Help intestino infiammato
La causa potrebbe essere un'intolleranza al lattosio che può essere accompagnata da altre reazioni alimentari che andrebbero indagate più approfonditamente

Intolleranza al lattosio e benessere intestinale
Il latte e i suoi derivati possono risultare dannosi per la salute dell’intestino, in particolare il lattosio può causare uno stato di infiammazione intestinale.
Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e negli alimenti da esso derivato, che lo contengono in misura variabile: il Parmigiano Reggiano, ad esempio, ne è privo.
Per essere metabolizzato necessita di un enzima, l’enzima lattasi, in grado di scindere il lattosio nelle sue due componenti, il glucosio e il galattosio. Questa scissione avviene nell’intestino tenue ad opera dell’enzima lattasi, che come tutti gli enzimi ha il compito principale di facilitare l’assimilazione di specifici cibi “riducendoli” a elementi più semplici.
Se l’enzima lattasi è carente o assente, il lattosio non può essere digerito e resta a fermentare nel lume intestinale.
Di per sé questo zucchero non è causa di infiammazione, tuttavia in chi presenta un deficit della lattasi, ovvero un’intolleranza al lattosio, l’assunzione di latte e derivati dà sintomi a livello gastrointestinale come gonfiore, meteorismo, dolori addominali, diarrea.
Il disturbo, che si stima interessi almeno il 40% degli italiani, può essere di origine genetica, e dunque comparire già dall’infanzia, oppure manifestarsi in età adulta.
Un recente studio dell’Università di Bologna, pubblicato su Critical reviews in food science and nutrition, non ha riscontrato alcuna associazione tra l’assunzione di prodotti caseari e un’attività pro-infiammatoria se non in soggetti allergici al latte vaccino.
A conclusioni analoghe era giunta anche una ricerca del 2013 pubblicata invece su American Journal of Nutrition e realizzata dalla Laval University (Canada): il consumo di alimenti derivati dal latte non determinava effetti avversi sui biomarcatori dell’infiammazione in soggetti obesi o sovrappeso.
Nonostante queste due ricerche chi è intollerante al lattosio presenta effetti avversi alla sua assunzione.
Questa intolleranza può manifestarsi con sintomi tipici della Sindrome dell’intestino irritabile, pertanto è possibile ed è utile sottoporsi al breath test per valutare l’esatta origine di quei sintomi.
L’intolleranza al lattosio può essere dovuta anche ad alcune malattie a carico del piccolo intestino, responsabili del deficit di lattasi e del malassorbimento, come la celiachia o la malattia di Crohn.
Non bisogna però fermarsi all’esito del Breath Test, perché scoprire di essere intolleranti al lattosio evidenzia la causa di un malessere ma non lo risolve.
In molti casi questa intolleranza biochimica si accompagna ad altre reazioni alimentari che andrebbero indagate più approfonditamente.
Talvolta l’intolleranza alle proteine del latte, presenta sintomi simili all’intolleranza al lattosio, ma comporta una reattività nei confronti di tutti i prodotti lattiero-caseari, compresi quelli delattosati.
In questi casi sarebbe utile eseguire un test per la ricerca delle intolleranze alimentari, e seguire quella che noi definiamo dieta di rotazione finalizzata alla riduzione dell’infiammazione e al recupero della tolleranza nei confronti dell’alimento o del Gruppo Alimentare incriminato. Questo innescherà un processo di desensibilizzazione che porterà al recupero della tolleranza e del benessere.
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