Influenza stagionale: Australiana
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha emanato la circolare "Prevenzione e controllo dell'influenza Australiana: raccomandazioni per la stagione 2008-2009"

L’influenza stagionale, cosiddetta australiana, è arrivata in Italia
Tre ceppi tutti appartenenti al sottotipo A/H3N2 sono stati isolati per la prima volta sul territorio nazionale dal Laboratorio dell’Università di Parma. A comunicarlo, il Centro Nazionale per l’Influenza attivo presso l’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate-MIPI).
I campioni esaminati dal Laboratorio parmense sono stati prelevati da 3 soggetti: un bambino di 5 anni, una donna di 35 anni e suo figlio di 2 anni, tutti non vaccinati. Dalle prime indagini di laboratorio i 3 ceppi isolati appartengono alla nuova variante antigenica A/Brisbane/10/07 contenuta nel vaccino antinfluenzale per la stagione 2008-2009. Si rammenta che la circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali: “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2008-2009” è disponibile su www.ministerosalute.it.
Il Sottosegretario alla salute Ferruccio Fazio ha sottolineato: “la vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Ricordo a coloro che ancora non si sono vaccinati che il periodo ottimale per effettuare la vaccinazione va fino alla fine di dicembre e che, dunque, sono ancora in tempo a ricorrere a questo tipo di profilassi”.
La vaccinazione antinfluenzale può essere effettuata da tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione ma, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e regionale, le categorie di soggetti in cui è consigliata la vaccinazione, sono . . .
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
- bambini di età superiore a 6 mesi e gli adulti affetti da patologie croniche
- donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica;
- individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
- medici e personale sanitario d’assistenza;
- contatti familiari di soggetti ad alto rischio;
- soggetti addetti a servizi di primario interesse collettivo;
- personale che, per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.
Per chi non rientra in una delle sopraelencate categorie a rischio, ricordiamo che è comunque possibile effettuare una prevenzione influenzale con “rimedi naturali”.
Il vaccino si acquista in farmacia dietro presentazione di ricetta medica.
Per la nostra condizione climatica e per l’andamento temporale mostrato nelle stagioni epidemiche precedenti, il periodo ottimale per la conduzione della campagna di vaccinazione è l’autunno, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.
Nell’ambito delle programmazioni di offerta delle diverse Regioni e Province Autonome, il vaccino è offerto gratuitamente ai soggetti su elencati, in una unica dose per tutti i soggetti di età superiore ai 9 anni, (per i bambini al di sotto di tale soglia d’età, che siano vaccinati per la prima volta, devono essere somministrate due dosi pediatriche di vaccino a distanza di 4 settimane).
E’ bene ricordare, però, che si può limitare la diffusione dell’influenza, per noi e per chi ci è vicino, con una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani).
Tratto da: “Il Settimanale del Ministero del Lavoro, salute e Politiche sociali”