Il Food Intolerance Test

Il Food Intolerance Test (F.I.T.) è un test che utilizzando la metodica standardizzata ELISA consente di individuare quali sono le proteine alimentari (sostenute dalla presenza di IgG) contro le quali l’organismo ha reazioni avverse, esso prevede una ripetibilità del 90%; si svolge attraverso un semplice prelievo di sangue.
Si possono valutare un numero elevato di alimenti (FIT 46-92, fino a 184).
Ricordiamo che anche tra i cibi quotidiani, in apparenza graditi e innocui, si possono nascondere alimenti verso i quali il nostro corpo ha sviluppato le cosiddette intolleranze alimentari: si tratta di reazioni dose dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto), i cui sintomi sono legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo e che compaiono con un certo ritardo rispetto all’assunzione del cibo, per questo non è possibile collegare in modo automatico cause ed effetti.
Chi dovrebbe fare il test ? Il Food Intolerance Test è rivolto in generale a chiunque desideri intraprendere uno stile alimentare più corretto, che tenga cioè conto degli alimenti non tollerati, oppure se si hanno uno o più dei sintomi che trovate alla pagina Intolleranze alimentari e patologia
…………una volta fatto il test ?
Nel caso il test avesse riscontrato una o più intolleranze alimentari, occorre adottare un programma nutrizionale di recupero della tolleranza eseguendo una dieta di rotazione su quegli alimenti a cui si è intolleranti.
Attenzione alle diete fai da te: eliminare un alimento dalla tua dieta non è così banale, è un errore!!!
Per l’approfondimento leggi La terapia delle intolleranze alimentari
A proposito del Food Intolerance Test ci sembra interessante recuperare il seguente articolo pubblicato su J Immunoassay Immunochemistry dal titolo
Serum IgG responses to food antigens in the italian population evaluated by highly sensitive and specific ELISA test. N. Volpi , F Maccari J Immunoassay Immunochemistry 2009;30(1):51-69. doi: 10.1080/15321810802571903
In questo studio è stata testata la capacità legante delle Ig G sieriche alle proteine estratte da circa 160 cibi diversi, è stata quindi indagata la reattività degli anticorpi specifici Ig G su un ampio campione della popolazione italiana più precisamente 6879 soggetti (4551 femmine e 2328 maschi) dimostrando che le forme di reazione avversa agli alimenti più rappresentative nella nostra popolazione sono quelle riscontrate nei confronti di lieviti, frumento (Vedi anche Wheat Belly-via il frumento via la pancia), latticini e uova e che il test Elisa può essere applicato per la determinazione del livello di anticorpi Ig G nel siero e che questi ultimi possono essere utili indicatori di reazioni avverse al cibo e ipersensibilità alimentari.