L’influenza A H1N1 è davvero così diversa dalla solita influenza?
Parliamo di nuovo di influenza: per quanto riguarda l'influenza A H1N1, trovate continui approfondimenti nell'articolo Influenza da virus A H1/N1 che viene periodicamente aggiornato dalla Dott. Ostan.In questo articolo parleremo di alcuni rimedi naturali per combattere la classica influenza stagionale...

L’influenza A H1N1 è davvero così diversa dalla solita influenza? – Parliamo di nuovo di influenza: per quanto riguarda l’influenza A H1N1, trovate continui approfondimenti nell’articolo Influenza da virus A H1/N1. In questo articolo vorrei prendere in considerazione alcuni rimedi naturali per contrastare la classica influenza stagionale e migliorare il nostro sistema immunitario, al fine di combattere anche quella da virus AH1/N1.
Nei giorni scorsi è partita la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale e da oggi (da Milano) è partita anche la campagna di vaccinazione contro l’influenza da virus A H1N1.
La vaccinazione antinfluenzale stagionale e’ rivolta, in un primo momento, alle persone con più di 65 anni che non sono coinvolte nel programma di vaccinazione contro l’influenza A H1N1; in quanto il vaccino per l’influenza stagionale determina probabilmente una ”memoria immunitaria” verso virus analoghi (anche se non identici), che sono circolati in epidemie degli anni ’50 del secolo scorso. Tutte le persone con piu’ di 65 anni che intendono vaccinarsi contro l’influenza stagionale possono dunque rivolgersi, fin dai primi giorni al proprio medico di famiglia, incaricato di effettuare la somministrazione del vaccino.
Che differenza c’è tra l’influenza suina da virus A H1N1 e la consueta influenza epidemica stagionale?
L’influenza epidemica stagionale da circa dieci anni è causata da un Ortomixovirus di tipo A/H3N2, mentre il virus dell’influenza suina è un Ortomixovirus di tipo A/H1N1, discendente da quello che provocò nel 1918 la pandemia di “Spagnola”.
Il potenziale pandemico del virus è da attribuire alla mutazione che, dopo più di mezzo secolo, l’A/H1N1 ha subito all’interno delle popolazioni suine. Come riportato nel New England Journal of Medicine, verso la fine degli anni ‘90 si è riscontrato nelle popolazioni suine un virus che ha combinato RNA virale di genealogia aviaria, umana e suina, dando luogo al virus A/H1N1 responsabile dell’attuale allerta mondiale.
Il vaccino antinfluenzale rappresenta davvero la migliore o l’unica soluzione possibile per impedire che anche quest’anno, in Italia, 5/8 milioni di soggetti siano vittima dell’epidemia influenzale?
Il virus influenzale appartiene come precedentemente specificato agli Ortomixovirus (tipo A, B, C) che, come tutti gli RNA-virus è caratterizzato da un’elevata variabilità antigenica capace di rendere vana la copertura profilattica della vaccinazione antinfluenzale.
La vaccinazione può essere molto utile ma non protegge né da virus influenzali di ceppo diverso da quello vaccinale né da altri virus che provocano malattie respiratorie con sintomi simili a quelli influenzali. Sono infatti più di 200 i virus antigenicamente distinguibili responsabili delle Sindromi Simil-Influenzali.
Accanto al vaccino esistono altre soluzioni per la profilassi antinfluenzale?
Da oltre 10 anni un’efficace risposta nella prevenzione antinfluenzale è fornita da alcuni medicinali omeopatici (Anascoccinum, Echinflu, Homeos 42, Omeogriphi, Oscillococcinum . . . ) che, grazie ai loro componenti (Vincetoxicum hirundinaria, Anas barbarie, Echinacea, Influenzinum . . .) sono in grado di indurre una risposta cellulo-mediata , attiva sulla lisi delle cellule infettate dal virus e di indurre un aumento della risposta umorale avviando la cascata delle citochine. Questo tipo di azione immuno-stimolante by-passa il problema della variabilità antigenica dei virus influenzali.
Studi clinici hanno dimostrato che l’associazione di tali preparati e il vaccino antinfluenzale aumenta decisamente la copertura profilattica rispetto all’uso del solo vaccino antinfluenzale.
E’ bene precisare che i suddetti preparati andranno assunti per tutto il periodo invernale alla dose di un tubo dose alla settimana e che sin dall’assunzione delle prime dosi è possibile osservare un consistente aumento della risposta immunitaria, ma solo dopo 6 settimane si raggiunge la massima copertura.
Un’ulteriore ottimale copertura utile a prevenire l’attacco degli oltre 200 virus diversi che provocano sintomi analoghi a quelli influenzali, è assicurata da medicinali contenenti una sapiente associazione di citochine, o piante come la papaia fermentata, l’Uncaria tomentosa . . . . . . . che sono in grado di stimolare efficacemente il Sistema Immunitario tanto nelle condizioni acute, quanto in quelle croniche e soprattutto attive nel prevenire le sovra-infezioni batteriche.
Non dimentichiamoci poi dell’utilità dei minerali al fine di ottenere una buona azione antinfiammatoria. A tale scopo può essere utile l’assunzione di una miscela di oxiprolinati Manganese-Rame-Zinco (che preparerà il farmacista) o una dose al giorno (5 ml), durante o dopo la prima colazione, di Oximix 1+ (miscela di oxiprolinati adatti alla protezione invernale grazie alla loro spiccata azione antinfettiva determinata dalla presenza nella miscela di magnesio, zinco, manganese, rame, selenio e vitamina C).
Altro fondamentale presidio terapeutico è come sempre l’alimentazione. Non dimentichiamoci che una dieta ricca di antiossidanti e vitamine è sicuramente l’arma migliore per fornire all’organismo utili strumenti per prevenire i malanni, sconfiggere l’infezione in corso e rimettersi più in fretta.
Un must devono essere le cinque porzioni al giorno di frutta e verdura fresche cercando di avere nel piatto i cinque colori utili a fornire il corretto bagaglio di antiossidanti: rosso, arancione, viola, verde, bianco.
Per concludere ricordiamo le misure igieniche che riducono la diffusione di qualsiasi virus che colpisce l’apparato respiratorio . . .
- detergere le mani spesso e accuratamente più volte al giorno, sempre con acqua e sapone in particolare, dopo aver tossito, starnutito, essersi soffiati il naso;
- ripararsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce (ricordandosi di lavarsi le mani successivamente);
- evitare di toccare occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus;
- rimanere a casa quando si manifestano i sintomi di influenza; rimanere a riposo, e limitare i contatti con altre persone per evitare di diffondere la malattia;
- mantenere pulite le superfici: maniglie, interruttori, telefoni, tastiere, tavoli e altre superfici comuni possono venire contaminati con diversi tipi di batteri e virus. Pulire e disinfettare regolarmente queste superfici;
- evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi;
- invita familiari e amici a seguire questi semplici comportamenti. Se hai figli, dai sempre il buon esempio, insegna loro a contare fino a 20 quando si lavano le mani e mostra come coprirsi bocca e naso quando si tossisce o starnutisce.