Stop all’infiammazione
Eliminiamo “l’infiammazione da cibo”, attraverso una dieta che tenga conto delle intolleranze alimentari, la cui presenza è in grado di favorire la produzione di citochine e sostanze infiammatorie

Curare l’infiammazione con il cibo
L’infiammazione è una patologia che non si vede, ma che mette a dura prova il nostro organismo.
La dieta gioca un ruolo significativo nella regolazione dei processi pro-infiammatori, che sono quei processi che conducono a stress ossidativo, una condizione causata dall’eccessiva produzione di radicali liberi da parte dell’organismo, che non riesce più a smaltirli normalmente.
Le conseguenze di questa situazione sono molto importanti per la nostra salute perchè portano a invecchiamento cutaneo, malattie croniche, patologie cardiovascolari e neurodegenerative e, in generale, a danni cellulari.
Cosa fare?
Iniziamo ad arricchire la nostra alimentazione di frutta e verdura, diminuire i carboidrati e i grassi, questo ci permetterà di sviluppare una flora batterica più sana in grado di contrastare l’infiammazione a livello intestinale.
Una flora batterica sana contrasterà la disbiosi (un’alterazione della microflora, che troviamo nell’intestino), e ci aiuterà a prevenire la Sindrome da Alterata Permeabilità Intestinale (Leaky Gut).
Leaky Gut=La flora batterica svolge un ruolo fondamentale per la nostra salute, ogni organismo ha una barriera che tiene in perfetto equilibrio mucosa e flora intestinale. La capacità di barriera può essere alterata da fattori come stress, abitudini alimentari scorrette, inquinanti ambientali, farmaci e alcol. Questa alterazione, si accompagna ad uno stato infiammatorio sistemico, iper-reattività del sistema immunitario, sovraccarico del fegato e del sistema nervoso.
I sintomi più frequenti sono quelli intestinali come gonfiore, diarrea e crampi, ma spesso compaiono anche sintomi generali come stanchezza, mancanza di energia, allergie ed intolleranze.
Il passo successivo è eliminare “l’infiammazione da cibo”, attraverso una dieta che tenga conto delle intolleranze alimentari, (facilmente diagnosticabili mediante Test DRIA o F.I.T.) la cui presenza è in grado di favorire la produzione di citochine e sostanze infiammatorie causa dei principali sintomi, malattie e disturbi da ipersensibilità alimentari, come colon irritabile, difficoltà digestive, stanchezza, mal di testa, allergie ecc.
Una dieta per il recupero della tolleranza e quindi che controlli l’infiammazione da cibo oltre ad avere notevoli benefici su numerose patologie permette di inviare all’organismo segnali positivi di riattivazione del metabolismo, ricreando la giusta sensibilità all’insulina.
Altra fonte di infiammazione sono i grassi vegetali idrogenati e saturi e i cibi ricchi di colesterolo nonchè se consumato in eccesso l’alcool, fate attenzione anche alla quantità di sale, per cui vi consigliamo non solo di ridurre la quantità che ne utilizzate ma anche di fare attenzione ai cibi che ne sono particolarmente ricchi.
Oltre ai cibi che provocano infiammazione ce ne sono altri che la combattono come:
L’olio d’oliva extravergine, un antinfiammatorio naturale perché grazie ai suoi grassi monoinsaturi, alla vitamina E ed ai polifenoli l’olio d’oliva riduce la formazione di molecole pro-infiammatorie; contiene inoltre una sostanza “oleocantale” che ha una azione antiinfiammatoria e analgesica, e che dona all’olio di oliva un profilo anti-infiammatorio e una potenza di azione simile all’ibuprofene e più in generale ai Fans (farmaci anti-infiammatori non steroidei).
Anche i cereali integrali (frumento e riso integrale, segale, farro,) ricchi di minerali, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B aiutano a contrastare l’infiammazione e a mantenere stabile la glicemia.
Tra le spezie curcuma e zenzero sono potenti antifiammatori.
Tra la frutta scegliamo frutti di bosco come ribes, lamponi, mirtilli che svolgono attività antiossidante e antinfiammatoria soprattutto a livello gastrico. L’ananas è un ottimo antinfiammatorio, grazie alle proprietà della bromelina, tra le verdure verdure segnaliamo i carciofi, per il contenuto di cinarina (proprietà colagoghe e coleretiche) che favorisce anche la digestione.
L’aglio e la cipolla ricchi di quercitina un flavonoide, che insieme alle antocianine presenti soprattutto nelle cipolle rosse e ad altri flavonoidi, svolge un’azione antiossidante ed antiinfiammatoria, contribuendo in sinergia con i composti solforati, a spiegare il controllo dei fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Omega 3 e 6 arrestano i processi del metabolismo collegati agli stati infiammatori, quindi via libera a sgombri, alici, pesce azzurro, sardine, noci, semi di lino, sesamo, crostacei, tofu, mandorle e noci.
Se vuoi saperne di più sull’infiammazione da cibo e su come combatterla