Luce pulsata per l’epilazione (peli superflui) e fotoringiovanimento . . .
Vestiti leggeri e primi bagni di sole non pensiamo più ai peli superflui grazie all'epilazione con Luce Pulsata (IPL) per informazioni contattateci..

In uno Studio Medico Estetico vengono quotidianamente richiesti molti trattamenti, tra i quali la rimozione dei peli superflui (depilazione permanente) e il ringiovanimento cutaneo.
A queste richieste può venir in aiuto la FOTOTERAPIA, ovvero l’utilizzo di una apparecchiatura che sappia ricreare amplificandoli gli effetti della luce solare: la luce pulsata intensa – IPL (Intense Pulsed Light).
Grazie a lampade intercambiabili, che emettono la luce, l’apparecchiatura può essere utilizzata sia per l’epilazione . . . rimozione permanente di peli superflui che per il ringiovanimento cutaneo.
Il display touch screen permette all’operatore di scegliere e impostare il livello di energia e la durata dell’emissione dell’impulso luminoso in funzione del tipo di trattamento e delle caratteristiche della pelle del paziente.
Fino a poco tempo fa la luce pulsata è stata utilizzata quasi esclusivamente su cute con FOTOTIPO I-III per il rischio di iper ed ipo-pigmentazioni. La richiesta di trattamenti anche da parte di pazienti con pelli scure ha ora spinto a studiare e commercializzare apparecchiature a luce pulsata per tutti i pazienti con fototipo I-V per depilazione, utilizzando filtri della lunghezza d’onda compresa tra 590-1200 nm oppure il filtro 640-1200 nm per pelli scure a fluenza di 35-43 J/cm2.
Tante informazioni sulla luce pulsata, sui macchinari e sulle molteplici applicazioni, rendono difficile orientarsi e sebbene sia una tecnologia che ha raggiunto un certo livello di standardizzazione, sono ancora molti i falsi miti, soprattutto nel settore dell’estetica “professionale”.
Per questo motivo, per una volta, abbiamo pensato di parlare dei principali requisiti tecnici dei dispositivi a luce pulsata – IPL.
Essi generano una serie di FLASH luminosi utilizzati nella fotoepilazione e nel fotoringiovanimento cutaneo, sfruttando il principio della FOTOTERMOLISI SELETTIVA descritto da Anderson e Perrish nel 1983 e pubblicato su Science.
A differenza dei laser, le lampade IPL producono una luce che non è monocromatica, non è coerente e si irradia in tutte le direzioni; per ottenere questa luce ad ampio spettro viene utilizzata una lampada a scarica di gas (xeno) alla quale viene erogata un’alta energia elettrica, per un tempo di poche decine di millisecondi; questa energia viene trasformata in energia luminosa da parte della lampada stessa.
Un buon trattamento a luce pulsata dipende dall’azione dell’IMPULSO LUMINOSO che deve interessare solo il bersaglio desiderato (CROMOFORO), per questo si parla di fototermolisi selettiva. Per raggiungere questo obiettivo sono necessari FILTRI ottici che eliminino le lunghezze d’onda superflue o potenzialmente dannose.
Come visto in precedenza una LUNGHEZZA D’ONDA compresa tra 590-1200 nm venendo assorbite dalla MELANINA, sono adatte ad eseguire un’epilazione sicura ed efficace; lunghezze d’onda inferiori sono assorbite da bersagli differenti (es. emoglobina), questo fa si che siano inutili, se non dannose, per l’epilazione, mentre sono indicate per apparecchiature elettromedicali.
Colpito selettivamente il cromoforo, bisogna trasferirvi la giusta dose di energia, per una durata di tempo adeguata. L’impulso deve quindi avere una durata inferiore al tempo di rilassamento termico (TRT) del bersaglio: ovvero del tempo necessario a un tessuto per raffreddarsi. Un bulbo pilifero ha tipicamente un TRT che si aggira sui 50 ms; se si utilizzassero impulsi più lunghi di questa durata si correrebbe il rischio di danneggiare i tessuti circostanti.
Per espletare la propria funzione, la lampada viene realizzata in modo da poter assorbire l’energia elettrica e trasformarla in luce solo per tempi brevissimi.
Non appena avvenuto il flash luminoso, non sarà possibile effettuarne un altro finché il condensatore, non sarà di nuovo carico.
Se non si intervenisse con sistemi di RAFFREDDAMENTO adeguati, in pochi minuti di funzionamento all’interno del dispositivo si raggiungerebbe una temperatura tale da rovinare i componenti elettronici ed ottici.
Risulta quindi necessario un adeguato sistema di ELIMINAZIONE DEL CALORE; a tale scopo vi sono strumenti IPL raffreddati ad aria ad acqua.
Altro parametro da valutare è la FLUENZA, ovvero l’energia erogata (Joule) dalla lampada per cm2; questo parametro è fondamentale perché valori troppo elevati rischiano di causare danni alla cute, mentre valori troppo bassi non sono efficaci.
I parametri degli impulsi (fluenza, durata, impulso singolo o multiplo) variano a seconda delle caratteristiche fisiologiche del soggetto da trattare.
Gli strumenti professionali consigliano i valori più adatti e sicuri per ogni tipologia, pur prevedendo la possibilità di modificarli in base all’esperienza dell’operatore.
Come si è potuto notare, le caratteristiche tecniche e biologiche da tenere in considerazione per poter eseguire in modo corretto un trattamento IPL sono molte, per questo sarebbe più corretto orientarsi verso l’utilizzo di STRUMENTI ELETTROMEDICALI, ovvero ad esclusivo utilizzo del Medico; infatti nessun estetista può utilizzare un apparecchio a luce pulsata con le favolose caratteristiche tecniche e quindi di risultato che viene invece quotidianamente utilizzato dal Medico nel proprio studio.
Se desideri fissare un appuntamento con il nostro medico, Compila il Form per essere ricontattato