La dieta Calmante
Se pensiamo a periodi particolarmente stressanti della nostra vita, per molti di noi coincidono con aumento di peso, problemi digestivi, dolori addominali, affaticamento, disturbi del sonno, questo perché quando si è stressati si tende a mangiare di più o a preferire cibi ricchi di carboidrati e grassi.

La dieta Calmante
Se pensiamo a periodi particolarmente stressanti della nostra vita, per molti di noi coincidono con aumento di peso, problemi digestivi, dolori addominali, affaticamento, disturbi del sonno, questo perché quando si è stressati si tende a mangiare di più o a preferire cibi ricchi di carboidrati e grassi.
Tutto questo è confermato da uno studio pubblicato dall’International Journal of Obesity e condotto in Giappone su circa 200 lavoratori di una industria manifatturiera: in questi l’obesità è risultata associata allo stress psicologico dovuto all’eccessivo lavoro e alla scarsa possibilità di controllo sulla propria attività.
Anche i più giovani “mangiano peggio” se sono stressati: in una ricerca inglese, pubblicata su Health Psychology, svolta su più di 4000 adolescenti (età media 12 anni), si è osservato che i ragazzi sotto stress – indipendentemente dal sesso, dal peso, dallo stato socioeconomico e dall’etnia – saltavano più spesso la colazione, mangiavano più cibi grassi e snack, consumavano meno frutta e verdura. Sembra inoltre che coloro che rispondo alla stress con livelli più elevati di cortisolo (l’ormone “dello stress” per eccellenza) introducono più calorie e mangiano significativamente più cibi dolci, rispetto a coloro che producono meno cortisolo.
Inoltre altri studi evidenziano una stretta relazione tra stress cronico e rapidità dell’invecchiamento cellulare.
Lo studio (Epel ES et al. Accelerated telomere shortening in response to life stress, Proc Natl Acad Sci U S A 2004 Dec. 7; 101:17312-5) ha misurato la percezione dello stress con un questionario e l’ha confrontata con molte caratteristiche dei linfociti in circolo.
Tra le donne sottoposte allo studio (età media 38 anni), il 67% delle quali assisteva bambini affetti da malattie croniche), quelle che riferivano il livello più alto di stress cronico erano anche quelle con il maggiore stress ossidativo (ovvero un eccesso di sostanze ossidanti rispetto a quelle antiossidanti nel sangue) e con parametri biologici che rivelavano un’accelerazione dell’invecchiamento cellulare.
L’alimentazione può aiutarci a difenderci dallo stress?
Sicuramente sì, seguire una dieta sana rispettosa delle nostre esigenze è fondamentale per evitare problemi digestivi, dolori addominali, affaticamento, disturbi del sonno che ci rendono meno efficienti e propositivi. Migliorare la propria alimentazione oltre a migliorare la nostra forma fisica ci aiuta anche ad affrontare meglio lo stress facendoci sentire più forti e intraprendenti.
La dieta antistress è una dieta bilanciata, varia in modo da fornire tutti i principi nutritivi di cui il nostro organismo ha bisogno per funzionare al meglio ecco allora qualche breve indicazione:
- Assumere molta frutta e verdura fresche ricche di minerali e vitamine ma soprattutto di sostanze antiossidanti utili nella lotta ai radicali liberi.
- Mangiare lentamente e masticare bene; frazionare le calorie prevedendo, oltre alla prima colazione, al pranzo e alla cena, uno o due spuntini (per esempio, a base di frutta una spremuta o un succo di frutta).
- Alla sera prima di coricarsi, si può prendere una bevanda calda (ovviamente non eccitante) che, grazie al suo tepore, stimoli quella parte del sistema nervoso autonomo che favorisce il rilassamento; un piccolo aiuto può venire anche dai carboidrati (1 caramelle, un cucchiaino di zucchero o di miele) che possono influenzare i livelli cerebrali di serotonina, neurotrasmettitore associato a sensazione di benessere.
- Come fonti di zuccheri, è bene preferire alimenti frutta, latte, yogurt, che apportano anche varie sostanze utili e non eccedere con gli zuccheri raffinati.
- E’ utile non eccedere con il sale, bere acqua in abbondanza e moderare caffè o altre bevande eccitanti (la caffeina aumenta la secrezione di cortisolo ed eccita la parte simpatica del sistema nervoso autonomo, uno dei principali protagonisti delle reazioni da stress); da limitare anche il consumo di alcolici.
Infine contro lo stress da lavoro un ottimo rimedio sembra essere una vita famigliare serena, lo sostiene uno studio dell’Università di Toronto, presentato all’ultimo congresso dell’American Heart Association, nell’autunno scorso. Usando come indice l’aumento della pressione sanguigna, sono stati studiati per un anno 216 individui, uomini e donne, con età compresa fra 40 e 65 anni, che svolgevano attività professionali notoriamente stressanti (medici, infermiere, amministratori, ecc.) e che si erano sposati, oppure convivevano, da almeno sei mesi. È risultato che nelle coppie in cui regnava la maggiore armonia coniugale, valutata tramite un apposito test, sia i mariti sia le mogli non sviluppavano la cosiddetta ipertensione da stress, che può portare a problemi cardiaci e di circolazione cerebrale.
Un altro studio della Princetown University aveva già indicato che gli uomini sposati vivono di più perché, con l’aiuto della partner, combattono meglio lo stress.