La rivincita delle uova

Un recente studio retrospettivo ha evidenziato come il consumo di uova non risulta associato col rischio di malattia e di morte per cause cardiovascolari...

La rivincita delle uova

Un recente studio retrospettivo su 16 studi dell’Università del North Carolina e di altri Centri, ha evidenziato come  il consumo di uova non risulta associato col rischio di malattia e di morte per cause cardiovascolari, se non nei pazienti diabetici. Fra questi, chi mangiava almeno un uovo al giorno presentava un rischio di malattia cardiovascolare del 69% superiore rispetto a chi aveva i consumi più bassi (meno di un uovo alla settimana). È vero che le uova sono ricche di colesterolo e che in genere è meglio moderare l’apporto di questo componente, ma è anche vero che l’assorbimento intestinale del colesterolo alimentare è piuttosto basso e molto variabile da individuo ad individuo.
Inoltre, non è tanto il colesterolo alimentare ad aumentare la concentrazione del colesterolo nel sangue, quanto altri componenti alimentari, in particolare i grassi saturi, che sono i primi a dover essere tenuti sotto controllo.
Come riconoscere i grassi saturi? Sono facili da individuare perchè si trovano generalmente nei grassi solidi, soprattutto nei grassi animali  come strutto, burro, parte grassa delle carni e nei formaggi. Ma spesso si trovano nei prodotti industriali con la dicitura grassi e oli di origine vegetale, sono soprattutto olio di palma e di cocco, la loro origine vegetale non li rende certo meno nocivi rispetto a quelli animali, fornisce solo l’illusione che siano salutari perché vegetali.
L’aumento del rischio cardiovascolare nei diabetici è dovuto al fatto che  a parità di fattori di rischio, e in particolare del livello di colesterolo plasmatico, il soggetto diabetico ha una probabilità di eventi cardiovascolari molto più elevata rispetto a chi non lo è. Quindi lo stesso valore di colesterolemia, associato a un determinato consumo di uova, comporta un rischio più alto nel diabetico. Questo non vuol dire però che il diabetico debba astenersi dal consumo di uova, deve solo stare più attento e non eccedere.

Le uova sono un cibo estremamente nutriente, e anche molto economico.
Se assunte nelle giuste dosi, aiutano anche  la funzionalità del fegato.

  • Le uova infatti sono ricche di un aminoacido utile per il funzionamento del sistema epatico, detto colina che stimola la secrezione della bile e, legandosi ai fosfolipidi, aiuta a prevenire l’ossidazione e l’accumulo dei grassi nel fegato. La colina agisce prevenendo la formazione dei depositi di grasso e colesterolo sulle arterie, che costituiscono l’anticamera dell’arteriosclerosi. Alcuni studi confermano poi che la colina  riduce l’assorbimento intestinale ed ematico non solo del colesterolo contenuto nelle uova, ma anche degli alimenti assunti con esso, nello stesso pasto.
  • Grazie invece alla presenza di vitamine del gruppo B le uova riducono il livello di omocisteina, fattore di rischio dei disturbi cardiaci, mentre l’apporto di ferro è utile in caso di anemia e tonifica il sistema immunitario, con benefiche ripercussioni sulla funzionalità metabolica.
  • Inoltre le uova sono un ottimo alimento a tutte le età poiché contribuiscono alla regolazione metabolica e garantiscono elasticità e tonicità dei tessuti. Ricordiamo però che i bambini piccoli devono iniziare ad assumere prima il tuorlo (dai 5 mesi) e poi l’albume (dai 12 mesi in poi).
  • In chi segue una dieta vegetariana, sono utili per garantire il corretto apporto di vitamina B12, fondamentale per il metabolismo del tessuto nervoso, la prevenzione della degenerazione mentale, la maturazione dei globuli rossi e la produzione del Dna, oltre che per combattere lo stress.
  • Negli sportivi le uova sono preziose per il contenuto di proteine ad alto valore biologico e per lo zinco, utili per l’efficienza della massa muscolare.
  • Negli anziani le uova sono ideali per compensare la minore assunzione di carne in seguito a difficoltà di masticazione e digestione, tipica della terza età.

Quante se ne possono mangiare?

Se non vi sono patologie particolari, una persona adulta sana può consumare fino a 3-4 uova alla settimana.

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