Influenza 2016/2017 . . . è in arrivo !

Non è ancora la stagione influenzale vera e propria, ma le strutture cliniche stanno già scaldando i motori per la vaccinazione prevista in genere dalla metà di ottobre

Influenza 2016/2017 . . . è in arrivo !   

L’influenza . . . ha  già colpito. In Puglia sono stati isolati i virus dell’influenza di tipo A mentre qualche settimana fa la presenza di un virus influenzale era stata riscontrata su un bambino migrante proveniente dalla Libia.
Non è ancora la stagione influenzale vera e propria, ma le strutture cliniche stanno già scaldando i motori per la vaccinazione prevista in genere dalla metà di ottobre alla fine di dicembre.
La stagione 2015/2016 è stata caratterizzata da una bassa incidenza (82 casi per 1.000 assistiti); sono stati segnalati 89 casi gravi e 32 decessi da influenza, in netto calo rispetto alla precedente (485 casi gravi, 160 decessi).
Dei casi gravi solo il 9,7% aveva riferito di essersi vaccinato contro l’influenza. Merito anche delle condizioni climatiche favorevoli, con un inverno piuttosto mite.
Se quest’inverno dovesse essere più lungo e freddo, sicuramente si avranno più pazienti influenzati. Se al contrario sarà ancora un inverno mite, saranno più miti anche le conseguenze. Ci potrebbero essere circa 2 milioni di casi in più rispetto allo scorso anno: 6-7 milioni contro i meno dei 5 milioni della passata stagione. Contagi ai quali andrebbero aggiunti quelli delle sindromi parainfluenzali causate da virus come il rinovirus, quello del raffreddore.
Il ministero ha riferito le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla composizione del vaccino per la prossima stagione influenzale; il farmaco conterrà ceppi virali A/California/7/2009 (H1N1), già presente in quello della stagione precedente, e due nuove varianti, A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008 (lineaggio B/Victoria). Per i vaccini quadrivalenti l’Oms raccomanda l’inserimento del virus B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata).
Il periodo individuato dal ministero della Salute per la campagna di vaccinazione  è quello autunnale, dalla metà di ottobre fino a fine dicembre, a meno di specifiche indicazioni, per via della situazione climatica e dell’andamento temporale mostrato dalle scorse epidemie influenzali.
Una volta somministrato, il vaccino comincia i suoi effetti dopo circa 2 settimane e protegge l’organismo per un periodo di 6-8 mesi per poi decrescere.
Il Ministero della Salute ha elencato le categorie per le quali il vaccino è raccomandato per la prevenzione dell’influenza e, con essa, del rischio di ricovero e complicanze anche letali:

  • Persone con almeno 65-70 anni di età
  • Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni con malattie che aumentano il rischio di complicanze: croniche a carico dell’apparato respiratorio come asma grave, displasia, fibrosi cistica, BPCO (brocopneumopatia cronico ostruttiva), dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite; diabete mellito e altre malattie del metabolismo, pz obesi con BMI >30 ; insufficienza renale o surrenalica cronica ; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino una ridotta produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o HIV, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; malattie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (es. malattie neuromuscolari) ; epatopatie croniche…
  • Donne che all’inizio della stagione influenzale si trovino nel II e III trimestre di gravidanza. L’Oms ritiene le donne incinte il più importante dei gruppi a rischio per loro stesse e per il feto, ricorda l’Aifa (da valutare).

Vaccino è consigliato a . . .

  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di influenza
  • Persone di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
  • Medici e personale sanitario di assistenza
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

La trasmissione può avvenire anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. I pazienti sono già contagiosi durante il periodo d’incubazione, prima della manifestazione dei sintomi. Una persona adulta può trasmettere il virus da 3 a 7 giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini invece sono contagiosi più a lungo. L’influenza si diffonde più facilmente nelle collettività, quali quelle scolastiche, frequentate da ragazzi e giovani, che sono più suscettibili di contrarre l’infezione. Le persone adulte e gli anziani, oltre ad essere stati più esposti alla circolazione dei virus influenzali nelle passate stagioni epidemiche, hanno avuto anche modo di essere sottoposti più frequentemente a vaccinazione antinfluenzale.

Le misure di igiene personale aiutano a prevenire l’infezione
Ci sono alcune semplici azioni che aiutano a prevenire la diffusione di malattie infettive in generale, e quelle che si trasmettono per via aerea come l’influenza . . .

  • Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto usato nella spazzatura o nella biancheria da lavare.
  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, e in particolare dopo avere tossito e starnutito, o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici; se acqua e sapone non sono disponibili, possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol.
  • Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; i germi, e non soltanto quelli dell’influenza, si diffondono in questo modo.
  • Rimanere a casa se malati, evitando di intraprendere viaggi e di recarvi al lavoro o a scuola, in modo da limitare contatti possibilmente infettanti con altre persone, nonché ridurre il rischio di complicazioni e infezioni concomitanti (superinfezioni) da parte di altri batteri o virus.

Non prendendo in considerazione le varie categorie di farmaci adatti al trattamento (tv. sintomatico) dell’influenza, ricordiamo che è di fondamentale importanza bere molto, così da evitare il rischio di disidratazione dovuto all’innalzamento della temperatura corporea.
E’ consigliata l’assunzione di 1,5-2 litri di acqua/die … per variare la qualità dei liquidi si consiglia l’assunzione di tisane o infusi, spremuta di agrumi
E ‘ vivamente sconsigliata l’assunzione di alcolici: vino, birra, aperitivo e spt. di superalcolici.