Insufficienza venosa, problemi circolatori . . . cosa fare ?

Per insufficienza venosa (IVC) degli arti inferiori si intende un difficoltoso ritorno venoso . . . Circa il 30% della popolazione femminile e il 15% di quella maschile ne è affetto . . . .

Insufficienza venosa, problemi circolatori . . . cosa fare ?

E’ estate e fa ancora molto caldo. Probabilmente molte persone durante questi mesi si sono lamentate per la comparsa di alcuni”disturbi” agli arti inferiori. 
Con il ritorno alla vita lavorativa e con l’arrivo dell’autunno sarebbe bene iniziare o continuare a prendersi cura delle proprie gambe, non solo del punto di vista estetico ma anche e soprattutto di quello funzionale; quindi riportiamo alcune informazioni su problemi circolatori . . . . . . .

L”insufficienza venosa ha due varianti:

  1. Organica: è causata da patologie venose come varici, tromboflebiti . . .
  2. Funzionale: in questo caso le vene non sono patologiche, ma vengono sottoposte ad un sovraccarico funzionale

L’insufficienza venosa si può evidenziare mediante la comparsa di edema, stanchezza, pesantezza e/o tensione degli arti inferiori, dolore, fino alla comparsa di stati infiammatori come la flebite oppure la presenza di trombosi o ulcerazioni cutanee.
Molto frequentemente, quando proviamo a fare una corsa, una camminata a passo veloce ci si accorge che ci si stanca velocemente . . .
Molto frequentemente ci si accorge che al termine della giornata le caviglie sono gonfie . . . 
Molto frequentemente dopo anni di “gambe pesanti”, gonfie e dolenti ci si accorge che a livello cutaneo iniziano a comparire i primi “capillari” o meglio teleangiectasie . . . fino alla comparsa di venule palpabili, contorte che possono esitare in vere e proprie varici . . .
La diagnosi di IVC è clinica e strumentale (ecocolordoppler).
La terapia può comportare la semplice utilizzo di presidi medici come le calze elastiche, talvolta di plantari che migliorino il ritorno venoso oppure l’utilizzo di farmaci flebotrofici.
Si può poi arrivare alla vera e propria sclerotizzazione del vaso venoso fino all’asportazione vera e propria della varice.

Esistono però alcuni fitoterapici che hanno dimostrato una buona efficacia nel migliorare la sintomatologia di una inziale IVC.
 

  1. MELILOTO OFFICINALIS: riduce il gonfiore (edema) grazie alla sua azione sul circolo linfatico
  2. ALGA ROSSA: ricca di vitamina P, svolge una discreta azione nei disturbi di origine venosa, come ad esempio gambe pesanti e “gonfiore”, edema. 
  3. CENTELLA ASIATICA: migliora la funzionalità microcircolatoria 
  4. GINKGO BILOBA: viene utilizzata per la sensazione di “gambe pesanti”. La sua azione sulle vene è attribuita alla ricchezza di vitamina P (flavonoidi). 
  5. IPPOCASTANO:  ha un’azione tonica sulle pareti delle vene e diminuisce dunque il rischio di dilatazione dei vasi; è un efficace aiuto per le “gambe gonfie”.
  6. MIRTILLO NERO
  7. HAMAMELIS VIRGINIANA: utile per il “gonfiore” degli arti inferiori, ha una azione antiemorragica e vasocostrittrice venosa.
     
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