Gluten sensitivity e celiachia

Gluten sensitivity e celiachia

La Gluten-sensitivity è una reazione nei confronti del glutine non di natura autoimmune né di natura allergica; alla base di tale disturbo vi sarebbe – comunque – una iper-risposta immunitaria di tipo innato nei confronti del glutine. La sensibilità al glutine (GS = Gluten sensitivity) non è una vera allergia al grano e non è celiachia.   
Considerata con scetticismo da molti medici come un disturbo psicosomatico disfunzionale, è piuttosto una patologia che causa veri problemi gastrointestinali ed altre sintomatologie; è finalmente riconosciuta e classificata da un pool di esperti internazionali, tra cui spicca un nutrito gruppo di italiani, come un’entità nosologica a sé stante rispetto ai disturbi glutine-correlati, quali appunto l’allergia al frumento e la celiachia. Il trigger (causa) sarebbe rappresentato da un eccessivo utilizzo di grani “iperconcimati” con quantità di glutine superiore del 12% rispetto al normale.

Qualora si volesse verificare la sensibilità al glutine è ora possibile effettuare presso il nostro studio:

Il Gluten Sensitivity Test che determina la presenza di marcatori di sensibilità al glutine, nello specifico:

IgA totali
IgA o IgG Anti-Transglutaminasi per escludere la possibile diagnosi di celiachia
IgA e IgG Anti-Gliadina per confermare la possibile sensibilità al glutine.
Questo test è in grado di valutare la sensibilità al glutine non celiaca, una patologia che riguarda persone che soffrono di disturbi intestinali (es: colon irritabile e infiammazioni intestinali) ed extra-intestinali legati all’assunzione di glutine, ma che non sono né celiaci né allergici al frumento.
Potrebbe inoltre essere interessante fare il test se a seguito dell’ingestione di prodotti contenenti glutine si hanno sintomi come: stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione e sonnolenza, difficoltà digestive, addominalgia, gastrite, irregolarità intestinale.

 . . . . una volta fatto il test?
L’unico trattamento efficace per alleviare o migliorare i sintomi di questa sensibilità consiste nel seguire una appropriata dieta di rotazione finalizzata alla desensibilizzazione di tale reattività. Un’alimentazione corretta non solo permette il miglioramento dei sintomi in tempi rapidi (già nel primo mese)  ma previene anche lo sviluppo di altre allergie o sensibilità. 

La celiachia è una malattia cronica dell’intestino tenue causata dall’intolleranza alla gliadina, una componente proteica del glutine presente in alcuni cereali quali: frumento, orzo, avena, segale, farro, kamut, spelta, triticale.  L’intolleranza è mediata da meccanismi immunologici innescati quando il glutine entra in contatto con la mucosa intestinale: questo provoca una reazione che porta i linfociti a produrre sostanze tossiche per le cellule che possono determinare fenomeni infiammatori e conseguente riduzione dello spessore dei villi intestinali. La celiachia ha una prevalenza per il sesso femminile con un rapporto maschi femmine di 1:2,5.
Per l’intolleranza al glutine (celiachia) si eseguono test ematochimici di ricerca di anticorpi (ANA, EMA e Transglutaminasi IgA) oppure il prelievo bioptico di campioni della mucosa duodenale durante E.G.D.S. (esofagogastro-duodenoscopia). 

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