Lattoferrina e Covid-19
Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista Nutrients, la lattoferrina, una proteina presente in diverse secrezioni umane, funziona come immunomodulatore della risposta immunitaria antivirale con effetti moderati contro l'infezione da Sars-CoV-2.

Lattoferrina e infiammazione da Covid-19
Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista Nutrients, la lattoferrina, una proteina presente in diverse secrezioni umane, funziona come immunomodulatore della risposta immunitaria antivirale con effetti moderati contro l’infezione da Sars-CoV-2. I risultati dello studio sono molto interessanti e incoraggianti perché ci dimostrano che il trattamento preventivo con lattoferrina non solo ha migliorato la risposta immunitaria antivirale con effetti moderati contro l’infezione da Sars-CoV-2 ma, soprattutto, ha modulato positivamente la produzione di citochine innescata dal virus nelle cellule intestinali, la famosa tempesta citochinica che, come noto, è il meccanismo predominante della patogenesi di Covid-19» come spiega Fabrizio Pregliasco, dell’Università degli Studi di Milano, co-autore dello studio.
I ricercatori hanno valutato quanto potesse essere utile la lattoferrina bovina nella prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2 in vitro, e hanno verificato quali effetti potesse avere sulle risposte immunitarie e sull’inibizione della replicazione virale. Dall’analisi è emerso che la lattoferrina ha ridotto l’espressione di alcune citochine, come l’interleuchina-6, coinvolte nella tempesta citochinica, confermando che la proteina svolge un’azione immunomodulatrice nel corso di infezioni.
Gli autori hanno anche notato che la lattoferrina è stata in grado di ridurre in maniera significativa l’espressione di geni antivirali, e ha protetto le cellule intestinali dall’infezione di Sars-CoV-2, e in questo modo ha parzialmente ridotto la replicazione virale. Gli autori del lavoro hanno infine valutato in due modelli l’azione della lattoferrina rispetto a Sars-CoV-2 in termini di prevenzione o come cura. In entrambi i modelli si sono valutati gli effetti protettivi della lattoferrina contro l’infezione da Sars-CoV-2, osservandone lo sviluppo come indicatore della “forza” preventiva della lattoferrina e monitorando le risposte immunitarie antivirali. Tali elementi aprono la possibilità di andare oltre per poter confermare l’opportunità dell’uso della lattoferrina come un adiuvante nell’azione immunitaria anche per altri agenti batterici e infettivi conclude l’autore Dott.Pregliasco.
Per maggiore chiarezza cerchiamo di capire cos’è la lattoferrina
La lattoferrina è una glicoproteina composta da 703 aminoacidi, ad azione ferro-trasportatrice ed immunitaria, identificata per la prima volta da Sorensen nel 1939 nel latte vaccino. Abbondantissima nel colostro umano, la lattoferrina circola nell’organismo prevalentemente nel plasma sanguigno, è parte fondamentale dei globuli bianchi neutrofili.
Tipica del latte, la lattoferrina è presente anche in varie secrezioni mucose, come lacrime e saliva. Più abbondante nel colostro rispetto al latte di transizione e di mantenimento, la lattoferrina risulta inoltre tipica dei granulociti neutrofili, cellule immunitarie con funzioni di difesa da infezioni batteriche e fungine. Le proprietà antimicrobiche della lattoferrina sono principalmente dovute alla capacità di legare il ferro, sottraendolo al metabolismo di quelle specie batteriche – come l’Escherichia coli – che dipendono da esso per la propria moltiplicazione e adesione alla mucosa intestinale; ha inoltre un’azione antibatterica diretta (battericida), grazie alla capacità di ledere gli strati più esterni della membrana cellulare di alcune specie batteriche GRAM negative. L’effetto antivirale della lattoferrina è relazionato alla sua capacità di legarsi ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo l’ingresso del virus e bloccando l’infezione sul nascere; tale meccanismo è apparso efficace contro l’Herpes Simplex, i citomegalovirus, e l’HIV. La lattoferrina si dimostra efficacie anche nella lotta a certe micosi – ad esempio, Candida. Esistono anche evidenze circa un possibile ruolo della lattoferrina come agente antitumorale, dimostrato in numerose occasioni su tumori chimicamente indotti in ratti da laboratorio.
La capacità della lattoferrina di legare lo ione ferrico (Fe3+) è due volte superiore alla transferrina, la principale proteina plasmatica deputata al trasporto del ferro nel torrente circolatorio il primo latte che la donna produce dopo il parto, il colostro, è particolarmente ricco di lattoferrina, che favorisce lo sviluppo di batteri intestinali benefici, aiutando il piccolo a debellare i patogeni responsabili delle gastroenteriti Con il passare dei giorni la quantità di lattoferrina si riduce, parallelamente allo sviluppo delle difese immunitarie del piccolo. Questo è il motivo per cui le concentrazioni di lattoferrina nel latte vaccino sono piuttosto variabili.