Intolleranze: i consigli per le cene prenatalizie
Mancano ormai un paio di settimane al Natale abbiamo quindi pensato di darvi qualche consiglio, per riuscire a superare le cene prenatalizie e i giorni di festa che verranno, senza troppi danni per la linea...

Cene prenatalizie: i consigli!
E’ ormai consolidata la piacevole abitudine di organizzare cene prenatalizie, generalmente piuttosto ricche di piatti e prodotti tipici delle feste, tra amici, parenti e colleghi e può diventare davvero difficile gestire queste occasioni sociali senza ritrovarsi qualche chilo in più ancora prima di Natale.
Sarebbe utile cercare di programmare le cene prenatalizie, se possibile durante il fine settimana in cui già abitualmente si fanno dei pasti più ricchi o meglio ci si concede qualcosa di particolare, qualora non fosse possibile, organizzare la cena extra a metà settimana in modo da permettere al nostro organismo di avere “un paio di giorni di tregua”. Un ulteriore consiglio potrebbe essere quello di cercare di accorpare più amici e parenti nella stessa cena e anche evitare la corsa all’incontro pre-natalizio, ci sono anche i giorni tra natale e capodanno e anche le settimane subito dopo le Feste.
Per tutti coloro che stanno seguendo una dieta di rotazione su gli alimenti a cui sono risultati essere intolleranti, volta alla desensibilizzazione dell’organismo, ovvero al recupero della “tolleranza”, il consiglio è di mantenere la logica di assumere gli alimenti a cui si è intolleranti 1 giorno sì e almeno 3 no, o meglio utilizzare i Pasti Liberi per le cene pre natalizie. Per quanto riguarda la settimana precedente il natale se possibile fare pasti leggeri in modo da concedersi la cena del 24 e i pranzi del 25-26 dicembre liberi con logica e moderazione, gli stessi consigli valgono ovviamente per la settimana successiva.
Attenzione alla qualità dell’alimentazione:
- cerchiamo di aumentare la quantità di fibra introducendo ad esempio qualche antipasto di verdura o un aperitivo a base di frutta accompagnato da cruditè e una manciatina di frutta secca a guscio
- utilizzare le verdure per condire pasta e riso preferibilmente integrali
- se abbiamo un cena con amici alla sera nel tardo pomeriggio assumiamo una porzione di frutta può essere utile per arrivare a cena senza una fame eccessiva
- il pranzo che precede una cena “natalizia” potrà essere una insalata di verdure miste e un secondo di pesce o carni bianche accompagnato da verdure
- sostituiamo un dessert eccessivamente calorico con frutta (es. un carpaccio di ananas con lamponi o un misto frutti di bosco arricchiti da una pallina di gelato al limone) soprattutto se abbiamo assunto più portate nello stesso pasto. Anche il gelato, nonostante la stagione fredda potrebbe essere una valida alternativa.
- può essere utile scegliere solo alcune portate tra le tante proposte: in questo caso non solo si gusterebbero meglio, ma si risparmierebbero anche un po’ di calorie, con indiscussi vantaggi per il nostro apparato digerente già messo a dura prova in questo periodo
- se abbiamo cucinato un secondo importante, per la prima portata evitiamo le lasagne e serviamo i tortellini in brodo, meglio se fatti in casa, o fatti artigianalmente
- per il secondo la tradizione ci aiuta, pollo o cappone o tacchino sono delle ottime proposte, carni bianche magre e digeribili, evitiamo di appesantirle con intingoli o salse
- non sottovalutiamo inoltre l’importanza della masticazione ricordiamoci che una corretta e lenta masticazione favorisce la digestione e l’assimilazione degli alimenti. Una frase celebre è “Bere” i propri cibi e “mangiare” le proprie bevande che implica una prolungata masticazione dei cibi solidi e un lento assorbimento dei liquidi. Se mastichiamo bene le nostre vivande controlliamo anche il peso perché otteniamo la stimolazione del nervo trigemino che provoca un aumento di istamina in una particolare zona del cervello, segnalando un accentuato senso di sazietà. Inoltre masticare di più aiuta a sciogliere i grassi grazie proprio all’attivazione dell’ istamina che a sua volta stimola la lipolisi, questo meccanismo è particolarmente efficace nei confronti del tessuto grasso viscerale.
- Tra le varie scelte, conviene sempre privilegiare preparazioni semplici, ma non per questo meno invitanti, come ad esempio piatti preparati con aromi freschi piuttosto che con salse, cotti al forno piuttosto che fritti.
- per quanto riguarda il vino limitiamone la tipologia e la quantità
- facciamo un po’ d’attenzione a focaccine, pane e grissini, spesso consumati senza controllo, mentre si sta aspettando una portata e si chiacchiera in compagnia. Sgranocchiamo magari qualche verdura in pinzimonio è altrettanto buona!
- cerchiamo di consumare cibi conditi con olio extravergine d’oliva , possibilmente a crudo, anziché burro
- incrementiamo i pasti di cibi ricchi di antiossidanti come aglio, cipolla, broccoli, cavoli, pomodoro . . . . utlizziamo le erbe aromatiche e le spezie per condire le nostre pietanze riusciremo così a ridurre l’apporto di sale
- aggiungiamo alle insalate altri antiossidanti come succo di agrumi e magari qualche noce o mandorla o nocciola, la frutta a guscio è uno degli alimenti che negli ultimi anni è stato più rivalutato dalla ricerca: essi sono alimenti energetici, ricchi di grassi ‘buoni’ di tipo insaturo (le noci, in particolare, hanno un buon contenuto di omega 3). Oltre ai grassi, la frutta a guscio contiene anche una buona quantità di proteine e sali minerali (in particolare ferro, calcio, zinco e manganese), oltre che vitamine del gruppo B, parecchia fibra alimentare e molti polifenoli.
- utilizziamo nella preparazione dei primi piatti cereali integrali che oltre ad essere ricchi di fibra, vitamine e minerali, contengono centinaia di composti fitochimici (antiossidanti, fenoli, lignani, fitoestrogeni, saponine), molti dei quali sono stati correlati alla capacità di prevenire neoplasie, si è constatato che, le popolazioni che consumano molti cereali integrali, il rischio di contrarre un tumore è inferiore rispetto alle popolazioni che ne consumano pochi.
Concludiamo riassumendo quali alimenti tra quelli che popoleranno le nostre tavole possono essere assunti, sempre con moderazione, e quali invece dovrebbero essere evitati:
- per quanto riguarda i crostacei, devono essere freschissimi e cotti in modo semplice alla griglia, al vapore o lessati, no invece a quelli preconfezionati magari con aggiunta di salse grasse e pesanti, come per esempio quella cocktail.
- la frutta secca ottima per le proprietà nutrizionali, ma attenzione alle calorie, preferire noci, nocciole, mandorle, pistacchi, evitare le noci macadamia e gli anacardi perché ricchi di grassi saturi nocivi.
- per quanto riguarda il torrone, controllare l’elenco degli ingredienti se ai primi posti troviamo frutta secca e miele, significa che è di buona qualità, evitare invece i torroncini ricoperti di solito di scarsa qualità e oggetto di assaggi continui vista la loro piccola dimensione.
- non possiamo certo farci mancare il panettone, anche questo dolce meglio se fatto in maniera tradizionale, se lo si scalda leggermente in forno diventa più digeribile. Ricordiamo che 100 g di panettone apportano dalle 350 alle 400 Kcal a secondo degli ingredienti e se si tratta di prodotto industriale o artigianale. Bandire dalle tavole panettoni ricoperti e farciti.