Malattie estive: non roviniamoci le vacanze
A volte le nostre vacanze possono essere rovinate da alcune patologie caratteristiche dell’estate, come quelle causate da batteri, funghi e parassiti

Malattie estive ecco qualche consiglio per non farsi rovinare le vacanze
A volte le nostre vacanze possono essere rovinate da alcune patologie caratteristiche dell’estate, come quelle causate da batteri, funghi e parassiti, che provocano infezioni cutanee, gastroenteriti e intossicazioni. Non dimentichiamoci delle punture d’insetto, che possono scatenare allergie, le reazioni da contatto causate dalle meduse e i colpi di calore. Ecco come prevenirle o affrontarle.
Tra le malattie estive più comuni troviamo la micosi delle dita di piedi e mani causata da due funghi del genere Trichophyton: T. rubrum e T. interdigitalis, molto comune soprattutto per una maggior frequentazione di luoghi pubblici. Si caratterizzano per la presenza di chiazze eritemato-squamose pruriginose, sotto la pianta dei piedi o sul palmo delle mani e tra le dita. Possono essere trattate localmente con sostanze anti-micotiche da applicare 2 volte al giorno per almeno 14 giorni. La terapia orale solo se la situazione non si risolve con quella locale e le lesioni si estendono. È fondamentale prevenire le micosi utilizzando ciabatte in gomma da indossare sempre a bordo piscina, nella doccia e nello spogliatoio ed evitando di scambiare con altri teli, asciugamani e spazzole.
Gastroenteriti, diarrea del viaggiatore e intossicazioni alimentari: la gastroenterite di origine infettiva, dovuta a virus come il Rotavirus, Norovirus, Adenovirus e batteri come Escherichia coli, Salmonella, Shigella e Campylobacter, possono causare uno stato di grave disidratazione. Soprattutto E. coli può essere implicato nella cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, così come alcuni parassiti (Giardia, Entamoeba histolytica, Cryptosporidium spp.) soprattutto in determinate aree geografiche: la maggior parte dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, l’America Centrale e il Medio Oriente.
Utile avere sempre con sé dei fermenti lattici e un antidiarroico, e potenziare il nostro sistema immunitario utilizzando farmaci omeopatici come Mercurius solubilis 30 CH, China 9 CH e Arsenicum album 30 CH può rivelarsi utilissimo sia per la prevenzione che per la terapia del fatto acuto. Nelle infezioni virali si possono usare tre tubi dose di Oscillococcinum 200 K, da assumere a distanza di 8 ore uno dall’altro
Salmonella species: le Salmonelle non tifoidee sono batteri presenti tutto l’anno. Il veicolo principale è rappresentato da prodotti di origine animale (uova, pollame), occasionalmente altri cibi (frutta, verdura, cereali) oppure acqua, contaminati da animali infetti. Le forme tifoidee (Salmonella typhi, Paratyphi A, Paratyphi B) sono endemiche in alcuni Paesi, soprattutto in Asia.
Stafilococco aureo: questo batterio è responsabile di intossicazioni alimentari, che si manifestano entro 24–48 ore dall’assunzione di un alimento contaminato, con diarrea, vomito, dolori addominali, raramente febbre. Tra gli antibiotici naturali ricordiamo l’olio essenziale di Melaleuca, con la sua funzione antibatterica e antifungina.
Regole generali per chi viaggia in zone con scarse condizioni igieniche: è importante bere solo acqua in bottiglia, non consumare verdure crude e frutta sbucciata, evitare sempre il ghiaccio e cibi potenzialmente a rischio come molluschi e mitili crudi, non condividere posate e stoviglie, lavare sempre le mani con acqua e sapone.
Le punture di insetto, api e vespe, causano reazioni che variano da una semplice eruzione allo choc anafilattico che, sebbene raro, può mettere il soggetto in pericolo di vita. Attenzione anche alle zanzare, per le quali è possibile prevenire le punture utilizzando prodotti repellenti. Le zanzare del genere Aedes trasmettono Zika, dengue e chikungunya, quelle del genere Anopheles trasportano il Plasmodium, che provoca la malaria, in questo caso è consigliabile seguire la profilassi antimalarica. Le principali reazioni alle punture di insetto sono: arrossamento, gonfiore nella zona della puntura, fastidio o dolore che si risolvono in 5-10 giorni; febbre e sensazione di malessere, ma destinati a scomparire abbastanza rapidamente. In tutti questi casi è sufficiente una pomata a base di anti-istaminici e se c’è febbre e molto dolore un banale antifebbrile, come paracetamolo o ibuprofene. Nei casi gravi (choc anafilattico) è fondamentale un intervento medico tempestivo. Tra i rimedi omeopatici potete utilizzare Histaminum 9 CH, o applicare direttamente uno spray al Colostro, o l’assumere Olio di ribes nero.
I nostri bagni al mare possono essere rovinati dal contatto con le meduse, in particolare la Pelagia nucticola diffusa nel Mediterraneo o dalla puntura delle tracine o pesci ragno che si trovano sotto la sabbia, vicino alla riva. Le punture di medusa provocano dolore bruciante e prurito intenso; le punture di tracina causano un dolore intenso che può persistere per alcune ore. Dopo una puntura di medusa, è necessario disinfettare con acqua di mare e poi con bicarbonato, medicando poi la parte con un gel a base di cloruro d’alluminio; nel caso di puntura da tracina, mettere subito il piede sotto la sabbia calda o tamponare con acqua bollente. Cosa non fare: sul sito di puntura non usare ammoniaca, limone, aceto, o alcol; non strofinare o grattare perché si corre il rischio di mandare in circolo le tossine; non utilizzare pinzette per rimuovere eventuali frammenti di tentacoli perché la lacerazione di tessuti provocherebbe la fuoriuscita di tossine; non disinfettare con acqua dolce, troppo fredda o ghiaccio.
Concludiamo con i colpi di sole legati all’esposizione diretta ai raggi solari, comportano un aumento della temperatura corporea oltre i 38 gradi e spesso sono associati a scottature, e il colpo di calore che si manifesta quando la temperatura esterna è molto alta e una persona non riesce efficacemente a disperdere calore. I più a rischio sono i bambini. Per evitarli è importante non esporsi al sole per periodi troppo lunghi soprattutto nelle ore più calde e in assenza di un’adeguata protezione della pelle e della testa. Tra i sintomi: febbre, cefalea, nausea, irritabilità, confusione mentale, e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e collasso cardio-circolatorio. Un primo intervento è spostarsi in zona ombreggiata e fresca, applicare dei panni freschi sul corpo per abbassare la temperatura.
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