Nichel, intolleranza in crescita . . . cosa fare

 

Infiammazione da cibo e Nichel sono sempre più correlati nella pratica clinica. I disturbi che li legano non si limitano solo alla presenza di allergia da contatto, in cui una dieta adeguata può comunque portare alla guarigione, ma a tutti i disturbi che ormai si conoscono dipendere dalla presenza di sostanze infiammatorie prodotte dall’organismo in risposta alla assunzione di alcuni alimenti.

Negli ultimi anni, le allergie e le intolleranze al nichel sono aumentate di frequenza, e ciò è dovuto al fatto che senza mai provocare una reazione immediata, l’assunzione alimentare di cibi con un elevato contenuto di Nichel o di sostanze che gli assomiglino contribuisce all’aumento complessivo dell’infiammazione da cibo di un organismo, provocando reazioni che si manifestano dopo aver superato un certo livello di soglia.
Tra i fattori responsabili di questo aumento è da segnalare, per esempio, che molti non inseriscono tra i prodotti da tenere sotto controllo quelli che contengono grassi vegetali idrogenati e i loro analoghi.
Essi rappresentano una classe di alimenti molto diffusa (vedi tabella sottostante) e quindi gli sforzi fatti per qualche giorno si rivelano inutili, poiché invalidati dall’assunzione inconsapevole di questi grassi, e così si abbandona la terapia.
Molti sono convinti che la reazione da Nichel possa essere solo da contatto, e non seguono un corretto programma nutrizionale perdendo l’occasione di guarire; i fumatori spesso non sanno che con ogni boccata di sigaretta si introducono importanti quantità di Nichel.
 

 

Dove si trovano i grassi vegetali

Usati a livello industriale soprattutto come “amalgamanti” ed “emulsionanti”, i grassi vegetali (sia idrogenati che non-idrogenati) sono tra gli ingredienti più massicciamente presenti nei prodotti che troviamo sul mercato.

Salvo qualche rara eccezione, vanno ritenuti presenti in questi gruppi di alimenti

Margarine grassi vegetali idrogenati per definizione.

Prodotti in sacchetto: crackers, biscotti, fette biscottate, grissini  patatine fritte, arachidi e noccioline tostate.

Pani speciali:  come quelli conditi, all’olio, numerosi pani integrali, le fette da toast, le focacce, le fette biscottate, i crostini

Cioccolato, gelati, e caramelle: dove i grassi sono presenti come stabilizzanti ed emulsionanti.

Pasticceria industriale: biscotti, brioche, merendine, torte, pasticcini, snacks.

Frutta secca e semi oleosi

Dadi da brodo

Marmellate: alcuni tipi ne contengono

Fritti e grassi cotti

Secondo studi recenti molte delle patologie legate al Nichel, migliorano o si risolvono con una dieta di rotazione sui cibi ad elevato contenuto di nichel solfato e di GRASSI VEGETALI.
Vista la presenza abbondante di residui di solfato di nichel nella lavorazione dei grassi vegetali per l’industria alimentare, la dieta richiederà una particolare attenzione ai cibi industriali.

Ricordiamo che la reazione al Nichel non è solo da contatto, e l’alimentazione gioca un ruolo molto importante nei processi di guarigione.

Noi affrontiamo i problemi correlati al Nichel individuando anzitutto l’eventuale motivo dell’infiammazione da cibo, attraverso un test specifico, e in relazione ai risultati impostiamo una dieta di rotazione per gli alimenti che sono responsabili dell’infiammazione stessa.
 E’ fondamentale conoscere gli alimenti che ne sono ricchi, perché l’assunzione di questi cibi contribuisce all’aumento complessivo dell’infiammazione, provocando reazioni che assomigliano più all’effetto della goccia che fa traboccare un vaso piuttosto che quello di una diretta aggressione.

 

Alimenti da evitare

Asparagi,Cipolla (se usata solo per insaporire va bene),Funghi, Lenticchie, Pera, Prugna, Pomodoro, Spinaci, Kiwi, Mais, Avena, Grano saraceno e miglio (farine), tutti i prodotti industriali contenenti grassi vegetali come da tabella precedente, cioccolato, Ostriche e Aringhe, Fritti, Semi oleosi tostati

Attenzione anche a….

Oggetti in metallo (ganci biancheria, chiusure lampo, bottoni metallici, bigiotteria), Amalgama per otturazioni odontoiatriche, fumo di sigaretta (grande quantità), argento, cosmetici contenenti avena, oro bianco, alcune pentole di metallo, protesi dentali o ortopediche, smalto, tinture per capelli

Alternative

Fette croccanti o gallette di farine varie (niente mais e avena), Fiocchi di cereali (niente mais e avena), Pane non condito, dolci fatti con burro, Sorbetti, Zabaione