l’omeopatia fu la prima medicina sperimentata in maniera scientifica nella storia della scienza medica.
Il suo scopritore il Dott. Samuel Hahnemann sperimentò su di sé, sui suoi colleghi e su molte persone sane i rimedi omeopatici ( per la maggior parte veleni provenienti dal mondo vegetale, minerale e animale diluiti e dinamizzati). Le sperimentazioni furono condotte su vasta scala. Ogni sperimentatore dopo qualche giorno di somministrazione per ogni rimedio sviluppò tutta una serie di sintomi che furono catalogati nel repertorio omeopatico e nella materia medica.

In corso ad esempio di infezione virale il medico omeopata dovrà studiare tutti sintomi uguali e diversi presentati da ogni paziente e somministrare al paziente ammalato quel rimedio che nella maggior parte degli sperimentatori sani ha dato lo stesso raggruppamento di sintomi.
Sembra incredibile ma è così: la sostanza che in natura produce dei sintomi su uno sperimentatore sano è in grado di curare le malattie che presentano la stessa tipologia di sintomi. Similia similibus curentur ovvero il simile cura il simile.
Un illustre omeopata Dott. Von Boenninghausen consigliere reale scrive così in un articolo del 1800 durante l’epidemia di colera asiatico:”riguardo all’epidemia di colera che adesso imperversa, all’inizio degli anni 30 di questo secolo è stato dimostrato, senza alcun dubbio, che nulla più della paura per questa malattia ne favorisce la diffusione…” a parte questo trafiletto che riguarda l’800 ma che ci riporta con la macchina del tempo ai giorni nostri, quella stessa epidemia era stata brillantemente dominata dalle cure omeopatiche. Si parla di genius epidemico quando si trovano i rimedi omeopatici maggiormente utili in corso di epidemia. In quel caso erano il Veratrum Album, la Camphora e Cuprum. In questo mese tutti gli omeopati del mondo stanno studiando il genius epidemico di questa epidemia. Alcuni rimedi si stanno già evidenziando.
Ma l’omeopatia può oltre che curare prevenire.
In che modo? Hahnemann sostiene che nello stato sano nell’uomo comanda la Forza Vitale di tipo spirituale che vivifica il corpo materiale (concetto in realtà ripreso da tutti i grandi medici della storia da Ippocrate a Paracelso) . Sempre Hahnemann dichiara che l’uomo si ammala soltanto quando questa forza vitale diviene disaccordata.
Parliamone in termini moderni , senza entrare in discussioni spirituali, è evidenza comune che se siamo molto felici non ci ammaliamo quasi mai anche se veniamo in contatto con persone ammalate e se siamo molto stanchi, stressati e vessati molto più facilmente ci ammaliamo.
La nostra forza vitale può entrare in sofferenza per molti motivi esterni ma anche interni a noi, per traumi o anche per miasmi cronici. L’epigenetica spiega molto bene ciò che Hahnemann aveva compreso parlando dei miasmi. Le grandi patologie del passato e o eventi traumatici vissuti dai nostri genitori nonni ecc sono in grado di produrre variazioni epigenetiche che si ripercuotono nelle generazioni successive. Si parla di modificazioni epigenetiche che producono stati cronici. Ovviamente a causa di quanto detto e del tipo di vita che tutti noi conduciamo presentiamo sintomi che esprimono uno stato cronico di malattia che indebolisce sempre di più la nostra forza vitale: in altre parole la nostra vitalità diminuisce e la nostra suscettibilità nei confronti degli eventi esterni aumenta sempre di più.
L’omeopatia prendendo in considerazione tutta la storia fisica e psichica del paziente e anche delle generazioni precedenti, malattie e traumi è in grado di somministrare i rimedi più simili. Spesso è un lavoro a strati un rimedio per volta.
I rimedi più simili attivano la forza vitale che è in grado di riportare l’uomo in stato di equilibrio, felicità e maggiore resistenza nei confronti dell’esterno.
Ovvio che quando dobbiamo intervenire sulla cronicità i tempi sono lunghi e si parla di un percorso che progressivamente guarisce o porta comunque ad una buona qualità di vita.

A cura di:
Dott.ssa Michela Pessot

Medico Chirurgo Specialista in Psichiatria
Esperta in Medicine Complementari
Fitoterapeuta Omeopata