Influenza suina o meglio Influenza A – H1N1

Cos'è l'influenza A H1N1 ? - Quanti sono i virus responsabili ? - L'influenza A H1N1 può infettare l'uomo? - Quali sono i sintomi nell'uomo ? - Le persone possono prendere l'influenza suina mangiando carne di maiale? - Come si trasmette l'influenza suina? - Il virus di quest'epidemia in Messico e Usa è contagioso? - Come si può diagnosticare l'infezione da virus influenzali suini nell'uomo? - Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali suini nell'uomo?

Influenza suina o meglio Influenza A – H1N1  –  INFLUENZA SUINA o meglio Influenza A – H1N1: cosa c’è da sapere. Riportiamo di seguito una serie di domande/risposte sui dubbi più frequenti relativi all’influenza suina, così come elaborato dai Cdc di Atlanta e dal Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali – Direzione generale Prevenzione sanitaria.
 
Cos’è l’influenza A – H1N1?
L’influenza suina è una malattia respiratoria acuta dei maiali causata virus influenzali del tipo A, che causano abitualmente epidemie di influenza tra i suini. I virus dell’influenza suina causano alti livelli di malattia e bassa mortalità nei maiali. I virus dell’influenza suina possono circolare tra i maiali in tutti i mesi dell’anno, ma la maggior parte delle epidemie si manifesta nel tardo autunno e in inverno, così come accade per le epidemie nella popolazione umana. Il virus dell’influenza suina classica (virus influenzale A/H1N1) è stato isolato per la prima volta negli anni ‘30 del secolo scorso.

Quanti sono i virus responsabili?
Come tutti i virus influenzali, anche quelli dell’influenza suina mutano continuamente: i maiali possono essere infettati dai virus dell’influenza aviaria così come da quelli dell’influenza suina. Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di “riassortimento” e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere. Nel corso degli anni, sono emersi diverse varianti di virus influenzali suini; al momento, nei maiali sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A: H1N1, H1N2, H3N2, and H3N1. Comunque, la maggior parte dei virus isolati recentemente nei maiali è stata H1N1.

L’influenza A/H1N1 può infettare l’uomo?

I virus dell’influenza suina non infettano normalmente l’uomo. Comunque, possono verificarsi infezioni umane sporadiche con virus influenzali suini. Normalmente questi casi di infezione umana da virus influenzali suini si manifestano in persone con esposizione diretta ai maiali (per esempio lavoratori addetti ad allevamenti e industrie suinicole, frequentatori di fiere zootecniche) .

Quali sono i sintomi nell’uomo?
I sintomi dell’influenza suina sono simili a quelli della “classica” influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d’appetito, tosse. Alcune persone con influenza suina hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. Come l’influenza stagionale, anche l’influenza suina può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e in passato sono stati segnalati casi di complicanze gravi (polmonite e insufficienza respiratoria) e decessi associati a infezione da virus dell’influenza suina.

Quanto è grave l’influenza suina nell’uomo?

Come l’influenza stagionale, l’infezione da virus influenzale suino nell’uomo può presentarsi in forma lieve o grave.

Le persone possono prendere l’influenza suina mangiando carne di maiale?
No, i virus dell’influenza suina non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre l’influenza suina mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Mangiare carne maneggiata in maniera appropriata, carne cotta e prodotti a base di carne suina. Cuocere la carne a temperatura interna di 70-80 ° gradi uccide il virus dell’influenza suina, così come gli altri batteri e virus.

Come si trasmette l’influenza suina?

I virus influenzali possono essere trasmessi direttamente dai maiali all’uomo e dall’uomo ai maiali. Le infezioni umane con virus influenzali di origine suina si manifestano con maggiori probabilità in persone che hanno contatti ravvicinati con i suini, come negli allevamenti o nelle fiere zootecniche. È possibile anche la trasmissione da persona a persona. Si ritiene che ciò accada con le stesse modalità di trasmissione dell’influenza stagionale, cioè attraverso la diffusione di goccioline di secrezioni naso-faringee con la tosse e lo starnuto. Le persone possono anche infettarsi toccando superfici contaminate con secrezioni infette e poi portando alla bocca e al naso le mani. Per questo il lavaggio delle mani è una misura molto importante per ridurre il rischio di infezione.

Il virus di quest’epidemia in Messico e Usa è contagioso?

Ci sono evidenze, stabilite dai Cdc degli Stati Uniti, che il virus responsabile dei casi in Usa si stia diffondendo da persona a persona: comunque in questo momento non è possibile sapere quanto facile sia questa trasmissione.

Come si può diagnosticare l’infezione da virus influenzali suini nell’uomo?
Per la diagnosi di influenza suina A è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4–5 giorni dall’inizio dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone, e in particolar modo i bambini, possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L’identificazione del virus dell’influenza suina  richiede l’invio del campione a un laboratorio di riferimento della rete Influnet, con il coordinamento dell’Istituto superiore di sanità.

Quali farmaci possono essere usati per trattare le infezioni da virus influenzali suini nell’uomo?

Sono disponibili diversi tipi di farmaci antivirali per il trattamento dell’influenza: amantadina, rimantadina, oseltamivir e zanamivir . Mentre la maggior parte dei virus dell’influenza suina si è rivelata suscettibile a tutti e quattro i farmaci, i virus influenzali suini isolati recentemente dagli uomini sono resistenti alla amantadina e alla rimantadina; pertanto solo oseltamivir e zanamivir sono raccomandati per il trattamento/prevenzione dell’influenza umana da virus influenzale suino.

Tratto da: Giornale del medico – Servizio On line
 
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