La Curcuma contro l’infiammazione
Fin dall'antichità era considerata una spezia sacra, e annoverata tra le medicine naturali più efficaci.In ayurveda è utilizzata come rimedio per la depurazione epatica, per favorire la digestione, curare le infezioni e le infiammazioni...

La Curcuma contro l’infiammazione
La curcuma è una spezia ottenuta dalla polverizzazione del rizoma della Curcuma longa, una pianta di origine asiatica della stessa famiglia dello zenzero. Il termine deriva dalla parola araba kourkoum, cioè “zafferano”.
Lo stesso Marco Polo nel 1280, parlando della curcuma, disse: “Una pianta che ha tutte le proprietà del vero zafferano senza però essere lo zafferano”. Da non confondere con il curry che in realtà è un mix di spezie, tra cui troviamo anche la curcuma.
Fin dall’antichità era considerata una spezia sacra, e annoverata tra le medicine naturali più efficaci.
In ayurveda è utilizzata come rimedio per la depurazione epatica, per favorire la digestione, curare le infezioni e le infiammazioni.
In particolare nella medicina ayurvedica viene utilizzata per attenuare i disturbi legati al ciclo mestruale, ridurre la formazione di gas intestinali, e contrastare lo sviluppo di vermi e parassiti intestinali.
Sembra svolgere anche un’azione preventiva nelle malattie degenerative, infatti i popoli che ne fanno uso presentano il più basso indice di casi di Alzheimer, e gli abitanti dell’isola giapponese di Okinawa (famosa per un’alta percentuale di centenari) considerano la curcuma un elisir di lunga vita.
Ricca di antiossidanti possiede virtù immunostimolanti e antinvecchiamento.
Il suo principio attivo è la curcumina, un potente antiossidante, che le dona il suo bellissimo color giallo e le sue virtù antitrombotiche,ipocolesterolemizzanti e antinfiammatorie.
Perché è così importante l’antiossidazione?
L’ossidazione è una specie di ruggine interna al nostro organismo, causata da cio’ che gli scienziati chiamano ” SPECIE REATTIVE DELL’OSSIGENO ( ROS ) ” , ovvero molecole che avendo un elettrone in meno nel guscio, tolgono un elettrone alle molecole vicine, causando un danno o stress ossidativo.
I ROS sono causati da esposizione incontrollata ai raggi del sole, inquinamento, una dieta ad alto contenuto di grassi, ma anche dal normale processo di invecchiamento.
Questo stress ossidativo inoltre conduce ad uno stato di infiammazione cronica di basso livello, che lavora insidiosa, e che sembra sia il fattore scatenante di malattie cardiovascolari, infarti, ictus, diabete di tipo 2, Alzheimer, Parkinson, asma e tutte le malattie autoimmuni, come la psoriasi o il morbo di Crohn o l’artrite reumatoide, nonché di obesità e sovrappeso.
La curcuma grazie alle sue proprietà sembra essere in grado di contrastare proprio questo tipo di infiammazione.
Uno studio condotto presso la Tufts University di Boston ha dimostrato che l’assunzione di curcumina è in grado di ridurre il peso e il grasso corporeo in topi alimentati con una dieta contenente questa preziosa spezia.
Lo studio è stato così condotto: diciotto topi sono stati suddivisi in tre gruppi e alimentati in modo diverso, alcuni con un basso contenuto di grassi, altri con un alto contenuto di grassi e, l’ultimo gruppo, con una dieta ad alto contenuto di grassi e curcuma.
Dall’analisi dei dati relativi al peso e alla distribuzione del grasso dei topi è emerso che: quelli che avevano seguito la dieta con curcumina, avevano perso peso e massa grassa, anche senza un’eccessiva limitazione nell’assunzione di cibo. Inoltre anche i valori di glicemia, colesterolo, acidi grassi, trigliceridi e grassi del fegato risultavo diminuiti .
Altri studi hanno evidenziato che la curcuma, stimolando la secrezione biliare, favorisce il rilascio della bile, quindi l’eliminazione delle tossine attraverso le feci con un aumento della peristalsi intestinale, favorendo così la metabolizzazione dei grassi e la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue anche negli esseri umani.
Link agli studi
Dietary Polyphenols and Obesity
Curcumin inhibits adipogenesis in 3T3-L1 adipocytes and angiogenesis and obesity in C57/BL mice.