Mantieni in salute il tuo cuore

Mantieni in salute il tuo cuore
Come abbiamo precisato nell’introduzione Intolleranze alimentari e patologie è possibile curare molte patologie eliminando l’infiammazione da cibo seguendo una apposita dieta di rotazione sugli alimenti a cui si è intolleranti.
Le intolleranze alimentari, per il loro legame con lo stato infiammatorio dell’organismo, giocano un ruolo molto importante anche per la prevenzione di molte patologie cardiovascolari come l’infarto, ictus, ipertensione ecc.
In questa sezione consigliamo la lettura di alcuni articoli che ci permetteranno di approfondire la correlazione tra queste patologie, l’alimentazione e l’infiammazione da cibo.
Prenditi cura del tuo cuore
Come raggiungere la salute cardiovascolare «ideale», ovvero ciò che i cardiologi raccomandano:
- non aver mai fumato o aver smesso da più di un anno;
- avere un indice di massa corporea inferiore a 24,9 kg/m2 (calcolato dividendo il peso per l’altezza al quadrato) e una circonferenza vita inferiore a 80 cm nella donna e inferiore a 94 cm nell’uomo;
- fare almeno 150 minuti di esercizio fisico moderato o 75 minuti di esercizio intenso a settimana;
- seguire una dieta equilibrata, mangiando soprattutto frutta e verdura, cereali, pesce (almeno 3-4 volte a settimana), carni magre, cibi con pochi grassi, non bere bevande troppo zuccherate, ridurre a meno di 1.500 milligrammi il consumo quotidiano di sale;
- avere il colesterolo totale inferiore a 200 mg/dL,
- la pressione arteriosa intorno ai valori 120/80 mm Hg,
- la glicemia a digiuno inferiore a 100 mg/dL. Leggi tutto . . . . .
Qualche consiglio per tenere sotto controllo il nostro apparato cardiovascolare:
- E’ importante controllare periodicamente la propria circonferenza vita
- Evitare cibi molto salati perchè favoriscono l’aumento della pressione arteriosa
- L’abitudine di “saltare” i pasti, non mantenendo la giusta cadenza dei pasti in cui suddividere l’alimentazione della giornata, favorisce il “senso di fame” e porta a mangiare grandi quantità di cibo in un pasto unico, generalmente quello serale con conseguente difficile consumo delle calorie introdotte (specialmente se l’unico pasto è quello serale).
IMPARIAMO A CONTROLLARE PERIODICAMENTE IL LIVELLO DEI LIPIDI EMATICI
Tutti, dall’età adulta in poi, dovrebbero effettuare una determinazione del “profilo lipidico” nel sangue e ripeterlo periodicamente ciò da informazioni su:
– Trigliceridi
– Colesterolo Totale
– LDL colesterolo (“cattivo”) il maggiore responsabile del danno delle arterie
– HDL colesterolo (“buono”) ostacola il deposito di colesterolo nelle arterie. Leggi tutto. . . . .
Cuore a rischio per chi salta la colazione . . . Cosa possiamo fare per mantenere il cuore in forma?
Secondo uno studio pubblicato su Circulation, ricercatori della University of East Anglia di Norwich (UK), analizzando i dati relativi a quasi 94 mila donne giovani e di mezza età, seguite per 18 anni, hanno osservato che coloro che mangiavano più spesso fragole e mirtilli (almeno tre porzioni alla settimana) presentavano un rischio di infarto inferiore del 32% rispetto alle donne con i consumi più bassi (una porzione al mese, o meno).
Il merito sarebbe delle antocianine, composti della famiglia dei flavonoidi – a cui fragole e mirtilli, ma anche arance rosse, ribes, melanzane, uva devono i loro colori rossi, blu o viola – con riconosciute proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie.
Anche la vitamina C, ben presente in vari frutti dell’estate, non è da meno Leggi tutto. . . .
Combattiamo la pressione alta con l’attività fisica e il buon umore
. . . . . Lo studio Tra il 1991 e il 2009, oltre 57mila tra i partecipanti sono stati sottoposti a test da sforzo cardiaco in quanto soffrivano di dolore al petto o fiato corto per escludere l’ischemia. All’inizio dello studio, 35.157 partecipanti avevano una storia di pressione alta. Gli studiosi hanno misurato la forma fisica delle persone calcolando il loro dispendio energetico in METs, un’unità di misura che si usa per stabilire il costo metabolico di un’attività fisica tramite la stima della quantità d’ossigeno che il corpo utilizza per ogni chilogrammo di peso corporeo al minuto. Un MET corrisponde alla quantità consumata a riposo; ogni quantità al di sopra di 1, corrisponde allo sforzo fisico, e a maggiore intensità d’esercizio corrisponde numero più alto di MET.
Il risultato la correlazione tra fitness e ipertensione è risultata evidente per tutti i soggetti a prescindere da età, genere, razza, obesità, diabete e pressione arteriosa Leggi tutto. . . . .
La lista dei 6 cibi maggiormente incriminati è americana ma essa comprende i cibi più comunemente consumati in Italia e capisaldi della dieta mediterranea.
- il pane con tutti i suoi derivati prodotti da forno. Una fetta, sostengono i ricercatori, potrebbe già contenere il 15 per cento del quantitativo di sale raccomandato al giorno.
- gli affettati e la carne cotta e tagliata a fette (come il classico tacchino o il roastbeef), acquistata già pronta.
- la pizza: (una fetta contiene circa 760 mg di sodio) con due fette si arriverebbe già al limite del consumo di sale quotidiano
- pollo arrosto confezionato, 100 gr circa di bocconcini di pollo impanati contengono 600 mg di sodio
- la famiglia delle zuppe pronte in scatola: una tazza di brodo in scatola può avere fino a 940 mg di sodio
- i panini farciti: uniscono insieme il pane e gli affettati, e magari le salse (ketchup, mostarda, maionese) dove il sale fa da padrone, è stato rilevato che un singolo sandwich può contenere 1500 mg di sodio Leggi tutto. . . . .
Intolleranza al sale e salute
Prima di vedere nel dettaglio cosa è bene fare nel caso si sia affetti da tale intolleranza, ricordiamo l’influenza negativa dell’infiammazione di basso grado sulla nostra salute, e come il cibo possa provocare in persone sensibilizzate la produzione di citochine e sostanze infiammatorie che provocano una serie di sintomi e patologie correlabili alla presenza di una intolleranza alimentare (allergie alimentari ritardate). Leggi tutto. . . . .