Intolleranze alimentari e patologia

Intolleranze alimentari e patologie
Curare molte patologie eliminando l’infiammazione da cibo
L’infiammazione da cibo altro non è che un fenomeno di accumulo, di continua e ripetuta stimolazione del sistema immunitario. Per questo i sintomi o i “disturbi” rimangono per così dire “subclinici” per molto tempo, finché l’accumulo di cellule infiammatorie (citochine) non è tale da sovrapporsi ai fisiologici meccanismi di difesa; solo allora tali sintomi si rendono evidenti. Quindi non è l’alimento a provocare una intolleranza ma la continua stimolazione del sistema immunitario che determina nel tempo la comparsa di uno stato infiammatorio o il venir meno delle fisiologiche difese immunitarie.
E’ bene precisare che mentre i sintomi connessi alle allergie sono percepiti quasi immediatamente, i sintomi provocati dalle intolleranze alimentari (o allergie ritardate) sono il frutto di uno stimolo immunologico ripetuto nel tempo di entità ridotta, è meno facile quindi riconoscere un rapporto diretto tra la sostanza che scatena la reazione e la reazione stessa. Per questo la sintomatologia dell’intolleranza alimentare viene spesso svalutata. Ma si può manifestare in modo estremamente vario ed interessare qualsiasi sistema o apparato.
Riportiamo di seguito le patologie che più frequentemente possono correlarsi alla presenza di una sensibilizzazione alimentare.
Sistema Nervoso centrale |
Cefalea ed emicrania, difficoltà di concentrazione, astenia, sonnolenza, affaticamento, sindrome da stanchezza cronica, alcune forme di insonnia. |
Apparato respiratorio |
Allergie Respiratorie, riniti, sinusiti, bronchiti, asma, tosse difficoltà di respirazione faringite o laringite recidivante, raucedine, poliposi nasale e sinusale, russamento (roncopatia), ostruzione nasale, olfatto ridotto o aumentato, “raffreddore da cibo”. |
Apparato cardiovascolare |
Palpitazioni, pesantezza e ritenzione idrica degli arti inferiori. |
Cute |
Eruzioni cutanee, eczema, orticaria, acne, dermatiti, prurito cutaneo, ritenzione idrica e linfedema, eritema solare. |
Apparato gastrointestinale |
Gonfiore e dolore addominale, nausea, difficoltà digestiva, stipsi o diarrea, colon irritabile, gastrite, celiachia, flatulenza, meteorismo intestinale, eruttazioni, pesantezza post-prandiale. |
Apparato genitourinario |
Cistiti, vaginiti, infezioni, dismenorrea, candidosi, cistiti abatteriche (quelle in cui non sembra esserci alcun battero responsabile), ripetizione di queste patologie, enuresi, mestruazioni abbondanti o dolorose o irregolari. |
Muscoli e articolazioni |
Mialgie e crampi, tendenza agli strappi, dolori articolari, artriti, rigidità muscolare, artrite reumatoide Miglior rendimento atletico dello sportivo amatoriale ed agonista. |
Metabolismo, diabete e obesità |
Trattamento del sovrappeso e dell’obesità, dismetabolismo lipidico e glucidico. Numerosi sono gli studi che mostrano una correlazione tra intolleranza agli alimenti e sovrappeso: controllando l’assunzione degli alimenti non tollerati si può ottenere una riduzione dell’infiammazione indotta dagli alimenti, una riduzione dei radicali liberi e un miglioramento della sensibilità insulinica, con effetti a cascata sul metabolismo. |
Varie |
Congiuntivite, stanchezza cronica immotivata, “P.E.F.S.” (cellulite), miglioramento performance muscolare sportiva. |
In genere comunque, qualsiasi disturbo con componente infiammatoria cronica dovrebbe fare riflettere sulla possibilità di poter diagnosticare una ipersensibilità alimentare nascosta.